gatekeeping
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Hai mai sentito parlare di gatekeeping? Credo di no, e allo stesso tempo credo che tu lo abbia perpetrato o subito in qualche modo. È definito dall’Urban Dictionary come l’occasione in cui

qualcuno si arroga il diritto di decidere chi può o non può far parte di una community.

Il significato di gatekeeping

Questo termine inglese deriva dall’unione di gate (cancello) e keeping (mantenere, proteggere). Chi fa gatekeeping, nel mondo della comunicazione, decide chi possa avere accesso a quali notizie, informazioni, fonti di intrattenimento.

La cultura pop però ha ampliato il concetto di gatekeeping, facendolo coincidere con tutte le situazioni in cui qualcuno decide chi sia “dentro” e chi “fuori” da una community. Cominci a capire cosa c’entri con le cose da fare nel tempo libero?

Se qualcuno ti ha mai detto (o tu hai mai detto a qualcuno) “Non puoi considerarti un vero fan di X se non fai Y“, quello è gatekeeping. È il perverso modo in cui, tra gente privilegiata, decidiamo di imporre una lista di requisiti per accedere alle cose che ci divertono. Pensa un po’!

Quali sono le cose da fare nel tempo libero che ti rendono felice?

Ma soprattutto, sapevi che se non le fai nel modo giusto non hai il diritto di sentirti felice mentre le fai? Senti come suona assurda questa espressione? Questo è il gatekeeping!

L’ultimo esempio di cui sono stata testimone è avvenuto ieri sera, davanti alla vittoria del campionato di calcio da parte della mia squadra del cuore. Vittoria che, come spesso faccio con molte cose della vita, ho allegramente condiviso sui social come più di 3 milioni di italiani.

Però sui social, sia ieri che oggi, non ho visto solo allegre manifestazioni di giubilo e qualche bonario sfotto’. No, ho visto e letto pure “Eeeeeh ora fai il/la milanista, ma lo sai chi era il terzino sinistro nella formazione del ’62? Se non lo sai, non sei un vero tifoso!

A che serve il gatekeeping?

Ora, a parte che io la formazione del Milan nel ’62 non la so e non la voglio sapere. Ma tu, sconosciuto idiota su internet, come ti permetti di giudicare la mia esperienza da tifosa di calcio? Che ne sai di me, del come, quando e da quanto tifo Milan? E soprattutto, che ti frega?

Se avessi cominciato a tifare Milan proprio ieri pomeriggio alle 18.00, circondata da marito e amici milanisti e presa dall’entusiasmo altrui e da qualche birra, cosa ti cambierebbe? Non è questo il caso, chiariamoci: io sono milanista da quando avevo 3 anni perché mia madre è milanista, e mia madre è milanista da quando ha sposato mio padre perché il loro matrimonio ultratrentennale si fonda sul contraddirsi a vicenda su qualsiasi argomento. (Papà è juventino). (Ciao mamma e papà se mi leggete).

Ma se anche non fosse così, che ti cambia? Perché devi chiudere la cerchia ristretta dei Veri Tifosi del Milan™ e lasciarmi fuori? Che fastidio posso mai darti, se ieri sera ho sventolato una bandiera e stamattina ho comprato la Gazzetta dello Sport?

Non solo calcio: il club ristretto di tuttecose

Mica ci sono solo i simpaticoni che fanno gatekeeping sui Veri Tifosi del Milan™ (o di qualsiasi altra squadra) eh, attenzione. Nei miei 30 anni di vita ho sentito dire che:

  • Non puoi dire che ami viaggiare se non hai visitato almeno tutte le capitali europee. Fuori dal club dei Veri Amanti dei Viaggi™!
  • Non può piacerti il mare, se non trascorri al mare almeno 6 ore di seguito per almeno 20 giorni nel corso dell’anno solare. Via dal club dei Veri Amanti del Mare™!
  • Conosci l’universo espanso di Star Wars, sai le battute dei film a memoria, hai letto i romanzi, hai 3 spade laser in soggiorno (storia vera) ma non collezioni i fumetti? Beh, allora che come puoi definirti Vera Fan di Star Wars™?

Se tutte queste frasi ti sembrano assurde, sappi che ne ho molte altre. E sono certa che ne hai anche tu. Quello che non ho è la risposta alla domanda: perché dobbiamo mettere le regole anche su cosa ci fa piacere fare e cosa no? Forse è perché noi esseri umani abbiamo questo brutto vizio di voler catalogare tutto, fare un bell’elenco di requisiti necessari e tenere fuori tutti quelli che non li possiedono.

Ma soprattutto: ci si diverte davvero in quei Club Esclusivi dei Fan Verissimi Purosangue DOC™? Secondo me ci si annoia a morte.

Immagine da Vox