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L’inverno è finalmente arrivato, la data di uscita di Game of Thrones 8×01, attesa per quasi due anni, ci ha raggiunti. E se l’episodio 1 della stagione 8 è stato forse povero di azione, ci ha dato tanti, tantissimi dettagli da analizzare, richiami alle puntate e alle stagioni passate e forse qualche indizio su come finirà il Trono di Spade.

Game of Thrones 8×01: cosa è successo nella prima puntata

History doesn’t repeat itself, but it often rhymes (La storia non si ripete, ma spesso fa rima) è una frase attribuita, forse erroneamente, a Mark Twain e molto amata dagli scrittori di saghe. Anche George Lucas la citò in occasione dell’uscita della trilogia prequel di Star Wars, dicendo che i suoi film sono “Come la poesia: fanno rima” riferendosi chiaramente ai continui rimandi e autocitazioni all’interno dell’intera saga, e che sembra torneranno nell’Episodio IX. Anche per George R. R. Martin, l’autore de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (ancora incompiute) da cui è tratto Il Trono di Spade, sembra seguire la stessa filosofia. E nessuna saga fantasy si legge come un’opera storiografica meglio della sua.

Ecco che, per riavvolgere il nastro degli eventi che avevano concluso la stagione precedente, gli autori David Benioff e D. B. Weiss hanno scelto di far “rimare” ogni scena dell’episodio 1 stagione 8 con la primissima puntata di Game of Thrones. Una puntata pregna di simbolismo, di poesia, di carica emotiva anche se un po’ deludente dal punto di vista dell’azione.

Ecco 50 dettagli che forse non avete notato nella prima puntata della stagione 8.

ATTENZIONE SPOILER!!!

1. Il titolo dell’episodio 8×01 è la prima cosa a fare rima con il pilot: Winter is coming era il titolo della primissima puntata della serie, Winterfell il titolo di questa. Una poesia che va un po’ perduta nella traduzione in italiano, perché Winterfell (Grande Inverno), non è solo un luogo ma anche un gioco di parole con la frase Winter fell. L’inverno è caduto (metaforicamente e letteralmente) su Westeros.

2. L’intro è diversa da tutte le altre. Se in ogni puntata di Game of Thrones l’intro cambia, mostrando sulla mappa di Westeros le località che saranno visitate durante l’episodio, quella della puntata 8×01 è ulteriormente diversa. I toni sono più freddi e cupi, viene mostrato per la prima (e probabilmente ultima) volta Ultimo Focolare e per la prima volta entriamo nei due castelli più importanti: a Grande Inverno visitiamo la sala grande e le cripte, nella Fortezza Rossa entriamo per la prima volta nelle vertiginose scale a chiocciola della torre (ci torneremo), nei sotterranei che custodiscono il teschio di Balerion, il più grande drago mai visto dai Sette Regni e vediamo finalmente LUI, il Trono di Spade.

3. A proposito delle scale, è strana l’idea di mostrare la vertiginosa altezza della Torre del Fortino di Maegor. Ben due regine, le cui storie sono narrate in Fuoco e Sangue, il prequel sui Targaryen pubblicato lo scorso novembre, si sono suicidate buttandosi da quella torre: Helaena, disperata per aver visto la morte di due dei suoi figli, e Jaehaera, che nella Danza dei Draghi ha perso genitori, fratelli e zii. Che sia questo il destino che attende Cersei, anche lei testimone della morte dei suoi figli?

4. La puntata vera e propria si apre con una scena quasi identica, frame per frame, a quella di Game of Thrones episodio 1. Jon e Daenerys arrivano a Grande Inverno con la loro armata, proprio come fecero allora Robert e Cersei, mentre un bambino si arrampica su un albero per guardare la scena dall’alto, come Bran.

5. Movimenti e frasi rispecchiano quasi perfettamente l’arrivo di Re Robert nel pilot della serie tv: Jon abbraccia tutti, Daenerys viene accolta freddamente, Arya dà un’occhiata preoccupata al Mastino (seppure per motivi completamente diversi). Jon chiede a SansaDov’è Arya?“, come a suo tempo fece Lady Catelyn.

6. Perfino la musica è la stessa di Game of Thrones episodio 1: il tema di Re Robert accompagna Jon, Daenerys, gli Immacolati e i draghi al loro ingresso a Grande Inverno.

7. L’incontro tra Bran e Jon, particolarmente emozionante, ripropone quel bacio sulla fronte che il “fratello” maggiore aveva dato al minore, prima di partire per la Barriera, senza sapere se lo avrebbe mai più rivisto.

