Quest'anno, il dramma nel dramma: il trend genderless. Che vuol dire? è la negazione delle differenze di genere, una moda che si ispira a dibattiti ben più seri ed importanti per la società odierna. Ognuno (in una civiltà libera e democratica) è libero di essere, sentirsi, mostrarsi e vestirsi come preferisce. Ma pensare che siamo tutti diversi non ci porterà a pensare di essere tutti uguali? Le differenze tra uomo e donna (fisiche, mentali, emotive) che secoli e secoli di storia ci hanno inculcato, sono tutte menzogne? Siamo tutti uguali o tutti diversi? E queste differenze non vanno valorizzate come una ricchezza? L'argomento è controverso e i designer lo interpretano, ognuno con la propria sensibilità. Facendo sfilare uomini e donne talmente simili (per l'abbigliamento ma anche per il fisico longilineo) da confondersi.
Io credo che delle differenze di fondo ci siano, e che vadano ben oltre le preferenze sessuali o l'abbigliamento, e che l'omogeneità tra i sessi e tra gli individui non possa che appiattire le singole personalità. Voi cosa ne pensate?
Vi lascio qualche foto dalle sfilate di Milano Moda Uomo, tratte da Vogue.it
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Dolce e Gabbana (a questo link un mio approfondimento sulla collezione) |
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Dsquared2 |
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Emporio Armani |
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Etro |
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Gucci |
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Marni |
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Missoni |
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Moncler Gamme Bleu |
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Moschino |
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MSGM |
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Andrea Pompilio |
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Prada |
Stella Jean |
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