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Vi dirò: io sono una scettica in merito a tutti i fenomeni di massa(Harry Potter– ve lo giuro! – l’ho visto solo l’anno scorso). Motivo per cui ho considerato 50 sfumature di grigio alla stregua della peste bubbonica e ne sono stata alla larga.

Ieri però, caldissimo pomeriggio di agosto in cui non potevamo andare al mare e non avevamo il coraggio di uscire sotto il sole rovente, io e il mio fidanzato lo abbiamo visto. Non lo avessimo mai fatto! Ho sofferto dall’inizio alla fine, grazie alla trama sconclusionata, i personaggi per nulla credibili, i dialoghi privi di senso. A condire il tutto, due attori (Jamie Dornan e Dakota Johnson) che ho trovato inespressivi e quasi bruttini. Di tutto il film salverei il sedere di Christian Grey, ecco.

Ecco allora gli 8 motivi per cui ho odiato 50 sfumature di grigio

(premetto che non ho letto i libri e che non me ne frega nulla di quali siano le perversioni della gente, purché siano narrate in maniera decente)

ATTENZIONE SPOILER!!!

 

50 sfumature di grigio

 


1. L’incipit. La giornalista che invia un’amica a fare un’intervista al posto suo. No, ma davvero? 


2.
La voce di Anastasia Steele. Ma che ha? E soprattutto quanto ha faticato la doppiatrice a ripetere quelle battute con una lentezza estenuante, ogni parola intervallata da un sospiro (Preferisce-sospiro-lo scotch-sospiro-più largo-sospiro-o più stretto-sospiro?)


3. Il personaggio di Anastasia Steele. Non è mai stata con un uomo, conosce ‘sto tizio che dichiara apertamente di usare le donne come oggetti (contratti, non storie d’amore). E si concede a lui? Lasciarlo perdere, no???


4. La prima notte in albergo. Ok Anastasia, hai bevuto, ti svegli in una stanza d’albergo con il suddetto psicopatico, con abiti che non sono i tuoi, trovi sul comodino due grosse pillole blu (???) con scritto mangiami e…le mangi. Sei un genio, Anastasia Steele, io ti amo!


5. La famiglia di Christian Grey. Lui che ha portato 15 donne per periodi di tempo più o meno lunghi (e ha solo 27 anni!) a firmare un contratto da schiave sessuali, appena arriva la mammina le presenta l’ultima arrivata. Ma per quale motivo?


6. Cara Anastasia, lui ha tutti i tuoi contatti, ha trovato l’indirizzo di casa tua, di casa di tua mamma in Georgia, del locale dove stavi con gli amici…e la cosa non ti preoccupa un minimo, dato che è un maniaco psicopatico?


7. Le frasi di lui. Tipo Dentro di me ci sono 50 sfumature di perversione. Ma che caaaa…volo di frase è??? E poi la mitica Io non faccio l’amore. Io scopo. Forte. Dobbiamo commentare la credibilità, l’opportunità di pronunciare quella frase appena quella povera disgraziata ha messo piede in casa sua, il fatto che non è eccitante neanche un po’? Niente, non la commentiamo.


8. Il pianto di Anastasia alla fine. Ricapitoliamo gioia: Mr Grey è un depravato, ti ha detto chiaramente che non vuole una storia, ti ha dato un contratto da firmare che non ti convince per niente (infatti non lo hai ancora firmato), ti perseguita ovunque tu vada. E tu ci stai. E poi all’improvviso ti svegli e capisci che non va bene?

Avrete notato che mi ha sconvolto più il personaggio della studentessa svampita che il perverso maniaco. Lei molto più assurda di lui, non capisco neanche come una mente umana possa aver creato un personaggio così.

50 sfumature di grigio

Ecco, il post ha generato un numero di commenti immenso sul gruppo facebook Letteratura al Femminile, e una discussione profonda e interessante sul successo di 50 sfumature di grigio, i personaggi di Mr Grey e Anastasia Steele, i romanzi erotici e il confine tra amore e sesso.

Bene, mi sono divertita così tanto a leggere commenti e discussioni che ho pensato di condividere il mio pensiero con voi e chiedervi cosa ne pensate. Vorrei le vostre opinioni, se amate 50 sfumature non odiatemi ma spiegatemi il perché.

50 sfumature di grigio

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