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Caro meridionale fuorisede…come stai? Maluccio mi sa, eh? È di nuovo quel periodo dell’anno, baby. No, non quello in cui si sente il profumo delle caldarroste e le strade cominciano a riempirsi di lucine e il carrello Amazon di regali di NataleÈ il periodo dell’anno in cui, dopo aver cercato come un dannato le offerte di biglietti aerei per mesi, devi arrenderti, telefonare a mamma e papà e dire che no, non ci sarai quest’anno per la Vigilia. Eh lo so, che nonna si offende, che ci posso fare? Eh no, non mi comprate voi il biglietto, che con quello che costa ci pago un mese di affitto!

Il meridionale fuorisede a Natale

Caro meridionale fuorisede, sei uno studente? Oppure un lavoratore precario? Non importa, non c’è bisogno di rispondere: comunque i biglietti aerei per tornare a casa non te li puoi permettere. Non parliamo di treni e autobus, per favore, che la civiltà si ferma appena sopra Napoli e da lì in giù e tutto mare, sole e vento. E strade sterrate, se ci sono. 

Quindi niente, il Natale e il Capodanno li passi nella bellissima città del nord che ti ospita per studio/lavoro. Va bene, no? Stai con gli amici, no? Ma gli amici tuoi milanesi il Natale lo passano con le loro mamme e le loro nonne. E le nonne ti guardano con quello sguardo un po’ così, del tipo ma che cavolo, i tuoi genitori ti mantengono agli studi e non vai neanche a trovarli per Natale? Eh dai. Mangiati altri due ravioli di cappone, però come figlio fai un po’ schifo. Pure come nipote, fratello, cugino, amico. Fai un po’ schifo

Gli eroi e gli antieroi

Orientativamente la situazione, se sei un meridionale che vive al nord, è questa. Gli amici che rimangono al sud, che magari aprono un’attività tutta loro, sono eroi. Loro sì, che ci tengono alla loro famiglia e alla loro terra, mica come te che te ne sei scappato. Per cosa poi? Banalità tipo i mezzi pubblici che funzionano e gli ospedali aperti la domenica in Veneto? E il sole, il mare, il vento, le lasagne di mammà non sono più importanti? Gli amici che si sono trasferiti all’estero sono eroi. Portabandiera dell’eccellenza meridionale in tutto il mondo, loro sono i cervelli in fuga (indipendentemente che lavorino al CERN di Ginevra o al McDonald’s alla periferia di Londra). Piccoli esploratori con lo zaino in spalla, hanno affrontato il lungo viaggio con la valigia di cartone (o con quella di Carpisa) per regalare a mamma e papà la gioia di trascorrere le feste con loro. Eroi.

E tu? Tu che vivi a Firenze, a Padova, a Siena, a Pavia, e non ti fai vedere mai? Che sei andato ad arricchire un padrone di casa di Firenze, di Padova, di Siena, di Pavia. Con i soldini faticosamente messi da parte da mamma e papà pagando 600€ di affitto per una stanza nel sottoscala (true story) non fai neanche lo sforzo di tornare a casa a Natale? Sei diventato un polentone che non pensa più alla famiglia, eh? Con tutte le offerte di biglietti aerei che si trovano ogni giorno su www.notizie-sicuramente-vere-non-sono-bufale-no-no-no.com?

Tornare a casa a Natale, la storia vera

Vaglielo a spiegare, al cugino espatriato, che con i soldi e il tempo che tu impieghi per tornare a casa a Natale, lui fa Palermo-Londra tre volte. Spiegaglielo tu, al collega milanese che pensa che la metropolitana sia un magico strumento di teletrasporto. Spiegagli che tu impieghi più tempo per arrivare dall’aeroporto a casa che ad atterrare in un altro continente. Poi raccontagli che vuol dire prendere un autobus Catania – Agrigento il 23 dicembre. Spiegaglielo alla nonna, che per tornare a casa a mangiare la cassata il giorno di Natale devi mettere insieme tutte le bustarelle che ti ha dato dal Natale dell’anno scorso. E allo zio che non ha idea di come sia il mondo fuori dal cancello di casa, spiegagli che i voli low cost sono spesso in overbooking e la notte di Natale rischi di passarla al freddo dell’aeroporto di Orio al Serio. Un novello Gesù Bambino senza neanche un bue o un asinello a riscaldarti. Spiegaglielo ai tuoi amici che compà ma non ti fai vedere mai da quando sei diventato polentone. Se prendi il treno trascorrerai 12 ore (nel migliore dei casi) con la schiena incriccata e non ce la farai proprio ad andare al pub del paese e farti raccontare come si vive bene qua, compà, ma a Milano ce l’avete ‘sto sole? No.

Spiegaglielo, caro meridionale fuorisede. Spiegaglielo per telefono, però, perché anche quest’anno non ce l’hai fatta a prendere i biglietti aerei in offerta.