Quanto ti piace andare a matrimoni, battesimi, anniversari, compleanni e lauree? A me tantissimo. Ma affrontare la stagione delle cerimonie con una malattia cronica (o più di una) non è cosa da poco. So che all’arrivo degli inviti senti girare la testa, sudi freddo, cominci a pensare che quel giorno farà troppo caldo, troppo freddo, la location è lontana, non potrai mangiare o riposarti ai tuoi soliti orari. Respira. Va tutto bene. Le persone che ti amano vorrebbero averti con loro in una giornata speciale e sì, tu puoi essere presente. Basta seguire qualche piccolo accorgimento.

7 consigli per le cerimonie con una malattia cronica
Come ci tengo sempre a ripetere, ogni situazione, ogni corpo e ogni terapia è una storia a sé. Questi sono i consigli per affrontare le cerimonie con una malattia cronica che funzionano per me. Se ne conosci altri, commenta il post e raccontali a tutta la community.
1. Vestiti carini e comodi per cerimonie con una malattia cronica
In certe occasioni speciali vuoi vestirti bene, ci mancherebbe. Ma non rinunciare al tuo comfort. Per me per esempio è importante usare tessuti leggeri e traspiranti, nascondere le scarpe ortopediche sotto gonne molto lunghe e avere sempre con me un cambio per le scarpe. Assicurati anche di avere diverse giacche, coprispalle o stole in caso di freddo e/o umidità. Come sai, la cervicale non perdona! Per il resto scegli come vestirti a un matrimonio rispettando le necessità del tuo corpo. Endobelly o adenobelly sono sempre dietro l’angolo? Meglio evitare i bustier o le coulisse strette in vita, acuirebbero il dolore.
2. Porta con te farmaci e integratori
Lo ammetto, di solito mi capita di andare a cerimonie abbastanza vicine a casa da permettermi di tornare tra il rito e il ricevimento a prendere le mie pastiglie. Così nell’ultima occasione in cui ho avuto un matrimonio lungo che si svolgeva sotto il sole, non sapevo cosa fare perché i farmaci non si sciogliessero. Ho trovato questa mini borsa frigo*, perfetta proprio per le medicine, che è arrivata in tempo per la cerimonia. E poi ho chiesto allo staff della villa di tenerla al chiuso mentre partecipavo al rito sotto il bel sole di maggio. A volte, quando abbiamo bisogno di aiuto, basta… chiedere aiuto.
3. Tutti gli ausili che ti servono
Per me, te l’ho detto, non esiste giornata senza i miei plantari ortopedici. Pazienza se le scarpe per plantari non sono proprio bellissimissimissime. Per te può essere il bastone, la stampella, la sedia a rotelle, lo sgabellino che si apre e si chiude. Qualsiasi cosa ti aiuti a stare meglio e a goderti la giornata, va benissimo. La disabilità dinamica può essere una str****a. Armiamoci bene prima di andare in battaglia.

4. Come gestire cibo e alcool in abbinamento ai farmaci
Quando partecipiamo a una festa, si sa, vogliamo divertirci. Ma tu sai quali sono i tuoi limiti, come lo so io. Sappiamo quali cibi ci faranno stare male e quanto possiamo bere prima di compromettere l’effetto dei farmaci. Fai i tuoi conti. Vale la pena di bere il quarto calice di prosecco, o per stasera sei a posto così? Puoi fare uno strappo alla regola per assaggiare la torta, o è meglio non scombinare la tua dieta? Parla apertamente agli sposi o a chiunque organizzi la festa: la maggior parte delle location è perfettamente attrezzata per preparare menù alternativi se hai allergie o intolleranze.
5. Rispetta i ritmi e le esigenze del tuo corpo
Sai cosa amo tantissimo e faccio raramente? Ballare. Così se mi trovo a una festa, di solito scendo facilmente in pista. Salvo poi cominciare a star male. Le gambe cedono, il caldo mi fa abbassare la pressione, sudo copiosamente e mi gira la testa. Ho imparato a dosare le energie. Un paio di canzoni, poi mi fermo, bevo un po’ d’acqua, mi rinfresco in bagno, sventolo il mio inseparabile ventaglio. E poi torno in pista. Gli amici ormai lo sanno e lo capiscono. E per quelli che non lo capiscono? L’opzione #futtitinni e balla quanto vuoi è sempre valida.
6. Cerca di regolare gli orari quando partecipi alle cerimonie con una malattia cronica
Gli orari di inizio e fine di una cerimonia li stabilisce, giustamente, chi la organizza. Ma tu, se sei tra gli invitati, puoi scegliere liberamente come muoverti. Il rito comincia alle 15.00 ma c’è troppo caldo? Spiega la situazione e arriva direttamente per il ricevimento. O viceversa. Se la festa va per le lunghe e tu non ce la fai più, saluta con amore i festeggiati e torna a casa. Meglio essere pienamente presente, partecipe ed entusiasta per una sola parte della cerimonia che rimanere tutto il giorno senza riuscire a partecipare.
7. Calcola giorni o ore “cuscinetto”
Lo sappiamo, quando i nostri orari soliti (di sveglia, di pranzo, di cena, di nanna) si modificano, il corpo va in pezzi. Per prepararlo, cerca di rimanere a riposo il giorno prima dell’evento. Non sempre è possibile, certo, ma fai quello che riesci. Anche fare la piega, la manicure e la pedicure la sera prima, per poter dormire qualche ora in più il grande giorno, può esserti utile. E, se riesci, programma una giornata di “cuscinetto” dopo la cerimonia, per recuperare le energie.

La cosa più importante quando partecipi alle cerimonie con una malattia cronica
Ricorda che sei una persona preziosa. La tua presenza all’evento è fortemente voluta da chi ha organizzato la festa, ed esserci, nonostante tutti i tuoi limiti, sarà un bellissimo regalo. A meno che non si tratti di un invito pro forma. Tu sai chi sono le persone a cui vuoi bene e per le quali vuoi essere presente, anche a costo di qualche sacrificio. Saprai fare le dovute distinzioni. A volte le cerimonie ci costringono a fare masking, altre volte il piacere di essere presente è genuino e supera qualsiasi ostacolo o imbarazzo. Alle persone che ti vogliono veramente bene puoi dire, senza timore: questo è il massimo che riesco a fare, ma lo faccio perché ci tengo ad esserci. Il resto è fuffa.
Ovviamente tutte queste indicazioni valgono anche, anzi valgono maggiormente, se si tratta della tua cerimonia. In questo articolo su come organizzare un matrimonio sostenibile trovi anche consigli per affrontare i problemi di salute quando la protagonista sei tu.

*Link affiliato