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La sfilata Dior haute couture 2018 racconta un femminismo moderno, contemporaneo, quasi surreale nella sua vena artistica.

Dior haute couture 2018

La sfilata Dior haute couture 2018 ha conquistato la Paris Fashion Week grazie alle suggestioni colte e alle allusioni oniriche che Maria Grazia Chiuri ha saputo infondere negli abiti d’alta moda della griffe. La stilista italiana ha preso ispirazione da Christian Dior stesso e dall’arte surrealista a lui tanto cara. In particolare, la sfilata haute couture dedicata alla primavera estate 2018 ha preso spunto dalla figura e dalle opere di Leonor Fini. Cioè un’artista surrealista che lo stesso Dior scelse di esporre nella galleria in cui lavorava, prima di rivoluzionare per sempre il mondo della moda. 

Un femminismo da red carpet

Scacchi e maschere, tessere del domino e gabbie di gesso: gli elementi delle tele di Leonor Fini si trasferiscono su splendidi abiti da sera, tuxedo, tailleur, cappe e gilet in un tripudio di bianco e nero. E forse non è un caso se proprio in apertura della stagione dei red carpet, quest’anno tinti di total black per protestare contro le molestie a Hollywood, il numero di abiti da sera neri sia lievitato. Maria Grazia Chiuri non ha mai nascosto il suo animo da femminista, riempiendo le sfilate Dior di slogan e messaggi di empowerment. Indossare un Dior sul red carpet è diventata una scelta (anche) politica, e la stilista non si tira indietro con la sua sfilata haute couture. D’altra parte “il surrealismo parla dei sogni e dell’incoscio, e spesso del corpo femminile, ed è molto vicino alla moda“. Così la citazione di un’artista d’avanguardia come Leonor Fini e le sfide del femminismo odierno si compenetrano in passerella, raccontando una storia fatta di sogni e incubi, potere e gabbie. 

L’elegante sobrietà firmata Dior si sviluppa in una collezione in bianco e nero, con qualche accenno di rosso e argento. Asciutte, eteree o sconvolgenti, le linee degli abiti da sera e dei completi incorniciano un corpo con il quale si esprimono anche messaggi femministi. E che sicuramente saranno ribaditi la notte degli Oscar sul red carpet

Foto da Vogue.com