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Raccontare la storia di un matrimonio attraverso il divorzio: si può? Sì, se hai la sensibilità di Noah Baumbach e attori di talento al tuo servizio. Ecco il mio primo film di questa edizione del Festival del Cinema di Venezia: Marriage Story

 

 

Da sinistra Adam Driver, Laura Dern, Noah Baumbach, Scarlett Johansson e il produttore David Heyman sul red caroet del Festival del Cinema di Venezia

La trama di Marriage Story – Storia di un matrimonio

Il film di Netflix scritto e diretto da Noah Baumbach porta sullo schermo un argomento delicato, trattato con la sensibilità del cineasta in maniera intensa ma mai melodrammatica. La Storia di un matrimonio, appunto, raccontata attraverso il divorzio. “Quando una cosa finisce sei costretto ad osservarla, un po’ come con una porta: se è aperta la attraversi senza pensarci, se è chiusa devi studiarne la serratura“. Così in conferenza stampa Baumbach spiega la sua fascinazione per la fine di un amore, argomento ben noto allo stesso regista e alla protagonista del film, Scarlett Johansson. A farle da contraltare un sempre più intenso e talentuoso Adam Driver, che anche quest’anno è già in odore di nomination agli Oscar

La fragile coppia che osserviamo disfarsi è formata da Charlie e Nicole, rispettivamente regista e attrice di teatro con un figlio di 8 anni e visioni decisamente diverse della vita. Le loro differenze si scoprono a inizio film, con due struggenti lettere che il terapista di coppia chiede ai due di scrivere in merito a cosa amano l’uno dell’altra (riportate quasi per intero nel trailer del film di Netflix) e si inaspriscono sulla decisione di vivere, insieme al piccolo Henry, a New York o a Los Angeles. Nel corso del film la coppia si avvicina e si allontana, e a fare da sfondo a tutte le scene è un amore che, perfino alla fine, è sempre presente.

Laura Dern, Adam Driver e Scarlett Joahnsson al Festival del Cinema di Venezia

Vita e teatro, il divorzio come palcoscenico delle proprie fragilità

Come sottolineato da Adam Driver in conferenza stampa al Festival del Cinema, un tema ricorrente in Marriage Story è quello del teatro. Non solo perché i protagonisti sono rispettivamente il regista e la stella di una compagnia teatrale, ma anche perché nelle varie fasi della separazione e del divorzio marito e moglie sono in qualche modo costretti a recitare. Ci sono i discorsi con gli avvocati (una splendida Laura Dern per lei, Ray Liotta per lui), le cene di valutazione del loro rapporto con il figlio, gli incontri inevitabilmente tesi e poco spontanei con la mamma e la sorella di Nicole che hanno sempre amato Charlie e si trovano costrette ad allontanarsene. Un gioco di sceneggiature scritte e riscritte per raccontare la storia del loro matrimonio dipingendo uno o l’altro come il villain (divertentissimo sentire apostrofato così il Kylo Ren di Star Wars in una situazione di vita vera), quando spesso in un divorzio un nemico non c’è. Ci sono solo infinite riscritture della stessa storia che, anche e soprattutto nel momento in cui si disfa, rimane una storia d’amore. 

Laura Dern e Scarlett Johansson in una scena di Marriage Story – Storia di un matrimonio

Madri e padri: parità di genere e monologhi da Oscar

Se già si chiacchiera di Oscar per questo film di Noah Baumbach, non è solo per le splendide performance dei due protagonisti (seppur entrambi famosi al grande pubblico per dei blockbuster, sia Adam Driver che Scarlett Johansson hanno dimostrato più volte di brillare nei drammi familiari), ma anche grazie a una scrittura poetica, reale, intima e profonda.

Non è comune, nei film che trattano il tema del divorzio, guardare la storia di un matrimonio da entrambi i punti di vista e non riuscire a individuarne la vittima e il carnefice. Perché non c’è, e la sceneggiatura di Baumbach lo rende dolorosamente evidente. Si ride e si piange in questo film che ci racconta in maniera ugualmente intensa il dolore di lui e di lei, la difficoltà nel mantenere i rapporti con un figlio che non ha ben chiaro cosa stia succedendo, il dramma di decidere con una precisione chirurgica la percentuale di quel figlio che spetta al padre e alla madre. Ed è proprio in un monologo di Laura Dern che i ruoli genitoriali sono posti sotto la lente d’ingrandimento in una tirata, esilarante e ai limiti del blasfemo ma terribilmente vera, su quanto le madri debbano essere perfette e ai padri si possano perdonare infinite mancanze. Ma anche in questo caso, il contraltare è il dialogo di Charlie con il suo avvocato, che rende inutilmente grottesco ogni tentativo del padre di dimostrare quanto ami il figlio. Ancora una volta torna il tema del teatro, dei ruoli che, come ha spiegato Laura Dern in conferenza stampa dopo la proiezione del film, uomini e donne si assumono fin dall’alba dei tempi e che è così difficile modificare. 

Laura Dern, Noah Baumbach, Scarlett Johansson e Adam Driver al Festival di Venezia

Adam Driver, Scarlett Johansson e Noah Baumbach e la serie di coincidenze che li legano a Marriage Story

I due attori protagonisti di Marriage Story hanno cominciato a dialogare con il regista prima ancora che questi scrivesse la sceneggiatura. Sono anni, infatti, che si vocifera di un nuovo film della premiata ditta Noah Baumbach e Adam Driver (insieme hanno lavorato a Frances Ha, While We’re Young – Giovani si diventa e The Meyerowitz Stories). Quello che non sapevamo, e che non sapeva neanche Baumbach, è che Scarlett Johansson stesse affrontando il divorzio da Romain Dauriac proprio mentre lo script del film cominciava a prendere forma. Quello che molti di noi non sanno è che lo stesso Noah Baumbach ha affrontato un divorzio, quello dall’attrice Jennifer Jason Leigh, la cui sofferenza è ben evidente in Marriage Story – Storia di un matrimonio. Non sappiamo, forse, che sia Baumbach che Driver hanno lavorato con le rispettive partner (la compagna del regista è l’attrice, sceneggiatrice e regista Greta Gerwig; la moglie di Adam Driver è l’attrice di teatro e compagna alla Julliard Joanne Tucker), proprio come i protagonisti del film. Insomma, c’è un po’ della loro vita vera in scena in Marriage Story – Storia di un matrimonio. Un film dalla sincerità spiazzante, che ha fatto ridere e piangere, arrabbiare e commuovere la platea al Festival del Cinema di Venezia, come una reale separazione dal proprio compagno di vita.

Scarlett Johansson e Adam Driver in una scena del film