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La Milano Fashion Week 2018 dedicata alla moda uomo (e non solo) si è conclusa, portando con sé tutte le novità che gli stilisti più amati e i designer emergenti hanno creato per la prossima primavera estate. Sulle passerelle delle sfilate dell’estate sono passate collezioni etniche, legate alla tradizione, innovative o classiche, sempre all’insegna del made in Italy che anche nella moda uomo risulta vincente. Ecco le 5 griffe italiane più amate e le loro sfilate di moda uomo alla Milano fashion Week.

1. Il re delle sfilate di moda uomo: Giorgio Armani

Il re della moda italiana fa ruotare tutta la sua sfilata dell’estate dedicata all’uomo attorno a uno dei capi che lui stesso ha contribuito a rivoluzionare: la giacca. Recuperando un design e un logo dagli anni ’80, questo pezzo cult delle collezioni Armani si reinventa con un’ispirazione orientale. Se le giacche vengono dalla moda anni ’80 firmata Giorgio Armani, infatti, i pantaloni hanno un gusto giapponese che lo stilista ha saputo rendere classico ed elegante. Giocando sempre con i toni del blu e dell’indaco, con metri e metri di seta modellata su completi sartoriali e con accessori originali, anche in questa stagione Armani si conferma sovrano indiscusso della Milano Fashion Week.

2. Fendi

Tutto in famiglia, per la sfilata Fendi dedicata alla moda uomo della prossima stagione. L’artista Nico Vascellari (partner di Delfina Delettrez e genero di Silvia Venturini) è stato infatti scelto per disegnare le illustrazioni e le stampe di questa collezione. Durante la sfilata alla Milano Fashion Week, Fendi ha giocato con il lato oscuro, fondendo leggerezza e mistero, luce e buio. Interessanti i bomber traforati in pelle che lasciano intravedere i capi sottostanti; le fantasie che recuperano l’immancabile logo Fendi; le illustrazioni di Vasellari, in cui la città eterna madre della maison, Roma, viene anagrammata in Amor.

3. Sfilate di moda uomo Prada

Come Miuccia Prada ci ha abituato fin dal suo esordio nel mondo della moda italiana, il brutto è bello. L’estetica della bruttezza rivive in chiave sexy sulla passerella di Prada alla Milano Fashion Week maschile. Per la prima volta, la stilista usa la parola sexy nella sua presentazione della collezione primavera estate 2019, ma anche qui vista attraverso la lente dell’intellettuale, del cerebrale, che diventa misterioso enigma. Cosa è sexy, cosa è brutto, cosa è bello nella moda uomo? Miuccia parte dall’estetica flower power e dai colori sgargianti della moda anni ’60 per un uomo alla Austin Powers. Che ama gli shorts.

4. Versace

La regina della moda sensuale e graffiante, Donatella Versace, ha avuto un bel da fare quest’anno. Con le questioni di genere sempre più sotto i riflettori, anche Versace ha dovuto confrontarsi con un’idea più intellettuale di sensualità. Lo ha fatto attraverso una moda uomo che rompe le regole, che mescola completi maschili ad accessori femminili e lo fa senza alcun intento filosofico. Si tratta solo di moda, in fondo, di uomini che hanno bisogno di sognare oltre i peccati commessi da altri. E lo fanno con stampe ironiche e completi gessati effetto jeans, borse da donna e motivi floreali.

5. Sfilate di moda uomo fuori calendario: Dolce & Gabbana

DNA Evolution è il nome della sfilata Dolce & Gabbana presentata alla Milano Fashion Week (seppur fuori calendario, come sempre una delle più attese e discusse). Una lezione di storia della moda, in cui i due designer di culto hanno rivisto tutti i codici estetici della loro moda uomo e donna degli ultimi 30 anni. C’era lo street-style; l’alta moda ispirata al balletto; la presenza fissa del pizzo e del broccato che raccontano una Sicilia barocca, forse ormai esistente solo nei sogni di Dolce & Gabbana. C’era la storia della moda e c’era la presenza ingombrante di Instagram, dei Millennials e degli influencer che hanno rivoluzionato per sempre la comunicazione. C’era tutto, forse troppo, ma quanto basta per affascinare gli amanti di Dolce & Gabbana e di quello stile unico, uguale soltanto a sé stesso, forse da troppe stagioni.

Foto da Vogue.com