personaggi adolescenti di Ginny and Georgia
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Ginny & Georgia è una follia. Un trip allucinogeno che mescola i migliori elementi della telenovela con i colpi di scena assurdi… della telenovela. Insomma, non si può dire che sia un prodotto televisivo di altissima qualità, ma ha dei pregi evidenti tra i quali spiccano personaggi adolescenti che si comportano, finalmente, da adolescenti.

I personaggi adolescenti nelle serie tv

Partiamo da un assunto di base: i personaggi adolescenti, nelle serie tv, di solito non si comportano come tali. Sono dei quarantenni che chissà per quale motivo vanno al liceo (vedi Dawson’s Creek) oppure proiezioni di analisi decisamente adulte del mondo che vediamo profilarsi per i teenager (vedi Sex Education). Entrambe le tipologie hanno dei pregi e hanno plasmato la vita e il pensiero di adolescenti di tutto il mondo, a volte con nostro sommo disappunto.

Ma tutti hanno un evidente difetto: non si comportano da adolescenti reali. Voglio dire, nel vostro liceo c’era gente che analizzava le correnti femministe dell’ultimo secolo? Nel mio no. Oppure ragazzi che parlavano come autori del primo Novecento? Neanche.

I personaggi adolescenti della nostra vita vera

Quello che c’era, nel mio liceo, erano adolescenti reali. Molto molto stupidi, a volte estremamente profondi e quasi sempre in preda a deliri di onnipotenza del tipo “nessuno mi capisce”. Quello che vedevo nel mio liceo, e che ho visto nella maggior parte degli adolescenti veri, è stato un assurdo passaggio dalla fanciullezza alla vita adulta che ha portato tutti noi a comportamenti scemi.

Prendo a prestito un’espressione di Nonna Maria, che spero non me ne vorrà:

L’adolescenza è l’età della scemità.

Ha ragione, Nonna Maria. L’adolescenza è quel periodo in cui non hai la più pallida idea di cosa stia succedendo al tuo corpo, in cui credi di essere l’unica persona al mondo a vivere quello che stai vivendo e in cui ogni evento assume dimensioni sproporzionate. Il che è esattamente ciò che accade in Ginny & Georgia.

La reale età liceale di Ginny and Georgia

Succede che i personaggi adulti di Ginny and Georgia siano delle folli caricature. Ogni uomo o donna di quella benedetta città ha dei seri problemi di tipo psichico; ha commesso o ha intenzione di commettere reati; oppure si comporta come un bambino capriccioso. Basti pensare che l’adulto più funzionale è Joe, l’uomo che ha una cotta spaventosa per una ragazzina incontrata anni prima e mai più rivista. Di Georgia e Gil è meglio non parlare. Il povero Zion fa quello che può per rimediare agli errori di gioventù e Paul, anche detto porastella, non ha la più pallida idea di cosa accada intorno a sé, in casa sua e nella sua stessa relazione.

Insomma, gli adulti lasciamoli stare. Ma i personaggi adolescenti? Certo, hanno i loro problemi. Ginny e Abby tendono all’autodistruzione, Marcus soffre di depressione, non è tutto rose e fiori. Ma il tutto è inserito in un contesto reale, o almeno realistico.

Perché Ginny e i suoi amici sono dei veri adolescenti

Passare le serate a sbronzarsi mentre mamma e papà credono che stiamo studiando? Fatto. Pensare che ogni cotta passeggera sia l’amore della propria vita? Fatto. Scrivere imbarazzanti poesie e/o imbarazzanti canzoni rock? Fatto. Avere un rapporto disfunzionale con i propri migliori amici? Fatto. Non capire una cippa di cosa succede al proprio corpo? Fatto. Ballare come sceme in feste improvvisate a casa? Fatto, fatto.

La vita dei personaggi adolescenti in Ginny & Georgia sì che somiglia alla nostra vita al liceo. Ho imbarazzanti diari zeppi di imbarazzanti sms trascritti nel cuore della notte che lo dimostrano. E anche deliziosi ricordi di quando ci prendeva la ridarella e facevamo gli scemi per cose che, a pensarci adesso, non facevano ridere per niente.

Love you, mean it!

Hate you, kidding!

è una citazione delle MANG (Max, Abby, Ginny e Nora) che potrebbe essere uscita direttamente dal mio archivio di Messanger del 2007. E ogni tanto è bello ritornare a quel periodo lì in cui niente era semplice ma tutto era visto attraverso gli occhi di adolescenti. Gli occhi della scemità, direbbe Nonna Maria.