Chiacchiere-tra-donne
Spread the love

Sono certa di non essere l’unica alla quale sia capitata una cosa del genere. Quando si fanno quattro chiacchiere tra donne, si tende inevitabilmente a parlare di come migliorare il proprio aspetto. Anzi, non proprio inevitabilmente.

Mi è capitato che accadesse anche l’opposto. Trovarmi tra donne a parlare di tutto. Di femminismo e di serie tv, di Uomini e Donne e di letteratura. Proprio per questo motivo non posso far altro che chiedermi (chi coglie la cit. vince mille punti): perché siamo così cattive tra di noi?

Body shaming e non solo

Facciamo qualche esempio pratico. Se ti trovi a una cena in famiglia con mamme, zie, sorelle e cugine, probabilmente qualcuna di loro dirà una frase che darà il via alle chiacchiere tra donne. Proprio quelle che fanno allontanare i possessori di pene e li spingono pian piano verso la tv. Quanti cliché in una sola frase, lo so. Però è vero. Succede.

Ma la domanda è: quale frase scatena tale femmineo chiacchiericcio? Possiamo essere sincere, per una volta, e dirci le cose come stanno: raramente si tratterà di un’analisi letteraria di Anna Karenina, soprattutto in famiglia. Donne di età, mestieri e cultura diversa hanno una cosa in comune. Ed è quella sbagliata.

Le chiacchiere tra donne ruotano spessissimo attorno a come migliorare il proprio aspetto. La frase che scatena la scintilla che darà fuoco agli ometti di casa (anche qui, chi coglie la cit. ha tutta la mia stima) spesso è qualcosa tipo:

  • Wow, sei dimagrita!
  • Stai usando quei prodotti per i capelli che ti avevo consigliato?
  • Sai che ti ci vorrebbe proprio una pulizia del viso?
  • Questo colore blu ti sta benissimo!
  • Sei pallida, tutto bene?

Insomma, sarà un commento sull’aspetto fisico. Non necessariamente cattivo o offensivo, eh. Ma non è questo il punto.

Qual è il punto?

Il punto è che le chiacchiere tra donne ruotano attorno all’aspetto fisico un po’ troppo spesso. E non sempre c’è qualcosa di male, eh, ma a volte sì. A volte, senza rendercene conto, ce ne stiamo in cerchio a dirci reciprocamente cosa non apprezziamo nell’aspetto fisico dell’altra.

Una bella schifezza, vero? Magari dici a tua cognata che ti sembra pallida perché sei seriamente preoccupata che si senta poco bene. Ma magari quella oggi non aveva voglia di truccarsi, e sperava che la differenza non si notasse così tanto!

Oppure provi a suggerire un trattamento per la skincareche su di te funziona e su un’altra persona no. E sottolineandolo stai dicendo “Neanche con il prodottino miracoloso sembri viva? E che diamine!“. Insomma, capisci pure tu che dall’altra parte la cosa potrebbe non essere recepita benissimissimissimo.

Allora le chiacchiere tra donne sono bandite?

Ma certo che no. Le donne, così come gli uomini (che no, non parlano solo di calcio e di auto, ve lo assicuro) possono scambiare quattro chiacchiere su qualsiasi argomento. Compresa la moda, la bellezza, l’ultimo phon della Dyson o come migliorare il proprio aspetto.

Quello che conta è che non ci fossilizziamo su questo. Non dimentichiamo che ci sono miliardi di cose di cui parlare nella vita, e altri miliardi di cui non sappiamo nulla e potremmo ascoltare chi ne è esperto. Fare quattro chiacchiere tra donne può significare qualunque cosa.

Chiacchiere tra donne sì, ma con tatto

E poi la moda, il make up, la bellezza e come migliorare il proprio aspetto sono tutti argomenti potenzialmente interessanti quanto l’ultimo Premio Strega. Il problema è che ne parliamo nel modo sbagliato. Ci poniamo (tutti eh, ma più spesso le donne) come arbiter elegantiae non solo non avendo le competenze, ma non conoscendo i desideri della persona che abbiamo di fronte.

L’aspetto fisico di una donna, come quello di un uomo, è un biglietto da visita e questo non lo nega nessuno. Non io, che ho studiato moda e lavorato, seppure poco, in questo assurdo settore. Però il biglietto da visita dovrebbe rappresentarci.

Ecco cosa sbagliamo nelle nostre chiacchiere tra donne: mettiamo la norma al di sopra del gusto personale, della vita privata, dell’emotività della persona che abbiamo di fronte. La quale è, appunto, una persona e non un manichino.

La soluzione?

Proviamo a sintonizzarci meglio con la persona con cui stiamo parlando. Si tratta di chiacchiere da bar o di pettegolezzi da salotto, certo, ma porsi con un minimo di sensibilità non guasta mai.

Così quel commento sul prodotto per i capelli, se è evidente che non stia funzionando, è meglio non farlo. Invece di chiedere “Come mai sei così pallida?” proviamo a chiedere “Tutto bene?” e ad ascoltare la risposta. Se sarà entusiasta vuol dire che no, nonostante l’evidenza, la donna cadaverica che ci troviamo di fronte non sta per svenire. Stiamo tranquille.

Le chiacchiere sono il contenitore, il contenuto lo mettiamo noi. Cerchiamo di fare in modo che sia piacevole, che ne dite?