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Come affrontare la prova costume? Sono ingrassata in quarantena. Uuuuh uuuuh, questa sì che è una notizia, eh? E se sei qui, sei ingrassato anche tu. Se sei un essere umano e hai vissuto il lockdown, ci sono altissime probabilità che tu sia ingrassato nei mesi passati. Se i feed dei miei social network non mentono, devi aver passato un sacco di tempo a mangiare e a cucinare. E che altro avresti dovuto fare?

Il tutto con le palestre chiuse, l’impossibilità di fare jogging, l’ansia che arrivasse l’apocalisse da un momento all’altro (occhio che potrebbe ancora arrivare), e vogliamo metterci anche lo smart working, lo stress della convivenza forzata, il panico da perdita del lavoro, la gestione dei bambini se ne hai, la spesa fatta al volo con i guanti e la mascherina senza renderti esattamente conto di cosa diavolo stessi comprando? Dimentico qualcosa? Insomma, probabilmente hai messo su qualche chilo.

3 modi per affrontare la prova costume

Pensavamo che ormai l’estate 2020 sarebbe saltata, o pensavamo che il mondo sarebbe imploso prima, invece eccoci qua: fine del lockdown, riapertura delle spiagge e la prova costume che incombe. E la ciccetta che è rimasta lì e ti guarda come a dire “E ora che si fa? Mi hai messa tu in questa situazione!“.

Ma non temere baby: ho 3 step per affrontare la prova costume se sei ingrassata in quarantena, ma che in effetti potrebbero funzionare in qualsiasi altra situazione e sono praticamente infallibili.

1. Comprare un nuovo costume da bagno

Sono ingrassata in quarantena e i miei jeans ne hanno sofferto più di chiunque altro: vuoi che il bikini striminzito mi stia da favola? Indovina indovina, non è così. Quindi cosa faccio? Ne compro uno nuovo, della mia attuale taglia. Se ero una S e ora sono una M, perché dovrei comprare un costume da bagno che so già che non mi starà bene per l’estate 2020? Posso anche provare a dimagrire, se voglio, se posso, se ne ho il tempo e la possibilità. Ma siamo comunque a metà giugno, è difficile che riesca a perdere una taglia intera per l’estate 2020. Intanto che faccio, non vado a mare, al lago, a prendere il sole al parco? Certo che ci vado. Compro un nuovo costume, magari a vita alta o intero (chicchissimo!) della mia nuova taglia e vado.

2. Analizzare cosa fai quando sei al mare

Quando vai al mare, o al lago, o al parco ecc, cosa fai? Come trascorri le tue giornate estive? Quanto tempo dedichi effettivamente a osservare gli strati di grasso e le smagliature sul girovita altrui? Pensaci seriamente. Scommetto che non è poi così tanto. E quanto tempo passano degli sconosciuti a osservare te e a giudicare come hai affrontato la tua prova costume? Stanno lì con le palettine pronti a darti un voto da 0 a 10? Probabilmente no. Se anche lo facessero, pensa, se una persona al mare con la propria famiglia o con i propri amici, o sola in completo relax passasse la sua giornata a giudicare la tua taglia e a contare i rotolini sulla tua pancia, cosa direbbe questo di lei? Tu forse sei ingrassata in quarantena, sì, ma quella persona sta trascorrendo una giornata di vacanza a lamentarsi del tuo sedere abbondante invece di divertirsi, rilassarsi, godersi l’estate. Chi dei due ha una vita squallida?

3. Ripensare al lockdown per affrontare la prova costume

Ma come, ti ho appena detto di goderti le vacanze e adesso ti chiedo di pensare al Coronavirus e a quei mesi di inferno che abbiamo vissuto? Eh sì, se proprio non riesci ad affrontare la prova costume con serenità è necessario che tu ripensi a quello che avresti potuto perdere. A quello che magari hai perso. La tua vita, la tua salute, il tuo lavoro, qualcuno a te caro, la tua libertà, i tuoi progetti di studio e di carriera, 3 mesi interi di vita che non è stata normale e durante i quali hai avuto paura per te stesso e per le persone intorno a te. Ripensaci. Fai il calcolo di quello che hai perso e/o di quello che avresti potuto perdere. Adesso i rotolini sulla pancia ti sembrano ancora un grosso problema? Non credo. Sei sopravvissuta a una pandemia, caspiterina.

Mettiti un bel costume e festeggia!