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Questa sfilata Louis Vuitton uomo ha segnato l’ultima passerella del direttore creativo, che è uscito di scena con grande emozione.

Il canto del cigno di Kim Jones

L’ultima sfilata Louis Vuitton uomo firmata dal direttore creativo Kim Jones è stata una delle più chiacchierate della Paris Fashion Week 2018, almeno fino a questo momento. Il motivo? Il designer ha dichiarato di voler lasciare la maison francese dopo aver letteralmente stravolto i codici comunicativi di Louis Vuitton

Era il 2010, quando Kim Jones prese le redini delle collezioni uomo firmate LV. Instagram era stato appena creato e lo stilista capì subito il potenziale del nuovo social network. Grazie a lui, Louis Vuitton è passato da essere uno status symbol del lusso a un brand giovane, vicino alle masse, accessibile, almeno in fatto di comunicazione con i clienti. Alla Paris Fashion Week 2018, Kim Jones ha presentato una collezione di moda uomo che rappresenta questo cambiamento, insieme al tema del viaggio onnipresente nelle sfilate di questa stagione. Ci voleva un inglese nato in Africa per ridare all’uomo Louis Vuitton il suo originario status di esploratore deluxe.

La sfilata Louis Vuitton uomo a tema viaggio

Sempre presente nelle sfilate Louis Vuitton e nell’anima della maison fin dalla sua nascita, il tema del viaggio di lusso ha caratterizzato anche questa collezione. Le stampe sono ricavate dalle fotografie aeree dello stesso Kim Jones in Kenya, gli accessori in pelle ritornano protagonisti di una casa di moda che è nata come valigeria. La sfilata di Louis Vuitton uomo è costellata di stampe monogram, rese astratte e contaminate in una sorta di camouflage; di accessori da viaggiatore e di colori neutri da safari chic. Qua e là compaiono accenti fluo e stampe floreali. A chiudere la sfilata Louis Vuitton sono due miti del mondo della moda: Kate Moss e Naomi Campbell, fasciate in trench monogram di lucido pvc. Forse poco chic, ma super iconico. 

Foto da Vogue.com