Il rapporto tra moda e architettura è stato studiato da stilisti e artisti di ogni tipo: e che cos’è, infatti, un abito, se non la casa che abitiamo per qualche ora? Proporzioni, volumi, armonia sono le parole che legano indissolubilmente queste due arti, ancora una volta messe a confronto durante la Paris Haute Couture Week 2020.
L’abito come casa del corpo: moda e architettura nell’haute couture
L’analisi artistica, psicologica e sociologica della moda ha la sua espressione più alta nelle sfilate haute couture, le ultime tenutesi a Parigi lo scorso gennaio. Infatti nelle collezioni d’alta moda primavera estate 2020, i couturier hanno ripreso in mano tessuti rigidi e volumi architettonici, creando attorno al corpo femminile case e gabbie, sculture e spazi da abitare. Così nel rapporto tra moda e architettura il volume e le linee sono tutto: uno spacco diventa finestra sul mondo, un abito d’alta moda il bozzolo in cui avvolgersi per chiudersi in sé stesse, un angolino di mondo che appartiene solo a quella donna – beata lei – che potrà indossare queste opere d’arte uniche.
Allora ecco 10 abiti scultura che hanno raccontato il rapporto tra moda, architettura e design alle ultime sfilate di Parigi.
Gli accessori
Partono dagli accessori Viktor & Rolf e Givenchy, che per la sfilata haute couture primavera estate 2020 creano cupole moderniste attorno alle proprie creazioni. Così rendono i cappelli non solo una parte integrante dell’abito, ma sua esaltazione ed elevazione ad opera architettonica.
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Givenchy |
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Viktor & Rolf |
Moda e architettura ispirata all’Egitto
L’ispirazione arriva dalle piramidi per due grandi nomi dell’haute couture mondiale, Armani Privé e Chanel. Anche se non possono essere propriamente definite opere architettoniche, le gonne dei loro abiti da sera sono certamente sculture che donano una silhouette precisa e volumi definiti alla donna della primavera 2020.
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Armani Privé |
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Chanel |
Vuoti e pieni: la magia dei volumi
Ancora più complesso il rapporto tra moda, architettura e design elaborato da Elie Saab, Ralph & Russo e Valentino, che giocano sui vuoti e i pieni con abiti da sera asimmetrici, monospalla, spacchi vertiginosi e volumi quasi stranianti.
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Elie Saab |
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Valentino |
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Ralph and Russo |
Surrealismo in passerella
Infine Iris Van Herpen, Rahul Mishra e Schiaparelli creano abiti d’alta moda che sono opere d’architettura da esterni. La prima, sempre affascinata dal rapporto tra il corpo femminile e l’abito che lo avvolge come una scultura, si ispira alle onde del mare. Il secondo crea sulla modella un giardino fiorito d’haute couture. Infine la griffe celebre per i suoi abiti d’alta moda dal gusto stravagante crea volumi esagerati con un mantello che potrebbe essere tenda, igloo, casa da abitare.
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Iris Van Herpen |
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Rahul Mishra |
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Schiaparelli |
Foto da Vogue.com