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La stagione dei premi televisivi e cinematografici è cominciata già da un po’, ma è con la premiazione dei Golden Globes di stanotte che siamo entrati realmente nel vivo dell’azione. Come sempre in queste occasioni, tra battute di cattivo gusto e vincitori inaspettati i Golden Globes 2019 hanno offerto momenti di emozione, stupore e anche un po’ di imbarazzo. Diamo un’occhiata ai migliori momenti della nottata.

8 cose successe ai Golden Globes 2019

Bohemian Rhapsody ha battuto i film favoriti per la vittoria; c’è stato un discorso di ringraziamento diabolico; la Disney è tornata a casa a bocca asciutta. E tanto tanto altro.

1. Spiderman ha vinto il faccia a faccia con la Disney (e non solo)

Considerato rivoluzionario per le tecniche di animazione e per la trama, che dona un’angolazione fresca e nuova a uno dei supereroi più amati del pianeta, Spiderman: un nuovo universo (o Into the Spider-verse) ha vinto il faccia a faccia con la Disney. Si tratta infatti del terzo vincitore del Golden Globe come miglior film d’animazione a non appartenere al colosso dell’intrattenimento. Da quando è stato istituito il premio, infatti, solo nel 2011 e nel 2014 Disney e Pixar non si erano aggiudicati la statuetta. La batosta si fa ancora più pesante se si pensa che la battaglia legale per i diritti di Spiderman va avanti da anni; che Disney e Pixar avevano ben due titoli in gara (Gli Incredibili 2 e Ralph Spacca Internet); che anche gli altri due grossi titoli firmati Disney (Il ritorno di Mary Poppins e Black Panther) sono tornati a casa a mani vuote. Forse è tempo che la casa di Topolino cominci a ripensare alle proprie strategie.

2. Lady Gaga ha vinto un Golden Globes 2019 (ma non quello che ci saremmo aspettati)

Lady Gaga ha portato a casa il premio per la miglior canzone con Shallow, da A Star is Born. Premio suddiviso con i 3 co-autori Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt. Niente di nuovo. La cosa inaspettata però, è che questo sia stato l’unico premio ad A Star is Born, tra i film favoriti per tante altre categorie. Lady Gaga ha perso il Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico, che è andato a Glenn Close. A 71 anni, l’attrice meritava di ricevere finalmente il suo primo Globo d’Oro. Niente di fatto anche per gli altri premi a cui A Star is Born era nominato. Amen.

3. I Golden Globes 2019: Bohemian Rhapsody è stato il protagonista della serata

Aggiudicandosi due dei più importanti premi (miglior film drammatico e miglior attore protagonista in un film drammatico a Rami Malek), Bohemian Rhapsody ha messo a tacere chiunque avesse criticato il film per le piccole inaccuratezze storiche. Di fatto, il film tributo alla storia dei Queen e di Freddie Mercury è estremamente bello ed, essendo stato prodotto dagli altri membri della band (Brian May in testa, qui in versione mamma chioccia che dava pacche sulla spalla a Rami durante la cerimonia) direi che possiamo benissimo concentrarci sulle splendide performance e l’ottima regia. Voglio dire, se la data errata dell’uscita di We Will Rock You è andata bene a Brian May, che ha scritto la canzone, può andar bene anche a noi, che dite? Eh.

4. Battute vincenti e scherzi di cattivo gusto

Come ogni show che si rispetti, la premiazione dei Golden Globes 2019 non avrebbe avuto senso se non ci fossero state battute, alcune azzeccate e altre… meno. Delizioso il discorso d’apertura di Sandra Oh, in cui ha sottolineato come quest’anno ci fosse per la prima volta una candidata al titolo di miglior attrice di origine asiatica (Constance Wu, per Crazy Rich Asians), prendendo in giro ruoli asiatici che negli anni precedenti sono stati assegnati ad attrici occidentali. In particolare a Scarlett Johannson per Ghost in the Shell e ad Emma Stone per Aloha. Quest’ultima ha lanciato un esilarante I’m sorry dal pubblico. Meno divertente, invece, la battuta di Andy Samberg sul fatto che il corpo di Freddie Mercury sia stato riesumato perché Rami Malek potesse indossare i suoi denti reali in Bohemian Rhapsody. Ugh.

5. A Darren Criss il Golden Globe per L’assassinio di Gianni Versace

Forse il premio più prevedibile sul fronte serie tv è stato quello a Darren Criss, miglior attore in una mini-serie per L’assassinio di Gianni Versace – American Crime Story. Lo show in 9 puntate ha avuto un successo incredibile, anche grazie alle splendide performance di Darren Criss, Penelope Cruz e Ricky Martin, e ha vinto anche come miglior mini-serie. Qualche wild card è uscita fuori tra i premi per la tv, come il Golden Globe a Richard Madden per Bodyguard e la vittoria di The Americans come miglior serie drammatica (forse per celebrarne la stagione conclusiva). Deliziosa ma abbastanza prevedibile la vittoria di Rachel Brosnahan, per la seconda volta miglior attrice in una serie comedy con Mrs Maisel.

6. Il cast di The Favourite

Oltre al già citato momento di scuse di Emma Stone, The Favourite è rimasto al centro dell’attenzione con il Golden Globe (meritatissimo) a Olivia Colman come miglior attrice in una commedia. Non c’era letteralmente nessun altro che potesse vincere questo premio, e l’attrice britannica che sta raccogliendo premi a destra e a manca non ha mancato di ringraziare le sue co-star Emma Stone e Rachel Weisz definendole le sue “bitches”. E se avete visto il film, capirete che la definizione è abbastanza calzante.

7. Blackkklansman, il grande escluso

Se John David Washington, seppur bravissimo, non poteva competere con Rami Malek come miglior attore, io puntavo su Spike Lee e Adam Driver. Superati entrambi, rispettivamente da Alfonso Cuaròn come miglior regista e da Mahershala Ali come miglior attore non protagonista, sono tornati tutti a casa a bocca asciutta. Un vero peccato per uno dei miei film preferiti del 2018, che a questo punto vede sempre più esigue le sue chance agli Oscar.

8. Ai Golden Globes 2019 Christian Bale ha ringraziato una figura particolare

Vincitore del Golden Globe come miglior attore in un film commedia per Vice – L’uomo nell’ombra, Christian Bale ha cominciato ringraziando la moglie per avergli insegnato a tenere a freno la lingua, perché con un solo discorso può rovinare un intero film e un’intera carriera. Non sembra che abbia seguito i suoi consigli, però, perché subito dopo, tra i soliti grazie a famiglia, amici, collaboratori, cast & crew ecc, l’attore ha inserito con nonchalance un ringraziamento “a Satana, per avermi dato l’ispirazione giusta per affrontare questo ruolo“. Era chiaramente una battuta, riferita alla natura malvagia del personaggio reale che Bale interpreta nel film, l’ex Vice Presidente degli Usa Dick Cheney, braccio destro di George W. Bush. Però i satanisti lo hanno preso sul serio, quindi boh.