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Un altro evento dalla Milano Fashion Week. Un’altra stilista, un altro modo di concepire la creazione di abiti che diventano giochi per ragazze alla moda. Colorati, corti, sbarazzini, comodi per una donna che deve affrontare tutte le sfide della vita quotidiana. Gigliola Curiel, figlia di Raffaella Curiel, ha presentato durante la Milano Fashion Week la sua Chrome Collection per la primavera estate 2016. Nello SPAZIO CURIEL moda e design d’interni si sono intrecciati in un unico evento. La primavera di Gigliola Curiel si è mescolata infatti alla Capsule Manuche, collezione di mobili ispirati all’art deco dell’architetto Silvia Galbiati.

Le collezioni sono accomunate da un’ispirazione vintage con dettagli contemporanei: per Gigliola è fondamentale portare avanti la tradizione sartoriale della mamma Raffaella Curiel, negli abiti a trapezio conosciuti come “curiellini“, ormai firma dell’atelier. La storia di famiglia si intreccia inevitabilmente con quella delle donne che li hanno indossati. Il risultato? Abiti da sera corti, arricchiti da dettagli couture e strutturati grazie alle cuciture rinforzate a vista che modellano ed esaltano la silhouette mantenendo praticità e portabilità. Ma anche abiti più morbidi che scivolano sulle forme femminili, tailleur, completi, scarpe divertenti e colorate. Fantasie giocose e strutture architettoniche si accavallano in quella che Gigliola Curiel definisce “un’eleganza silenziosa”.

Parlando della tradizione di famiglia, la stilista ci ha raccontato:

Il made in Italy per me è tutto ciò che è grande, quell’impronta di buono e di bello che ci contraddistingue nel mondo. 

Ph. Carlo Pantaleo

 

Gigliola Curiel

Gigliola Curiel

Gigliola Curiel

Gigliola Curiel

Gigliola Curiel

Gigliola Curiel

Gigliola Curiel

Gigliola Curiel

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