Sbirilla | Giovanna Errore          SEO Copywriting        Gestione blog         Guest post        

Buongiorno amici, e buon inizio di questo fine settimana primaverile! Che progetti avete?

Sapete che ieri c’è stata la mia prima presentazione online di Vogueabolario? Si è tenuta all’interno del gruppo facebook I nostri ebook – Parliamone, che organizza sempre iniziative carine per autori e lettori! Per chi si è perso l’evento ma è comunque curioso di sapere qualcosa in più sul libro, ho pensato di mostrarvi le domande (e risposte) più interessanti 🙂

Quando hai iniziato a fare sul serio con la pubblicazione?

Beh io ci pensavo fin da piccolina, facevo “esperimenti” scrivendo, disegnando e colorando i miei piccoli libriccini che in effetti avevano poco senso… poi a darmi la spinta finale sono intervenuti il mio fidanzato e un mio prof dell’Università.

Che cosa ti ha spinto a scrivere questo libro sulla moda, passione e voglia di scriverci qualcosa? è alquanto strano, ma anche curioso!

Sicuramente è nata prima la passione per la scrittura, e molto dopo quella per la moda. Volevo documentarmi sulla sua storia, e appunto non trovando un manuale di facile consultazione (sono tutti molto costosi, molto tecnici e anche difficili da reperire), ho fatto mille ricerche su internet, su vari libri e le innumerevoli riviste che compro… e ho deciso di condividere queste ricerche con chi ha la mia stessa passione.

Nella stesura di un testo a quale parte destini più spazio?

Io scrivo molto di getto, non solo il libro ma anche gli articoli, i post sul mio blog, qualche racconto e poesia… quindi la cosa più importante quando scrivo è “la pancia”! Mi tuffo all’interno dell’argomento e dei dettagli che più mi incuriosiscono, e butto giù tutto, poi faccio un lavoro di correzione ma i contenuti non li cambio mai!

Giovanna, da dove nasce questa passione per la moda?

Dalle mille riviste che ho sempre letto, fin da piccolina le divoravo! E lì l’argomento principe è la moda, quindi è stato inevitabile appassionarmi! Però ecco mi interessano più i significati impliciti di un abito che la sua bellezza esteriore…

Che intendi per significati impliciti?

Intendo dire che ogni modello, ogni accessorio ecc racconta la propria storia! Il periodo ed il luogo in cui è stato “inventato”, l’estro di chi lo ha creato, i cambiamenti sociali ed estetici che lo hanno modificato nel tempo. Un trench, per esempio, non è solo un oggetto per coprirsi, ma racconta dei diversi inventori che si sono contesi il brevetto, i militari che lo hanno indossato in guerra, gli attori che lo hanno reso simbolo di alcune pellicole cult, e così via…

Come hai condotto le tue ricerche? E come hai tradotto il tutto per renderlo accessibile al pubblico? 

Non è stato facile in effetti! Soprattutto è stato difficile distinguere le fonti attendibili perché, sai, su internet trovi di tutto! Ho preso una settantina di argomenti e, incrociando le fonti, ho cercato di raccontarne l’evoluzione in ordine cronologico, come fosse un racconto. Spero di esserci riuscita!

Preferisci la narrazione in prima o in terza persona?

Beh in questo caso la terza persona era d’obbligo, ma altre volte scrivo in prima!

Quanto tempo hai impiegato per la stesura e quanto ancora per arrivare alla pubblicazione?

Le ricerche sono durate abbastanza, direi 6 mesi, ma erano molto discontinue perché contemporaneamente preparavo gli ultimi esami, la tesi, e affrontavo vari problemi di salute. La stesura 3 mesi e mezzo, e dopo un altro mese e mezzo è stato pubblicato.



Hai altri generi in testa o rimarrai su questo?

Ho scritto qualche poesiola, e ogni tanto vengono pubblicate sul blog Cultura al Femminile, e alcuni racconti che sono in visione per dei concorsi su Vogue. E nel futuro, chissà…

Qual è la tua più grande paura in campo letterario?

Quella di non essere abbastanza brava! Lo so, sembra scontato e sa di falsa modestia ma è così!



Come ti approcci alle recensioni negative?

Non ne ho ancora ricevute sai? Ma me le aspetto da un momento all’altro, non si può piacere a tutti! Mi ferisce tantissimo l’indifferenza di alcuni amici e conoscenti, invece…



Qual è il capo che ti ha affascinata di più? La giacca Chanel?

Il mio argomento preferito è stato il pizzo, così misterioso, seducente, romantico, mille cose insieme! Anche la giacca Chanel in effetti ha una storia curiosa, che tra l’altro è stata rivelata in un video dalla stessa maison qualche mese fa.

La cover te l’ha fatta qualcuno o viene dal tuo gusto personale?

L’ha fatta il mio fidanzato, ma io ero lì accanto che dettavo ordini quindi rispecchia perfettamente il mio gusto personale!

C’è una parte della giornata che preferisci per dedicarti alla scrittura?

Preferisco scrivere di mattina da sempre! Infatti i miei diari di scuola sono pieni zeppi di pensieri, frasi, poesie!

Come ti definiresti come autrice? Tre aggettivi per te e tre per la tua opera!

Che bella domanda! Allora, io sono: istintiva, appassionata, confusa. Vogueabolario è: curioso, interessante, leggero.

Il titolo come lo hai trovato e perché?

Il titolo è arrivato subito, in contemporanea con l’idea! Mi è sembrato un gioco di parole così carino e immediato… infatti ho passato settimane a fare ricerche, perché mi sembrava impossibile che non lo avesse ancora usato nessuno, e invece è proprio così.

La scrittura è il tuo lavoro primario o una passione a cui ti dedichi nel tempo libero?

In questo momento è la mia occupazione primaria. Dopo la laurea ho trascorso 10 mesi di “pausa” in cui praticamente ho solo scritto: il libro, i post sul mio blog, gli articoli per varie riviste, racconti e poesie per concorsi.



Finora il libro ti ha regalato i risultati che immaginavi? Di più o di meno?

In effetti non mi aspettavo nulla, è successo tutto di corsa! Sulle vendite non ho dati immediati perché mi arrivano i report a distanza di due mesi, però Vogueabolario è stato primo in classifica per la categoria Moda su Amazon, quindi sono soddisfatta!



Hai mai fatto una presentazione dal vivo del tuo libro?

Purtroppo no finora, per tutta una serie di motivi, ma spero di organizzarne presto una!



Qual è il tuo più grande sogno come scrittrice?

Il mio sogno è diventare giornalista, e adesso mi sto impegnando al 100% per diventarlo. Come scrittrice, spero semplicemente di coinvolgere, arrivare al cuore di chi legge, anche se fosse una sola persona sarebbe già un bel traguardo!

Spero che vi abbia fatto piacere conoscere meglio me e il mio libro, se la presentazione vi ha incuriositi ecco qua i link dei principali store in cui acquistarlo:

Youcanprint (ebook)

Youcanprint (cartaceo)

Amazon Kindle (ebook)

Kobo Books (ebook)

Google Play (ebook)

Mondadori (cartaceo)

Feltrinelli (cartaceo)

Invece a questo link trovate recensioni, presentazioni ed interviste in merito 🙂

Vogueabolario presentazione

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