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Si è già detto che in The King Timothée Chalamet abbia fatto un passo falso. La giovane star che con Chiamami col tuo nome ha guadagnato una nomination all’Oscar ha partecipato al Festival del Cinema di Venezia. Il film Netflix non aspira certo a entrare negli annali della storia del cinema, ma non è da buttare. Anzi. 

 
 
 
 

The King, Shakespeare raccontato ai Millennials

Si è ispirato all’Enrico V di Shakeaspeare David Michôd, il regista e sceneggiatore (insieme a Joel Edgerton) di The King – Il Re. Ispirato, appunto. Perché la storia di Re Hal (come lo chiamavano gli amici) è raccontata in un modo nuovo, completamente diverso da tutte le altre rivisitazioni del dramma viste al cinema. Netflix ha dimostrato di non aver paura di cimentarsi con i film d’autore. L’anno scorso con Roma, vincitore del Festival di Venezia 2018, quest’anno con l’acclamato Marriage Story. Però sappiamo tutti che il suo target sono i giovani. Siamo noi, di fatto, i cosiddetti Millennials, 20-30enni come me e Timothée Chalamet, protagonista della pellicola e magnete per le folle al Festival di Venezia

Per questo la storia di Enrico V raccontata in The King si discosta dal dramma shakespeariano e si rende più fruibile a un pubblico giovane. Il pubblico di Netflix, appunto. In un’atmosfera che ricorda da vicino Game of Thrones, il gioco di potere tra Inghilterra e Francia diventa romanzo di formazione. Sovrani poco più che adolescenti sono costretti ad affrontare le guerre iniziate dai padri, con tutto ciò che ne consegue. 

 
 

Gli attori di The King: non solo Timothée

Certo il protagonista (dapprima donnaiolo perennemente sbronzo, poi Re imbronciato) brilla di luce propria. Però a sorprendere il pubblico in sala al Festival di Venezia è Robert Pattinson. Nel ruolo del Delfino di Francia Louis, diverte e si diverte, con un piglio diabolico e un’esilarante accento francese che attirano ogni sguardo dello spettatore su di lui. Splendido Joel Edgerton, co-sceneggiatore di The King, che interpreta un Falstaff decisamente diverso da quello che conosciamo. Il personaggio, mai realmente esistito ma figura chiave del teatro elisabettiano, diventa in questo film l’ubriacone amico di Re Enrico, l’unico di cui possa veramente fidarsi a corte e sul campo di battaglia.

I comprimari

Hanno poco spazio ma riescono lo stesso a brillare Ben Mendelsohn (Re Enrico IV) e Lily-Rose Depp (Caterina di Valois, figlia del re di Francia e promessa sposa di Enrico), che ha trovato sul set di The King Timothée Chalamet, il suo attuale fidanzato. Un po’ sprecato il faccino pulito di Dean-Charles Chapman, il Tommen di Game of Thrones che qui interpreta il fratello minore di Enrico, Thomas. Rischiando uno stranissimo caso di type-casting come il figlio minore di un re, designato come erede perché poco carismatico e più facile da plasmare. Esattamente come Tommen. Ouch. 

 

I giovani, il potere e Game of Thrones

L’ispirazione alla serie tv HBO è più che evidente in questo film originale Netflix, dalla fotografia in forti chiaroscuri alla mirabile battaglia di Azincourt, che in certi piani sequenza e in certe inquadrature claustrofobiche è identica alla Battaglia dei Bastardi. Ma va bene così.

Perché quello a cui David Michôd (e di conseguenza Netflix) aspira con questo film non è un posto nell’olimpo del cinema, né l’accuratezza storica, né una trasposizione fedele dell’opera del Bardo. Anzi. “Non ricordo neanche più cosa sia vero, cosa abbia preso da Shakespeare e cosa abbia inventato di sana pianta” ha raccontato il regista in conferenza stampa a Venezia. Quello che conta è uno studio sul potere, soprattutto quando è in mano a giovani dalla testa calda come Enrico e Louis. Sarà proprio Caterina, in quei pochi minuti di screentime, a rivelarci la vera natura della guerra appena combattuta. Non ci sono ideali, non ci sono valori da difendere, non ci sono leggi saliche da far rispettare. Solo gli intricati meccanismi di corte in cui i due giovani condottieri rimangono impigliati e innumerevoli vite vengono sacrificate. “Per ottenere la pace che desideravi, Sire. La pace può essere forgiata solo con una vittoria“. 

Una vittoria vuota e insulsa ma capace di unire una nazione con il sangue, in una lezione sul potere e sulla falsità che, non proprio sorprendentemente, arriva da una donna in un mondo di uomini. 

 
 
 
 
Timothée Chalamet in conferenza stampa
Il cast di The King sul red carpet a Venezia
Timothée Chalamet e Joel Edgerton al Festival del Cinema di Venezia