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La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo serie tv - malattia cronica
Foto di HBO. Da La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo è tratta la serie del 2022
Un amore senza tempo – The time traveler’s wife“.

La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo è un libro di Audrey Niffenegger, pubblicato nel 2003 e tradotto in italiano nel 2005. E finito tra le mie mani, chissà come, solo adesso. Il titolo sembra far presagire un romanzo fantasy, e in effetti questo lo è, ma raramente ho trovato una narrazione della malattia cronica più realistica e impattante di questa. Questa è una storia fantastica, ma è anche una storia vera. Quella di chi vive con il peso di un corpo inspiegabile.

Attenzione spoiler su La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo!

Qual è la trama di La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo

Henry viaggia nel tempo, ma non ha nessun superpotere. Il motivo per cui si ritrova nel giardino di casa di sua moglie tutto nudo quando lei ha appena 6 anni non ha niente a che vedere con i temi scabrosi a cui potresti pensare. Ha semplicemente una malattia rara, un’alterazione genetica che per qualche motivo lo porta a sparire dal presente e trovarsi ovunque, nel passato o nel futuro. Non può portare nulla con sé ed è per questo che arriva sempre nudo, spaventato, senza bussola né contatti dei suoi cari per farsi aiutare.

La malattia genetica non trova una spiegazione se non quando Henry è un adulto, ma da bambino impara che questa è la sua condizione e deve conviverci. Suona familiare? Una delle prime sparizioni avviene nel corso dell’incidente che toglierà la vita a sua madre e lo salverà, proprio perché è scomparso dall’auto mentre questa impattava con un camion. Ma la malattia non è solo la possibilità di salvarsi, anzi. Gli fa rivivere continuamente momenti traumatici della propria esistenza (come la morte della madre) e lo mette spesso nei guai.

La perdita di controllo nelle malattie croniche e rare

Questo romanzo è stupefacente perché prende quello che potrebbe essere un superpotere e lo trasforma in una patologia. Henry non può prevedere quando sparirà né dove finirà. Il che gli crea infiniti problemi al lavoro, nelle relazioni sentimentali, perfino nel rispetto delle leggi.

C’è una logica, una regola, in tutto questo andirivieni, in tutto questo smarrirsi e dislocarsi? Esiste un modo per restare dove sono, abbracciare il presente con ogni cellula? Non lo so“.

[A. Niffenegger – La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo]

Capiamo fin dalle prime pagine che quella di Henry è una situazione in cui nessuno di noi vorrebbe mai trovarsi. Ma è successo. È successo proprio a lui, proprio in quel momento. Come succede a noi quando viviamo una malattia cronica e non possiamo fare a meno di chiederci Perché? Perché a me?

Foto di Anobii

Perché la moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo?

Il titolo del libro mette in evidenza non la persona con la malattia, ma sulla sua partner. Le malattie croniche nella coppia sono un fardello da condividere, e questa non fa eccezione. Per ogni avventura divertente, strampalata o orribilmente pericolosa di Henry, ce n’è una uguale e contraria. Quella di Clare, la moglie che lo conosce da sempre e che lo aspetta nel presente. Mentre la vita di Clare scorre in maniera lineare, quella di Henry va a zigzag tra passato, presente e futuro. E questo ha delle conseguenze sulla loro vita di coppia.

Henry non è sé stesso, anzi è il sé stesso futuro nel giorno del loro matrimonio. Così devono ripetere la cerimonia in comune per avere la certezza che il legame sia valido. Clare non può avere una vita sentimentale “normale” perché sa da sempre che sposerà quell’uomo che viaggia nel tempo e che lei ha conosciuto a 6 anni. Sa anche che a un certo punto della propria vita dovrà essere lei a raccontare a lui tutti i loro incontri, perché sono avvenuti nel futuro di Henry e lui non li conosce. Non la conosce. Come capita a chi ha un partner malato di Alzheimer, tocca a lei ricostruire le tappe della loro relazione.

