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Cosa hanno in comune gli agrumi di Sicilia e una giovane stilista di Palermo? Entrambi si lasciano nutrire da luce e colore nella mia splendida isola mediterranea: così nasce il brand di moda siciliana Albedo 01.

Ho avuto il piacere di conoscere Silvia Caccamo, la stilista dietro questo marchio, e farle qualche domanda. Sulla vita, sulla Sicilia, sulla moda e sul futuro.

Cos’è Albedo 01?

Questo brand di moda siciliana nasce dall’idea di Silvia Caccamo, una stilista palermitana con la passione per l’arte e la bellezza. L’albedo è il potere riflettente di un corpo e ha un range che va da 0 (l’albedo del colore nero) a 1 (l’albedo del colore bianco).

Appare chiaro quindi come luce e colore siano centrali nella concezione estetica di questa stilista. Inoltre, l’albedo è anche il nome dello strato interno della buccia degli agrumi di Sicilia (la parte bianca, appunto).

Insomma, con il suo nome Albedo 01 il brand dichiara apertamente quali siano le sue fonti di nutrimento: la luce, il colore e la Sicilia. Ho fatto 7 domande alla stilista per saperne di più.

1. Il nome del brand Albedo 01 si riferisce agli agrumi di Sicilia: quanto c’è della tua terra nei tuoi abiti?

Nel mio brand sono racchiusi i colori e i paesaggi della Sicilia. Traduco le sensazioni, i profumi che sento e percepisco in stampe, colori e cerco di rendere l’idea anche attraverso i tessuti che scelgo. Ma nella mia moda siciliana porto anche il contrasto e il mix delle culture presenti nella nostra isola. Questo si riflette nello stile dei miei capi, un mix di linee semplici, tessuti ricchi e dettagli elaborati.

2. Hai dichiarato che luce e colore ti guidano. Come coniughi essenze e materie per creare i tuoi capi?

Parto sempre da un concetto alla base di una collezione, l’anima, il punto di partenza. Da lì cerco di rendere l’idea attraverso i tessuti e le silhouettes. Ad esempio quando voglio creare qualcosa di delicato e leggero penso sempre ad un tessuto impalpabile, fluido, magari trasparente, a colori chiari. L’anima si traduce in materia attraverso questi elementi.

3. Come è nata la tua passione per la moda? Hai sempre voluto fare la stilista?

Ho sempre disegnato abiti e accessori fin da bambina, probabilmente la mia passione è insita nel mio DNA. Ho sempre ricercato bellezza sin da piccola: crescendo mi appassionavo sempre di più all’arte, alla musica, alla fotografia. Sono un’esteta, ma non ho mai pensato alla moda come qualcosa di superficiale. Piuttosto come un mezzo per comunicare, per esprimere sé stessi e la propria personalità, per potere riflettere lo spirito del proprio tempo. Ho sempre cercato di andare oltre l’abito, di dare un significato più profondo, per questo mi piace attingere a più fonti. Ispirarmi ad un quadro, ad un’artista, ad un film, senza perdere le mie radici e contestualizzare il tutto nella contemporaneità.

4. La moda siciliana ha prodotto dei talenti straordinari: qualcuno di loro ti ha ispirato particolarmente?

Ammiro molto lo stilista messinese Marco de Vincenzo. Non lo definirei la mia fonte di ispirazione, ma apprezzo il suo stile contemporaneo. Un modo diverso di raccontare la moda siciliana, di reinterpretare le tradizioni, i ricordi di infanzia.

5. Come immagini le persone che vestono Albedo 01?

Immagino le persone che vestono Albedo con una forte personalità, una forte individualità. Forti, sicure. Persone che non abbiano paura di mostrarsi ed essere sé stesse senza strafare. Persone raffinate, ma senza sovrastrutture, sofisticate perché apprezzano la qualità.

6. Cosa vedi nel tuo futuro da stilista?

Mi auguro di collaborare con artisti nazionali e internazionali, perché credo nelle commistioni. E ovviamente spero di affermarmi sempre di più. Davanti a me vedo una lunga strada da percorrere e tanti traguardi ancora da raggiungere.

7. E invece come immagini il futuro della moda siciliana e non solo?

Per la moda mi auguro una maggiore attenzione alla sostenibilità, senza perdere di vista la bellezza di un capo e la qualità. Sono stati fatti grandi passi in avanti da brand e aziende tessili, ma la strada è ancora lunga e anche il consumatore deve mettere del proprio. Comprare meno e meglio, capi di maggiore qualità, evitando questa spasmodica e bulimica voglia di acquistare tanto e male per buttare via un capo dopo una stagione. Si tratta di sviluppare una maggiore identità. Di conseguenza mi auguro una maggiore educazione ai dettagli e allo stile, indispensabile per sviluppare il proprio.

Cosa penso della moda siciliana

Il mondo del fashion ha sempre attinto dalla tradizione e dal folclore per reinterpretare quegli elementi in maniera creativa. Dopo l’esempio illustre di Dolce e Gabbana e della loro moda siciliana per Millennial, molti altri artisti hanno preso a cuore una resa più contemporanea delle sensazioni della mia terra.

Per questo mi fa sempre piacere dialogare con esponenti del mondo della moda siciliana, in questo caso una giovane stilista di Palermo che con la sua moda racconta un modo diverso di interpretare Trinacria.

Luce, colore, perfino le essenze degli agrumi di Sicilia diventano materia impalpabile da modellare per abiti dal gusto contemporaneo. Questa è la moda siciliana che apprezzo e che vorrei vedere più spesso sulle passerelle. Intanto passiamo sullo store di Albedo 01 a riempirci di luce.