Ciao mie belle fanciulle! Oggi parliamo di Chiara Ferragni flop e top, il mio parere sulla celebre blogger e imprenditrice.
Oggi vi voglio parlare di Chiara Ferragni, successi e insuccessi dell’insalata bionda nostrana. Sapete benissimo che Chiara è una delle blogger italiane più famose e desiderate, contesa dai più importanti brand di lusso, ma qualche scivolone nella sua carriera l’ha avuto (a mio modesto parere). Vediamo un po’!
TOP: il suo blog. Chiaramente The blonde salad è il suo più grande successo! Il numero delle sue visualizzazioni supera di gran lunga qualunque altra blogger italiana, ed è uno dei più seguiti al mondo. Con la sua determinazione ha importato in Italia il fenomeno del fashion blogging quando ancora erano in pochissimi a conoscerlo, e soprattutto ha trasformato la sua passione in un lavoro moooolto remunerativo. Brava Chiara!
FLOP: Chiara Ferragni shoes. Mmm non mi piacciono molto. Mmm non mi piacciono per niente. Non fraintendetemi, l’idea delle slipers glitterate e ammiccanti è carina, e qualche modello interessante c’è, ma in molti sostengono che siano copiati da designer ben più influenti e famosi come Yves Saint Laurent o Casadei. Non sarebbe neanche una cosa così terribile, se pensate a quante imitazioni passano dalle passerelle agli scaffali dei brand lowcost. Ma il problema è che non sono assolutamente lowcost, anzi costano quanto gli originali!
TOP: il suo manager/ex fidanzato. Sto parlando del giovane (e fighissimo) imprenditore Riccardo Pozzoli, suo fidanzato storico e co-fondatore di The blonde salad. Si dice che sia stata la sua intelligenza e il suo spirito imprenditoriale a trasformare il blog in un successo mondiale. Si dice anche che sia assurdo vederli lavorare ancora insieme dopo la rottura e il fidanzamento di Chiara con Andrew Arthur. Ma io penso che la vita privata di ognuno di noi sia molto difficile da comprendere, e poi ci vuole molta intelligenza e maturità per mantenere unito un team dopo i dissapori. Quindi…bravi ragazzi!
FLOP: Caia Jewels. Forse l’unica cosa che mi piace del suo marchio di gioielli è il nome, che viene dal suo soprannome da bambina proprio come Sbirilla. Per il resto, mi spiace per Chiara ma trovo i bangle con la bocca semiaperta e gli anelli pieni di parolacce parecchio volgari e per nulla in linea con il suo stile. Bocciati!
TOP: le sue collaborazioni. Chiara ha lavorato con stilisti e designer potenti e lussuosi, quelli dei quali io guardo con venerazione le vetrine a non oso entrare nei negozi. Da Tiffany ad Alexander McQueen, da Dior ad Alberta Ferretti. E ha creato anche delle capsule collection interessanti, prime fra tutte quelle per Superga e Steve Madden. Questo perché è una perfetta modella e un’ottima web influencer, ma decisamente NON una designer.
FLOP: la campagna Redken. Redken, salone di bellezza per capelli da poco sbarcato in Italia, ha scelto Chiara come fashion ambassador nel 2013 e l’ha riconfermata quest’anno. Da qualche settimana ha lanciato la campagna pubblicitaria “Vorrei i capelli come Chiara Ferragni!” che è stata un flop. Sul web e sui social network piovono le critiche, la bionda chioma viene definita brutta e unta. Non sono d’accordo, onestamente trovo i capelli di Chiara molto più luminosi e visibilmente più sani da quando è sotto l’ala protettrice di Redken. Almeno, così sembra in foto.
TOP: la sua famiglia. Ovviamente la mia opinione si basa sempre su ciò che vedo sui social network, ma la famiglia di Chiara sembra molto unita, una famiglia di donne creative e forti. Ho avuto modo di interagire su Instagram con la mamma Marina di Guardo, scrittrice e travel blogger, e con la sorella minore Valentina Ferragni, studentessa che ha già realizzato qualche lavoretto nel campo della moda, e sono state entrambe molto carine e gentili.
FLOP: la campagna YSL. Un altro flop pubblicitario! Chiara è stata scelta come testimonial da Yves Saint Laurent beauty per realizzare dei video tutorial in cui avrebbe spiegato come usare i prodotti storici della griffe in fatto di make up. Ma il primo video, in cui illustra le proprietà del fondotinta Touch Eclat, è stato accolto con indignazione. Fan e clienti hanno addirittura giurato di non acquistare mai più prodotti YSL. In effetti, Chiara non è una beauty blogger né una make up artist, forse la maison avrebbe dovuto fare una scelta diversa.
Bene, queste sono le mie opinioni, e le vostre? Amate o odiate The blonde salad? Il dibattito è aperto!
Leggi anche questo articolo su Chiara Ferragni 30 anni.
The blonde salad |
Chiara Ferragni shoes |
Chiara Ferragni e Riccardo Pozzoli, la foto con cui hanno ufficializzato la rottura sui social network |
Caia Jewels |
La capsule collection per Steve Madden |
Dalla campagna Redken “Vorrei i capelli come Chaiara Ferragni” |
Da sinistra: Valentina Ferragni, Marina di Guardo, Chiara Ferragni, Francesca Ferragni |
Dal video tutorial di Touch Eclat, YSL |