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quando si parla di molestie sulle donne

Buongiorno bambini, oggi impareremo come reagire quando si parla di molestie sulle donne (e peggio ancora di violenze), soprattutto se non sei una donna. Un piccolo vademecum su quello che va bene e non va bene fare, sempre, quando qualcuno che non sei tu subisce un attacco. Puoi applicare queste 5 regole anche se si parla di razzismo e tu sei bianco come un canovaccio, o se si parla di omofobia e tu sei etero con 3 figli, per dire. Vediamo se riusciamo a capirci meglio per iscritto, dai, che a voce va sempre a finire che mi agito. E poi mi dite che sono isterica.

Regola n. 1: Non dire a una donna che è isterica quando sta commentando un femminicidio

Ecco, partiamo proprio dalla base.

Abbiamo bisogno dell’isteria, perché l’immagine della “donna pazza” è intimamente legata alla nostra idea di femminilità. Non appena abbiamo saputo che esistevano donne isteriche, lo sono state tutte, o almeno il 75% di loro.

Da “Spezzate – Perché ci piace quando le donne sbagliano” di Jude Ellison S. Doyle

L’etimologia della parola stessa isteria viene dal tardo latino histerëcus, che significa «utero». Lo dice la Treccani, eh. E quindi le donne sono isteriche. Veniamo ammazzate in mezzo alla strada per un presunto tradimento, guadagniamo meno degli uomini, siamo costantemente sotto pressioni fisiche, psichiche e sociali e se osiamo lamentarci o almeno provare a discuterne siamo isteriche. Davvero?

Regola n. 2: Quando si parla di molestie sulle donne, non sei il protagonista

Mi dispiace, baby, davvero. Lo so che in quanto maschio bianco etero che vive in un paese agiato sei sempre stato educato a pensare che il mondo ruoti intorno a te, ma a ‘sto giro caschi male. Non sei tu a poter decidere se una cosa si configura come molestia o no e sai perché? Perché a te non è mai stato detto che hai “un bel pacchetto di aggionamenti” (sigh). Quindi non sai cosa si prova a sentirselo dire e non puoi decidere se sia una cosa piacevole o meno. Punto.

Regola n. 3: Vuoi essere un alleato? Sii un alleato

Ti senti preso di mira, quando diciamo che c’è un problema di genere in Italia e nel mondo? Oh povera stella, mi dispiace. Proprio tu, che non hai mai picchiato una donna, mai violentato una ragazzina, mai tagliato la carta di credito della tua fidanzata. Mi dispiace molto. Mettiti in fila: stiamo distribuendo le medaglie per gli Esseri Umani Decenti©, avrai certamente la tua. Se invece vuoi essere un alleato, sii un alleato. Come? Riconoscendo che se abbiamo bisogno che tu, Essere Umano Decente© ci protegga e ci venga a prendere alla stazione quando si fa buio non è perché noi siamo deboli, ma perché il numero di Esseri Umani Indecenti© è estremamente alto. Perché te la prendi con noi? Prenditela con loro, insieme a noi.

Regola n. 4: Se non sai cosa sia successo, stai zitto

Questo vale per tutti, e quindi potresti rispondermi: perché non stai zitta anche tu? Vero, vero. Potrei stare zitta anche io. Ma sai cosa? Sono stanca di stare zitta, per me stessa e per tutte le donne che, come me, hanno subito molestie e violenze di vario grado e titolo. Stanca di venire a sapere che, se la situazione sembra vagamente interpretabile come una molestia o una violenza, alla fine verrà fuori che era effettivamente una molestia o una violenza nella maggior parte dei casi. Se tu non sei ancora stanco di difendere uomini di m****a quando si parla di molestie sulle donne, ho una brutta notizia per te.

Regola n. 5: Individua qual è il tuo problema quando si parla di molestie sulle donne

Sul serio, però. Le femministe (e le donne in generale, perché qualunque sia la tua posizione politica, se sei donna sei in pericolo) ci ragionano su da secoli. Che ne dici di cominciare anche tu? Niente di eccessivo eh, non propongo mica di metterti a leggere saggi femministi o di andare in terapia. Se ti viene voglia di commentare a c***o quando si parla di molestia sulle donne, so già che ci sono dei limiti ancora troppo alti da valicare per te. Però comincia. Chiediti seriamente: qual è il tuo problema? Hai paura che sempre più uomini violenti vengano arrestati? Dovresti esserne felice. O hai forse paura di riconoscere che i tuoi atteggiamenti sessisti finora ben tollerati come ragazzate, goliardia, ‘so regaaaazzi, siano effettivamente molesti?

Qualunque sia la tua risposta, siamo qui. Per parlare, per confrontarci, per decidere insieme in che direzione andare in modo da eliminare la violenza. Non per farti pat-pat sulla spalla e dirti che hai ragione tu su una questione che oggettivamente non puoi comprendere, però. Stacci.

P.s. Pensi che l’uso delle parole non sia poi così importante, sono solo parole? Leggi l’approfondimento di Quindo sui dati di Google in merito alle ricerche sulle donne, a cui ho collaborato con orgoglio e un po’ di disgusto.

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