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Crazy Ex-Girlfriend è giunto alla sua conclusione e la quarta e ultima stagione è arrivata su Netflix, insieme a uno speciale concerto in cui il cast canta dal vivo le più belle canzoni della serie tv. Adesso, dopo aver scoperto come finisce Crazy Ex Girlfriend, possiamo ragione su cosa ci ha insegnato in merito alle malattie mentali, alla vita e all’amore.

5 cose che ho imparato da Crazy Ex-Girlfriend

Iniziata come una serie tv comedy, frivola e paradossale, con meravigliose esibizioni che fanno ironia sul mondo del musical, Crazy Ex-Girlfriend si è rivelata di stagione in stagione qualcosa di più. Uno studio sulla malattia mentale, sulla vita, sull’amore, sulle scelte personali e su come prendersi la responsabilità delle proprie.

Ecco 5 motivi per cui guardare questa serie ti rende una persona migliore.

1. La vita non ha un senso narrativo

Lo canta Josh Groban in quella che, una volta arrivata alla fine, rimane la mia canzone di Crazy Ex Girlfriend preferita. La serie tv, ideata da Rachel Bloom che ne è anche protagonista, ha rivoluzionato in questo senso il concetto di sit-com. Così come Bojack Horseman per le serie animate, questo prodotto della CW spezza il ritmo narrativo classico delle serie tv per fare un’incursione, realistica pur tra situazioni assurde e numeri da Broadway, nella vita vera. Che, appunto, non ha un senso narrativo. Le persone non sono personaggi, sono complicate e le loro scelte non sempre hanno un senso. Questo succede ai personaggi di Crazy Ex Girlfriend. Sono reali, sbagliano, provano a tirarsi su, cadono di nuovo, si evolvono con il passare delle stagioni, conoscono sé stessi. Non sempre con un filo logico e narrativo sensato. Proprio come nella vita vera.

2. Non smettiamo mai di evolverci

Non solo la protagonista Rebecca Bunch (liberamente ispirata alla stessa Rachel Bloom), ma tutti i personaggi della serie tv finiscono in un punto della propria vita completamente diverso da quello della prima stagione. Tutti di età, situazione sentimentale e lavorativa, carattere e attitudini diverse, tutti cambiano, si evolvono e conoscono nuovi aspetti di sé stessi che non credevano possibili. Come finisce Crazy Ex-Girlfriend non ve lo dico, non voglio fare spoiler, ma di certo in una maniera che non avremmo mai immaginato dalla prima puntata dello show. E questo è bellissimo, è rassicurante. Per quanto facciamo schifo (sì, tutti facciamo schifo, in un modo o nell’altro), abbiamo sempre un modo per crescere, per evolverci, per diventare persone migliori. A qualsiasi età.

3. Cosa vuoi fare da grande?

Il finale di Crazy Ex Girlfriend ci insegna che non dobbiamo per forza avere la risposta a questa domanda quando finiamo il liceo. E neanche quando finiamo l’università. Che la risposta può cambiare anche mille volte nella vita di un essere umano, e questo va bene. Questo è bello. C’è chi ha una vocazione chiara e precisa e lavora tutta la vita per raggiungere i propri obiettivi, ma c’è anche chi cambia strada mille volte, segue deviazioni e percorsi tortuosi e solo dopo un’infinità di tentativi raggiunge la risposta giusta alla fatidica domanda “Cosa vuoi fare da grande?

4. Normalità, disturbi emotivi e malattie mentali

Uno dei temi principali di Crazy Ex-Girlfriend è, come dice già il titolo della serie tv, la malattia mentale. Quel “pazza” che viene appiccicato addosso alla protagonista per le sue scelte impulsive e per i suoi comportamenti ossessivi, che prima appare come un motivo di humor e pian piano diventa il vero tema dello show. Dai momenti di introspezione più oscuri (sempre sottolineati da splendide canzoni), alla diagnosi, alla terapia, impariamo i complicati concetti di normalità, disturbi emotivi e malattie mentali. Il disturbo borderline di Rebecca assume un ruolo sempre più importante nella trama della serie, fino a diventare il tema principale dell‘ultima stagione. La stessa struttura della serie tv in quattro stagioni è pensata per rappresentare i quattro stadi della perdita e del lutto, culminando proprio alla fine con il quinto – la speranza. Rebecca nega, si arrabbia, cerca una mediazione, si deprime e infine accetta sé stessa. Senza farsi sconti. Comprendendo che soffrire di una malattia mentale può essere la motivazione di alcune sue scelte, ma non la giustificazione del male che ha fatto. Di cui deve prendere atto e fare ammenda.

5. Non essere una crazy ex-girlfriend!

Chi sa come finisce Crazy Ex-Girlfriend capirà immediatamente, agli altri lascio lo spazio per godersi pienamente il finale di stagione (un po’ stucchevole, ma bellissimo). Il punto focale della serie tv sembra essere dall’inizio la ricerca dell’uomo perfetto, dell’altra metà della mela, dell’OTP (one true pairing) che troppo spesso noi fangirl sognatrici desideriamo per i nostri eroini. Ma pian piano che ci si avvicina al finale della quarta stagione, ci rendiamo conto che il punto non è mai stato Con chi finisce Rebecca? La domanda reale di tutta la serie tv è sempre stata Chi è Rebecca? e in questo finale di serie finalmente lo scopre. Non si tratta del classico grido di autoaffermazione, qui c’è qualcosa di più. Si tratta del viaggio che ogni persona che soffre di una malattia mentale (e non solo) deve compiere per riconoscersi, amarsi, scoprirsi e soltanto dopo, magari, imparare ad amare l’altro. E questo è il più bel motivo per cui dovresti guardare Crazy ex Girlfriend: perché tra un numero di disco music e una parodia di La La Land, forse troverai te stesso. O imparerai, almeno, a cercarti.