Terminata ieri, l’edizione di Altaroma 2020 ha portato in passerella una moda femminile fatta di donne guerriere, forti, capaci di superare qualsiasi ostacolo. Sono state protagoniste delle sfilate di moda donna di numerosi stilisti emergenti e non, sempre avvolte da un’aura di potere e delicatezza, femminilità e femminismo che ha rivestito l’intera edizione.
6 immagini di donne guerriere dalle sfilate di Altaroma
1. Le guerriere romane di Sabrina Persechino
Rigore geometrico e ispirazioni warrior fanno da sfondo a Tellenae, la collezione primavera estate 2020 dell’Atelier Persechino. Dal nome della misteriosa città romana arrivano suggestioni che parlano di soldatesse iperfemminili, ingabbiate in armature che fabbri e carpentieri hanno realizzato per la sfilata. Ogni outfit è in perfetto equilibrio tra femminilità e potere, forza e delicatezza. Il tutto sottolineato dalla palette di colori sbiaditi e romantici che ricordano una Roma di soldatesse e guerriere.
2. La leggenda giapponese di Antonio Martino
Lo stilista salernitano sceglie la leggenda di Tanabata per creare il suo esercito di donne guerriere e innamorate. Tanabata vuol dire “settima notte”. Si riferisce alla storia di due amanti giapponesi che, separati dalla Via Lattea, si possono incontrare solo una volta l’anno il settimo giorno del settimo mese. Così sulla passerella di Altaroma sfila la potenza dell’amore che, forte come la guerra, va difeso da donne tenaci e determinate. Gli abiti per il prossimo autunno inverno mescolano linee ispirate ai samurai e volumi che ricordano un’armatura. Però resi morbidi e femminili da tessuti leggeri e lavorazioni plissé.
3. Il safari di Italo Marseglia
La sfilata di Altaroma curata dal giovane stilista porta in passerella donne guerriere dal carattere selvaggio, quasi animalesco. Suggeriscono stampe, patchwork e design gli animali che popolano la fantasia di Marseglia, in una sorta di safari allucinato e sensuale. Filiformi come giraffe, forti come leonesse, aggressive come tigri, le donne in passerella si muovono ferali e letali. Sono pronte a difendere le proprie idee, la propria femminilità e il proprio stile. Attenzione a non provocarle!
4. La ricerca (in)formale di Jing Yu
Altaroma prende stilisti emergenti da ogni parte del mondo, ma con radici nello stile italiano, per dare loro una piattaforma in cui esprimere le proprie idee. Così hanno fatto le due artiste fondatrici del brand, giovani designer formate tra Roma e Londra, che delle loro molteplici identità culturali hanno fatto una lotta tra tradizione e innovazione. Le loro donne sono guerriere che lottano per la ricerca della poesia nel mondo metropolitano. Tra completi sartoriali e asimmetrie, la guerra tra formale e informale si svolge a colpi di ago e filo.
5. Ordinario e straordinario in passerella per Morfosis
Quella che le donne della prossima stagione combattono sulla passerella di Morfosis è una guerra filosofica. Proprio una ricerca di senso, di straordinarietà nell’ordinarietà del quotidiano, di rottura nello schema, di imperfezione all’interno di un mondo sempre più omologato. Le armi di queste donne guerriere sono letteralmente cappa e spada, in un gioco di rimandi estetici che inserisce mantelli, protezioni fatte di raso e maglie che somigliano a un’armatura in un contesto contemporaneo.
6. Le guerriere dark di Sylvio Giardina
Il siciliano cresciuto a Parigi racconta una donna guerriera dall’animo dark, che ha abbandonato la luce per immergersi nella propria oscurità senza paura. Una linea haute couture che sfila ad Altaroma cercando di rompere gli schemi, di immettere echi del passato nel presente, di raccontare donne forti, diverse, assolutamente non ordinarie. Per farlo, Giardina trasforma la sfilata in show interattivo. Qui movimenti apparentemente casuali che mostrano la fluidità di capi disegnati sul corpo. Una seconda pelle o, se vogliamo, un’armatura d’alta moda per proteggersi dal lato oscuro.
Si ringraziano gli uffici stampa di Altaroma e Barbara Manto & Partners per i cortesi inviti e le foto di sfilata.