encanto
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…e come possono influenzare la nostra vita. Encanto è l’ultimo classico Disney, approdato su Disney + durante le vacanze natalizie. Ci ha fatto ballare e divertire, ma soprattutto riflettere sulle nostre famiglie e non solo.

La trama di Encanto

Abuela è la matriarca della famiglia colombiana dei Madrigal. La sua storia inizia con un trauma: la fuga da casa e la morte del marito. In quel momento un miracolo si compie, una candela magica si accende e dà vita a una casa magica.

Espressamente ispirato al realismo magico del Sudamerica, Encanto è prima di qualsiasi cosa una storia di traumi generazionali e costellazioni familiari. Dopo aver subito il trauma e il conseguente miracolo, Abuela vive la sua vita nella grande Casita magica insieme a tutta la sua famiglia.

Non si rende conto, però, che sta facendo del male a sé stessa e ai suoi cari. Quello che considera un nido, il miracoloso abbraccio che tiene al sicuro tutti i Madrigal e i loro paesani, non è che una gabbia di cui lei detiene le chiavi.

Quella dei Madrigal è una famiglia tossica

Abuela scopre che il miracolo che ha dato vita alla Casita non è solo di tipo… ehm… edilizio. L’intera famiglia Madrigal, tutti i suoi discendenti, figli e nipoti, ottengono dei “doni” personali. Dei talenti che li rendono speciali, magici e utili alla comunità.

C’è Pepa, capace di controllare il tempo con il proprio umore; Julieta che guarisce ogni male con uno dei suoi manicaretti; Isabela fa nascere la vita ovunque vada; e poi Dolores che ha un superudito; Luisa ha la superforza e Camilo può assumere le sembianze di chiunque. Il piccolo Antonio scopre nel corso del film di avere il dono di parlare con gli animali. Per ognuno di loro, Casita crea magicamente una stanza su misura dei rispettivi talenti.

Solo due personaggi rimangono emarginati dall’equilibrio familiare dei Madrigal:

  • Bruno che, avendo il potere di prevedere il futuro, viene cacciato perché considerato un menagramo, perfino pericoloso;
  • Mirabel, che non riceve nessun dono al momento della sua maggiore età.

Quest’ultima è amata in famiglia ma comunque trattata come “inferiore”. Non ha la sua camera speciale, non ha nessun talento e, nonostante si faccia in quattro per aiutare tutti, non è considerata utile alla comunità.

Chi è il villain di Encanto?

Questo film stupisce per la sua mancanza di un vero e proprio villain: nella Casita cominciano ad accadere cose strane, ma solo Mirabel le vede e sembrano spuntare dal nulla. Le crepe all’interno della famiglia Madrigal, invece, sono profonde e ben visibili a un occhio attento.

Abuela ha fatto il meglio che poteva con ciò che aveva. Una strana magia le ha donato una casa e dei discendenti con poteri magici e lei li usa per il bene di tutto il villaggio. Non sembra che ci sia nulla di male in questo. Invece, senza rendersene conto, la vera villain è lei.

Ingabbiando ogni membro della famiglia in un ruolo specifico, dal quale non può o non deve uscire, Abuela ha trasformato la cupola protettiva della Casita in una prigione. Luisa è frustrata dai suoi obblighi dentro e fuori la famiglia, Pepa è sempre più nevrotica, Isabela si sente costretta ad essere sempre perfetta.

Le costellazioni familiari e la vera potenza di Encanto

Cosa sono le costellazioni familiari? Si tratta di un metodo di presa di coscienza e risoluzione di una vasta gamma di problematiche che derivano dalla famiglia di origine*.

Anche se il metodo per la comprensione delle costellazioni familiari non è scientifico, fa parte della psicologia sistemica e può essere utile ad analizzare i traumi generazionali che infestano una famiglia. In particolare, può essere utile nella comprensione di Encanto.

Nel perfetto albero genealogico Madrigal, ognuno ha una posizione perfetta, immutabile e insostituibile. Tanto è vero che i due membri che “fuoriescono” sono dei reietti. Bruno viene cacciato di casa solo per aver predetto un cambiamento in queste dinamiche, Mirabel è amata ma in qualche modo tenuta a distanza perché non ha trovato il suo posto nella costellazione.

Non solo Abuela: tutti i Madrigal sono dei villain

Nel sistema delle costellazioni familiari, l’emergere di un lutto è un trauma generazionale che può ripercuotersi sulla vita e sulla salute emotiva dei discendenti. Chiaramente, il trauma alla base della costellazione Madrigal è il lutto di Abuela, che però coincide con la ricompensa di una casa magica e di poteri per i suoi figli e nipoti.

E proprio figli e nipoti figurano contemporaneamente come vittime e carnefici della costellazione in cui sono rinchiusi. Se le prime a rendere noto il loro disagio sono le nipoti, va ricordato che le figlie hanno cacciato il loro fratello di casa. A causa dei suoi poteri, Bruno viene estromesso dalla famiglia con il benestare di tutti (prova ne sia la splendida canzone “Non si nomina Bruno“).

Il membro della famiglia che “esce” dalla costellazione familiare, che ne mette a rischio l’equilibrio, viene cacciato. Julieta e Pepa sono complici della madre nella sua estromissione dagli affetti familiari. Nonostante il povero Bruno ami così tanto sua madre e le sue sorelle da vivere nelle intercapedini della Casita insieme ai topi.

Cosa abbiamo capito da Encanto e dalla sua tossicità familiare

Il villain, insomma, è Abuela, ma sono anche le sue figlie, i suoi cognati, i suoi nipoti che la assecondano. Tutti intrecciati in un doloroso quadro familiare tossico, che intrappola e impedisce la crescita personale. Il villain è la creazione di ruoli statici in cui veniamo ingabbiati in famiglia, nella società, nelle comunità religiose.

Toccherà alla nuova generazione di Madrigal, alle nipoti di Abuela, interrompere il circolo vizioso di abusi mascherati da affetto e lealtà alla famiglia. Luisa è la prima a rivelare i suoi disagi, Isabela scopre quanto le è stato impedito di creare con la sua magia generatrice, Dolores delude la nonna dichiarandosi all’uomo che era stato promesso a Isabela.

Infine, Mirabel. Nonostante Encanto non renda chiaro quale sia il suo talento, non importa. Lei è la chiave. Lei è quella che, senza poteri e con la sola umanissima dote dell’empatia, apre la costellazione familiare a nuovi pattern. In cui ognuno sia libero di scegliere chi o cosa essere, come usare i propri poteri e se svilupparli. E soprattutto, quella che riaccoglie in famiglia il povero Bruno.

*https://www.costellazionifamiliariesistemiche.it/costellazioni/cosa-sono-le-costellazioni-familiari