8. L’attenzione prestata a Ned Umber non è casuale (avrà un ruolo fondamentale alla fine della puntata), e neanche il nome del castello degli Umber. Ultimo Focolare, nella versione originale Last Heart, l’ultimo cuore che batte, l’ultimo fuoco acceso che separa dagli Estranei ora che la Barriera è caduta.

9. Quando si alza per parlare con l’assemblea di lord, Tyrion abbassa lo sguardo mentre nomina l’arrivo dei Lannister e del loro esercito. Ripeterà lo stesso movimento nel dialogo con Sansa e quando Ser Davos parlerà di lealtà. Abbassare lo sguardo, secondo il linguaggio del corpo, è un chiaro segno di menzogna o di vergogna (perché Tyrion ha intenzione di tradire Daenerys e Jon, forse?)

10. Nel dialogo tra Sansa e Daenerys nella Sala Grande, Lady Stark è il primo e unico personaggio a porre domande pratiche: come sfamare l’esercito e soprattutto come sfamare i draghi, alludendo alla loro pericolosità.

11. Nella scena dell’arrivo di Gendry, il vetro di drago riappare. Grosso punto focale della settima stagione, il vetro di drago uccide gli Estranei ma, dalla visione di Bran, sappiamo che è proprio con il vetro di drago che sono stati creati. Secondo molti fan, questo materiale sarà fondamentale nella vittoria contro i non-morti.

12. Quando Sansa e Tyrion hanno occasione di parlare in privato, lui le dice che “Molti l’hanno sottovalutata: ora sono quasi tutti morti“. Poco dopo, anche Arya dice a Jon che “Sansa è la persona più intelligente che abbia mai conosciuto“. Dalla bocca di personaggi molto amati dai fan abbiamo finalmente la conferma dell’intelligenza che Sansa ha acquisito negli anni (io ho sempre creduto in te, piccola Sansa. Sempre).

13. Nello stesso dialogo, Sansa confessa a Tyrion le sue preoccupazioni sulla fiducia che ha risposto in Cersei, sottolineando che “Pensava che fosse l’uomo più intelligente del mondo“. Il dialogo segna un chiaro passaggio: Tyrion è un personaggio più che mai ambiguo in questa stagione e il suo ruolo di “voce della ragione” è ormai passato proprio alla sua ex moglie (eh sì!)

14. A proposito dell’ambiguità morale di Tyrion, lo sguardo che Bran gli lancia dal cortile è un evidente indizio che il Cavaliere della Regina nasconda qualcosa. E che il Corvo con Tre Occhi sappia cosa.

15. Anche l’incontro tra Jon e Arya rispecchia una scena di Game of Thrones episodio 1: quella di Ned e Catelyn sotto l’Albero del Cuore.

16. Arya chiede a Jon come abbia fatto a sopravvivere a una pugnalata al cuore e Jon risponde semplicemente “Non l’ho fatto“. Va ricordato che Arya ha già visto qualcuno resuscitare per volere del Signore della Luce: Beric Dondarrion, riportato in vita per la sesta volta da Thoros di Myr e, solo nei libri, la sua stessa madre Lady Catelyn diventata Lady Stoneheart.

17. Nella scena tra Yara ed Euron, viene sottolineato il fatto che tutta la ciurma della sua nave (che non a caso si chiama Silenzio) è composta da uomini muti. Uno dei dettagli più affascinanti e inquietanti sul personaggio nei libri.

18. Così come il “rimprovero” di Sansa nei confronti di Tyrion, anche la delusione di Cersei per la mancanza di elefanti sembra dar voce alla delusione dei fan che, dopo anni di aspettative, speravano di vedere la Compagnia Dorata a dorso dei pachidermi.

19. La scena che introduce Bronn in questo primo episodio dell’ottava stagione, ricorda quella di Tyrion nella puntata pilota.

20. Eddie the Ginger, che secondo le tre prostitute è stato sfigurato nella battaglia contro i draghi di Daenerys, altri non è che Ed Sheeran. Il cantante ha fatto un cameo nella prima puntata della stagione 7 come un soldato dei Lannister.

21. Qyburn allude ad “altri piani per la ragazza Targaryen, forse riferendosi a un tentativo di assassinio da parte di Tyrion? Potrebbe essere questo il segreto che il nano nasconde?

22. La balestra che Qyburn passa a Bronn per uccidere Tyrion e Jaime per ordine di Cersei è la stessa che Tyrion ha usato alla fine della stagione 4 per uccidere il padre Tywin. Qyburn parla del “poetico senso di giustizia della Regina“, riportando ancora una volta il focus sulla poesia e le scene che rimano tra loro.