Tutti i garbugli fisici, biologici e relazionali della malattia

La malattia di Henry ha risvolti di diverso tipo nella vita della moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo. Clare è costretta a mentire per quasi 15 anni. Deve sopportare che suo marito sparisca in momenti in cui avrebbe bisogno di lui. Si ritrova a combattere una guerra con il proprio corpo per il desiderio di avere un bambino. È lei a portare il peso fisico e psicologico di 7 aborti, perché i geni di Henry vengono rigettati dal suo corpo. È lei a ottenere infine la gioia del parto, grazie a un rapporto sessuale con un Henry del futuro per cui il dottor Kendrick ha trovato delle soluzioni mediche.

Ma anche dopo la nascita di Alba, rimane il peso di sapere che la bambina ha la stessa malattia genetica del padre. La paura e il terrore di affidare la bimba al dottore, che ha risolto alcuni problemi come quello dell’infertilità ma ne ha creati altri con farmaci e sperimentazioni sul dna di suo marito. A lei spetta la decisione, una volta rimasta sola, di spiegare ad Alba cosa è successo e sopportare che suo marito e sua figlia possano incontrarsi ovunque nel tempo, senza di lei.

5 motivi per cui La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo sa narrare bene la malattia

Quella di Henry è certamente una malattia diversa da quelle che conosciamo. Se hai patologie rare o croniche o conosci qualcuno che si trova in situazioni simili, però, puoi amare questo romanzo come l’ho amato io. È un vero viaggio nella vita di una persona con malattia cronica. Ecco perché:

  1. Henry ha difficoltà ad avere una vita sociale “normale”. Proprio come noi, che a ogni pie’ sospinto ci troviamo a giustificare le nostre assenze a cene, feste, momenti speciali delle persone che amiamo.
  2. La vita di coppia è fortemente influenzata dalla malattia. La patologia di Henry è il fulcro della vita di Clare, volente o nolente. Non si può cambiare il futuro e soprattutto non si può decidere chi amare: dal momento in cui si incontrano, questi due sono legati per la vita.
  3. Audrey Niffenegger racconta in maniera dolorosa l’infertilità, gli aborti, la paura di trasmettere la malattia a un eventuale figlio. Quello che viviamo sulla nostra pelle quando abbiamo una malattia.
  4. La malattia di Henry, seppur non mortale, è comunque causa della sua morte. Non voglio farti troppi spoiler, ma pensaci. Come può viaggiare in continuazione nel passato e nel futuro, nudi e in qualsiasi luogo del mondo, non avere conseguenze pericolose e mortali?
  5. Henry fa fatica a raccontare la sua malattia e spesso la vive come un fardello quando è costretto a rivelarla agli altri.

Il fardello di raccontare la malattia

Nei suoi occhi chiari c’è una tristezza che vorrei cancellare; dopo avergli snocciolato la mia storia vorrei riprendermi il fardello e andarmene, vorrei scusarmi per il peso che gli sto affidando“.

[A. Niffenegger – La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo]

Possiamo immaginare cosa significhi per Henry raccontare tutta la sua vita, le terribili conseguenze della malattia, l’impossibilità di prendere un impegno, il dolore di sapere cose che non vuoi rivelare ai tuoi cari. Lo possiamo immaginare perché lo viviamo, se viviamo con la malattia cronica o questa sorte è toccata a qualcuno che amiamo. Questo solo se e quando qualcuno è disposto ad ascoltarci.

Così spiego. Spiego di essere un uomo che viaggia nel tempo, e gli aspetti pratici e genetici della faccenda. Spiego come in realtà si tratti di una specie di malattia che sfugge al mio controllo. […]Di come ci si sente a vivere fuori dai vincoli temporali a cui sono soggetti gli esseri umani. Di come sono costretto a mentire e a rubare, e della paura che provo. Spiego i miei sforzi per condurre una vita normale“.

[A. Niffenegger – La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo]

Lo sforzo di vivere una vita normale, l’incomunicabilità, la consapevolezza che questa è la nostra vita e non possiamo cambiarla. Solo imparare a viverci dentro. Se questa non è una perfetta narrazione della malattia, non so cosa sia.

Foto di Warner Bros. Da La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo è tratto il film
Un amore all’improvviso” del 2009

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