Personaggi femminili forti: il finale di Mrs. Maisel
Spread the love

Appena terminato con un series finale commovente e divertente, Mrs Maisel ha regalato una bella lezione sui personaggi femminili forti. Una di cui avevamo bisogno noi spettatori, ma anche autori e sceneggiatori. Midge Maisel è un personaggio straordinario che ci ha dato la possibilità di scoprire una storia diversa, fuori dagli attuali canoni delle supereroine e delle principesse/Mary Sue.

Chi è la Mary Sue

Presente in moltissimi prodotti di intrattenimento degli ultimi due decenni, la Mary Sue è l’incarnazione dei personaggi femminili forti e stereotipati. Un’eroina, spesso bellissima e magrissima ma non sempre, che riesce letteralmente in qualsiasi impresa. Salvare il mondo? Fatto. Risolvere i problemi emotivi del suo partner? Fatto. Essere perfettamente impeccabile mentre fa tutto ciò? Naturale. Mary Sue è Rey di Star Wars, motivo principale per cui la trilogia sequel non funziona. Ma è anche Vedova Nera negli Avengers (bleah!) e anche la Alina televisiva del Grishaverse. Non è altro che l’archetipo dell’eroe, reso ancora più fastidioso dalla sua versione al femminile. Invincibile, privo di difetti, il personaggio “Mary Sue” non ha talloni d’achille e, di fatto, non ha una personalità.

Questo terribile archetipo ci arriva dritto dritto dalla narrazione pigra e inclusiva-a-tutti-i-costi che negli ultimi decenni ha imposto eroine femminili invincibili e di fatto noiosissime. Non si stancano mai, non sbagliano mai, non hanno un momento di cedimento e se ce l’hanno lo superano un attimo dopo. Soprattutto: sono modellate sulle loro controparti maschili. Mary Sue è James Bond al femminile. E James Bond è una delle creature di finzione più fastidiose della storia (lo dico secondo fonti autorevoli, ovvero il mio insindacabile giudizio). Uno che vince sempre, uccide i cattivi, si cucca tutte le ragazze del film e alla fine ottiene una promozione, il tutto senza strapparsi il completo elegante. Al massimo la camicia, così scopriamo un pezzetto di addominale.

Come si scrivono i personaggi forti (maschili o femminili)

Chiunque abbia studiato almeno un minimo di letteratura e narrazione sa che questi personaggi non funzionano. Possono andar bene in un film d’azione, in cui contano più le esplosioni che altro, ma non creano mai una storia che valga la pena di seguire. Mrs. Maisel ha stravolto questo stereotipo. Perché Amt Sherman-Palladino ha molti difetti, ma ha saputo scrivere un’eroina davvero convincente. Anche più dei suoi personaggi precedenti (ciao Lorelai Gilmore!). Ma come e perché Midge funziona là dove molte protagoniste femminili fanno flop? Come dicevo, tutto sta nella complessità del personaggio. Che sia un uomo o una donna, non deve essere perfetto. Il finto-femminismo di Hollywood questo non lo ha capito.

Midge funziona perché è un personaggio assolutamente imperfetto e non ha nulla a che vedere con un classico eroe maschile. Figlia dei suoi tempi, dedica un sacco di attenzione al look e al make up e pochissima ai suoi figli. E già partiamo con lo scardinare un paio di stereotipi. Mrs. Maisel ha un guardaroba immenso non perché è una donna, non perché è una principessa, non perché ha una carriera sfavillante ma perché le piacciono i vestiti. Semplice. Questo è un tratto della sua personalità. Così come lo è essere una pessima, pessima madre. Gli ultimi decenni di tv e cinema spazzatura ci hanno raccontato che possiamo avere tutto, ma se non lo volessimo? Se non fossimo tagliate per fare le mogli, le mamme e le donne in carriera? Midge non lo è e per questo è un personaggio femminile forte: perché ha delle debolezze evidenti. Si trova intrappolata in un ruolo, quello di madre, che non le appartiene affatto. Fa del suo meglio, ma i numerosi flash-forward ci dimostrano che rimane una pessima made. Pace.

Mrs Maisel e gli uomini: l’empowerment vero

Ecco un altro motivo per cui Mrs Maisel è la serie tv con personaggi femminili forti di cui avevamo bisogno. Perché Midge non finisce con nessuno. Abbiamo passato anni a chiederci se sarebbe tornata con l’ex marito, se avrebbe accalappiato il dottore scapolo d’oro, se avrebbe convinto Lenny Bruce a mettere la testa a posto. Alla fine non accade nessuna di queste cose, e va benissimo così. Non che una donna forte debba necessariamente rimanere single eh, non è questo il punto. Il punto è che questa serie tv ci ha raccontato una storia: la nascita della carriera da comica di Midge Maisel. E nel frattempo, certo, ci ha narrato anche le sue disavventure amorose e le complicazioni familiari, ma nessuna di queste cose era il fulcro della narrazione.

Il fulcro è sempre stato mettere Midge su un palcoscenico, e la serie ci riesce meravigliosamente. Dimostrando che personaggi femminili forti di carattere non devono necessariamente vestirsi, parlare o comportarsi come uomini. Con un curioso quanto inaspettato finale, Mrs. Maisel ha portato la protagonista là dove avrebbe dovuto essere, senza negare nessuno dei suoi aspetti salienti. Midge è una donna determinata a fare della sua passione un mestiere e anche a continuare a indossare abiti favolosi e anche a fregarsene se suo figlio non va bene a scuola e anche a mettere da parte la famiglia del mulino bianco per inseguire i suoi sogni. Sempre con uno splendido cappellino e un’acconciatura da urlo, ovviamente.