23. Dopo aver giaciuto con Euron, Cersei viene inquadrata mentre beve del vino ed Euron le sfiora la pancia dicendo “Metterò un principino nel tuo ventre“. Lasciata sola, la regina comincia a piangere. Ha perduto il bambino che aspettava da Jaime, sta cercando di abortirlo oppure non è mai stata incinta?

24. La scena del salvataggio di Yara da parte di Theon, resa più drammatica dall’impossibilità della ciurma di Euron di urlare, rima ancora una volta con un’altra scena: quella in cui Yara aveva cercato di salvare Theon dalle grinfie di Ramsay. Ci ricorda, inoltre, una capacità di Theon che gli anni di torture e traumi avevano forse fatto dimenticare ai fan. Theon è infatti un ottimo arciere, lo aveva dimostrato salvando Bran dai Bruti nella prima stagione e probabilmente lo dimostrerà ancora nelle prossime puntate.

25. Prima di salutarsi, quando lui parte per Grande Inverno e lei alla volta delle Isole di Ferro, Yara dice a Theon “Uccidili, comunque, quei bastardi“. Ma a chi si riferisce?

26. Quando Alys Karstark arriva a Grande Inverno con i suoi uomini, viene detto che il loro sigillo è tra i più belli dei Sette Regni. Il sigillo di Casa Karstark è un sole bianco su sfondo nero, e il loro motto “Il sole dell’inverno” a presagire la vittoria sugli Estranei.

27. Parlando di un possibile matrimonio tra Daenerys e Jon, Ser Davos dice che per la prima volta i Sette Regni potrebbero essere governati da “una donna giusta e un uomo onorevole“. Ma si riferisce a loro? La mia teoria continua ad essere che entrambi moriranno e sul Trono di Spade saliranno Tyrion e Sansa (come reggenti del figlio neonato di Daenerys e Jon).

28. Il rispetto che i giovani portano agli anziani sarebbe un modo, secondo Varys, di dimenticare qualcosa di spiacevole: nulla dura in eterno. Questa frase sembrerebbe confermare la morte di Jon e Daenerys, oppure quella di Varys stesso (piccino!)

29. “I draghi non amano il nord” dice Daenerys quando i suoi “figli” si rifiutano di mangiare. In Fuoco e Sangue una delle sue illustri antenate, la Regina Alysanne la Buona, tenta 3 volte di scavalcare la Barriera a dorso del suo drago Ali d’Argento, ma il drago si rifiuta. Sappiamo che i draghi di Dany hanno già attraversato la Barriera nella scorsa stagione, ma anche che uno dei 3 è morto lì. Forse c’è qualcosa nei ghiacci del Nord che in qualche modo ne indebolisce la forza?

30. Uno dei momenti più attesi è finalmente arrivato: in Game of Thrones, episodio 1 stagione 8, Jon Snow cavalca un drago. E non uno qualsiasi, ma Rhaegal, il cui nome si ispira a Rheagar Targaryen, fratello di Daenerys e padre biologico di Jon.

31. Mentre Jon e Daenerys cavalcano i draghi, Tyrion appare ancora una volta preoccupato e/o dispiaciuto. Diverse volte, nei libri e nella serie tv, il personaggio ha raccontato di voler cavalcare un drago. C’è anche quello sguardo preoccupato lanciato alla camera di Daenerys in cui è appena entrato Jon, nel finale della stagione 7, e l’attore Peter Dinklage ha parlato di un’infatuazione del suo personaggio per la Madre dei Draghi.

32. Durante il suo volo a dorso di Rhaegal, Jon compie una discesa vertiginosa e una risalita altrettanto ripida. Forse un’allusione ad una seconda morte (e magari una seconda resurrezione) del personaggio?

33. Arrivati alle cascate, Daenerys dice a JonPotremmo restare qui per mille anni“. Similmente, Ygritte pronuncia la frase “Non la voglio lasciare mai questa grotta, Jon Snow” sia nei libri che nella terza stagione della serie tv. Alla morte di Ygritte, Jon le dice “Non avremmo mai dovuto lasciare quella caverna“. Dirà lo stesso a Dany quando starà per morire di parto (arrendetevi, morirà)?

34. La scena quasi comica di Drogon che guarda inferocito Jon potrebbe nascondere un significato più profondo: forse il drago lo ferirà in qualche modo, oppure ci sarà una nuova Danza dei Draghi che vedrà Jon su Rhaegal contro Daenerys su Drogon?*

35. Gendry, Arya e Sandor Clegane si ritrovano di nuovo tutti e tre nello stesso posto: erano stati tutti e tre contemporaneamente prigionieri della Fratellanza Senza Vessilli.

