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Se c’è un trend che riusciamo a cogliere nelle ultime fashion week (e in tutta la moda 2016 direi) è il ritorno alla fanciullezza, al mondo delle favole, alla tenera innocenza che si veste di tessuti fluidi, trasparenti, leggeri, dai colori pastello o dalle stampe vivaci. Una tendenza che può apparire frivola ma cela invece una profonda conoscenza dell’animo umano. Forse perché il momento che viviamo è così tragico che almeno la moda ha deciso di concentrarsi sull’interpretazione dei sogni e bisogni più colorati e contrastare il buio. Il re di questo trend è sicuramente Alessandro Michele, che fin dalla sua prima sfilata Gucci ha mostrato al mondo della moda come frivolezza e romanticismo si possono coniugare in maniera contemporanea. E non a caso, è stato annunciato ieri, il 6 giugno riceverà l’International Award dal Council of Fashion Designers of America. La sua creatività onirica, fatta di pizzo e tulle, ha conquistato tutti e dato il via alla stagione della tenerezza. La sfilata di Vivetta Ponti è chiaramente ispirata alle stesse idee.

Ma ci sono altri stilisti che hanno fondato la propria visione estetica su creature luminose e atmosfere surreali fin dall’inizio. Vivetta Ponti, di cui ho visto con piacere la sfilata di moda alla Milano Fashion Week, fa parte della schiera di giovani designer che stanno dando una ventata d’aria fresca al panorama moda made in Italy. Grazie alle figure stilizzate (dai profili di donna ai cigni, fino alle mani che si stringono sui colletti da collegiale) racconta un Universo interiore unico e personale, ma coglie anche riferimenti colti dall’arte e dalla letteratura. La collezione autunno inverno 2016-17 che ho visto sfilare alla Milano Fashion Week prende ispirazione dalle silhouette femminili di Erté, illustratore, pittore e scenografo che ha colto l’essenza dei ruggenti anni ’20. Tra esili ballerine e cowgirl in colori pop, la moda 2016 di Vivetta prevede un’esplosione di colori in morbidi strati di tulle, seta e velluto. Abiti romantici dall’aria innocente ed eccentriche vestaglie di seta sfilano accanto a cappotti di ispirazione militare e completi stampati, rubati alla moda anni ’70. Dall’indaco al rosa carico, dal verde acido al mattone, un vortice di colori che ci trascina nel mondo onirico di Vivetta e in una moda 2016 che gioca a fare la spensierata. Ci piace!

vivetta ponti

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Photo Courtesy GMPR Press Office

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