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Buongiorno! Oggi vi racconto della Vogue Fashion’s Night Out di Milano.

Ieri mattina siamo stati al party #bdayinvasion del portale Trend for Trend, vi ho accennato qualcosina su facebook e su instagram, ma vi racconterò nel dettaglio più in là. Adesso sono di corsa per andare a far visita alla redazione di Cosmopolitan Italia e sono super entusiasta di questi giorni a Milano ma… un minimo di polemica, o almeno di critica sulla Vogue Fashion’s Night Out di ieri sera non riesco proprio a risparmiarmelo.

Premetto che si trattava della mia prima VFNO, ero super entusiasta, avevo addirittura stampato la cartina con tutti gli eventi a cui volevo partecipare. Premetto anche che io sono una che per natura si aspetta sempre il meglio e spesso per questo rimango delusa. Da questa serata mi aspettavo glamour, shopping, musica, divertimento e questi sì ci sono stati. Ma mi aspettavo anche cultura, eleganza, raffinatezza, storie da raccontare e non ne ho trovate. Sul mio elenco c’erano molti eventi con su scritto “presenza dello stilista” ma non abbiamo beccato nessuno stilista. So che sono passati dai loro negozi Phillip Plein ed Alberta Ferretti per esempio, ma evidentemente non nel momento in cui eravamo lì. Io mi chiedo: se si tratta di una serata tutta dedicata all’incontro con il pubblico, “per avvicinare il lettore al mondo della moda” come aveva detto Franca Sozzani durante il Fashion Film Festival di cui vi ho parlato qui, gli stilisti non avrebbero dovuto rimanere lì a disposizione del pubblico per chiacchierare e conoscerli meglio? Su altri eventi avevo letto “presentazione di un nuovo prodotto/di una nuova collezione” ma entrando negli store non c’era nessuno o nulla che ti presentasse i prodotti e le collezioni nuove. Entravi, facevi un giro, e spesso non ti rendevi neanche conto di quale fosse la collezione vecchia e quale la nuova. Per non parlare di quanto abbiamo trovato volgari alcuni negozi che esponevano ballerine seminude o modelli a petto nudo in vetrina, o di quelli che attiravano il pubblico con la presenza di “vip” famosi-per-essere-famosi senza alcun merito o alcun nesso con il mondo della moda.

Ci sono stati ovviamente degli eventi che ci sono piaciuti molto… è stata una grandissima emozione vedere la foto di Carlo esposta alla mostra #aroundlemon nel WP store! E in alcuni negozi, come da Vivienne Westwood o Roberto Cavalli, i prodotti in edizione limitata venivano presentati dalle commesse con estrema eleganza e attenzione. Ci siamo divertiti a scattare la foto “in stile Nashville” da Guess ricevendo in regalo il cappello ed un buono sconto. Il mio evento preferito è stato sicuramente nello store di Aldo Coppola, in cui veramente l’eleganza e la raffinatezza facevano da padrone. Bellissime modelle mostravano le acconciature spettacolari realizzate per l’occasione mentre il pubblico degustava una vasta selezione di vini dalle cantine Coppola in un’atmosfera decisamente esclusiva. Il resto? Fumo negli occhi! Certamente è stato divertente girare per la città, entrare nei negozi di lusso, ballare e assaggiare bevande e tartine, però davvero ci aspettavamo più moda e meno consumismo! Forse abbiamo sbagliato eventi? Voi c’eravate? Sono curiosa di leggere le vostre opinioni! Un bacio :*

Ph. Carlo Pantaleo

Vogue Fashion's Night Out

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