36. La scena di flirt tra Gendry e Arya “rima” con quella della seconda stagione quando, scoperta la sua vera identità, il fabbro prese a chiamare la ragazza milady. La frase “As you wish“, poi, è un sottile rimando a una coppia fantasy molto amata: Westley e Bottondoro/Buttercup de La storia fantastica (in originale The princess bride).

37. Nel suo scontro verbale con Sansa, Jon specifica di non aver mai voluto una corona. Un chiaro rimando alla scena successiva in cui scoprirà di essere il legittimo Re dei Sette Regni.

38. Ancora nella stessa scena, Jon sostiene “Non importa chi detiene il titolo” ribadendo la priorità di sconfiggere gli Estranei. Ciò la dice lunga su come affronterà la consapevolezza di essere un Targaryen.

39. Parlando con Sam, Daenerys dice che “Cambierà le cose alla Cittadella, una volta che avrà il suo trono“. A lungo si è teorizzato che alla fine di Game of Thrones la Cittadella possa aprire le proprie porte alle donne. Maestra Gilly suona bene per esempio, vero?

40. Sam elenca le cose che ha rubato e per cui chiede il perdono della Regina: alcuni libri della Cittadella e la spada in acciaio di Valyria (Veleno del Cuore) di Casa Tarly. Non dice, però, di aver “rubato” una donna e suo figlio a Craster. Forse il Piccolo Sam, che doveva essere sacrificato agli Estranei ed è invece scappato al suo destino, avrò un ruolo importante in questa stagione.

41. Dopo aver appreso che la Regina ha giustiziato suo padre e suo fratello, la storia familiare di Sam “rima” con quella di Ned Stark: il padre e il fratello di Ned, infatti, sono stati arsi vivi dal Re Folle, padre di Daenerys.

42. Appare quantomeno strano che Bran mandi Sam ad avvisare Jon della loro scoperta sulla sua vera identità: c’è forse qualcosa che lui sa su Sam e Jon e su come il loro rapporto potrebbe salvare il mondo dalla distruzione?

43. Nel mandare Sam da Jon, Bran specifica che “Lui non è suo fratello“. Per assurdo, invece, Sam e Jon sono in qualche modo fratelli in quanto legati dal giuramento ai Guardiani della Notte.

44. Bran rimane davanti al cancello di Grande Inverno ad “aspettare un vecchio amico“, alludendo sicuramente a Jaime. Senza la sua spinta dalla Torre, forse gli eventi della prima stagione del Trono di Spade non sarebbero mai accaduti, ma Bran non sarebbe mai diventato il Corvo con Tre Occhi.

45. Ned e Lyanna Stark appaiono nelle cripte mentre Sam rivela a Jon la sua vera identità. Ned pian piano scompare e la statua di Lyanna entra nell’inquadratura man mano che Jon scopre la verità.

46. Sam chiede a Jon, in due diversi momenti della stessa scena, “Tu lo avresti fatto?” e “Lei lo avrebbe fatto?” sottolineando la differenza di fondo tra il carattere e il modo di governare di Jon e quello di Daenerys.

47. Ancora una volta, come accaduto in tantissime occasioni nelle stagioni precedenti, viene pronunciata la parola promesso in relazione a Jon (Ned Stark ha promesso a tua madre di proteggerti), confermando la teoria che sarebbe proprio lui Il Principe che fu Promesso.

48. Quando Sam dice a Jon che Daenerys non dovrebbe essere la loro regina, lui risponde “Questo è tradimento“, esattamente come Ned a Petyr Baelish nella prima stagione.

49. Il simbolo formato dal piccolo Ned Umber e dalle braccia mozzate dei suoi uomini, ricorre in tutta la serie fin dalla prima puntata di Game of Thrones. In una visione di Bran, scopriamo che era presente anche al momento della creazione del Re della Notte. Quando Beric dà fuoco al cadavere del bambino non-morto, il simbolo ricorda in maniera inquietante il sigillo dei Targaryen in fiamme.

50. La puntata si chiude con l’incontro tra Jaime e Bran, così come la prima puntata di Game of Thrones si era chiusa con la spinta del bambino dalla torre.

Avevate notato tutti questi dettagli? Ce ne sono altri che mi sono sfuggiti?

*Questa teoria non è mia ma del mio fidanzato, che ne reclama il copyright.