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L’inverno è arrivato, stavolta davvero, il Night King è alle porte e la puntata di Game of Thrones 8×03 è stata una girandola di emozioni. Quasi un’ora e mezza di tensione (e di buio, tanto buio) in cui abbiamo temuto per i nostri beniamini e sofferto insieme a loro.

Ecco la recensione di Game of Thrones 8×03 e le teorie e i dettagli che ho notato in questo episodio.

ATTENZIONE SPOILER!!!

1. L’intro e il titolo. Il titolo di Game of Thrones 8×03 è “La lunga notte“, esattamente come lo spin-off su cui George R. R. Martin e la HBO stanno lavorando. L’intro mostra ancora una volta i dettagli della puntata: i mattoncini azzurri che rappresentano l’esercito degli Estranei sono ormai alle porte e le luci nelle cripte si spengono minacciosamente, confermando la teoria che non siano poi il luogo più sicuro.

2. All’inizio della puntata c’è un nuovo scambio di sguardi tra Tyrion e Bran, ancora un indizio su cosa lord Tyrion stia nascondendo e perché sia così defilato in queste prime puntate dell’ultima stagione.

3. Jorah guida l’orda Dothraki all’assalto, un particolare che ha fatto sorridere i fan del personaggio. Ser Jorah viene infatti definito l’Andalo per tutto il suo periodo trascorso ad Essos proprio per sottolinearne la differenza dai popoli del continente orientale.

4. L’arrivo di Melisandre è un momento di grande speranza per l’esercito dei vivi. Nonostante il ritorno del personaggio potesse essere gestito in maniera più efficace (secondo me) è sicuramente un alleato potente per i personaggi che vedono nel fuoco la migliore arma di distruzione degli Estranei.

5. Lo sguardo che Melisandre lancia ad Arya appena arrivata alle porte di Grande Inverno è un rimando al loro primo e ultimo incontro nella terza stagione, e preludio di ciò che accadrà alla fine dell’episodio.

6. Nonostante il buio sia particolarmente fastidioso in Game of Thrones 8×03 (il che lo rende molto difficile da guardare per chi soffre di epilessia o di altri disturbi legati alla fotosensibilità, state attenti), la scena in cui le luci delle spade infuocate dei Dothraki si spengono lentamente è particolarmente d’effetto. Ancora, il fuoco rappresenta una speranza che si sta spegnendo al primo impatto con i non-morti.

7. A “rovinare” il piano iniziale è Daenerys, che non può sopportare di vedere le persone che aveva liberato, i suoi “figli” morire senza far nulla. Di nuovo, qui si nota la differenza con Jon, che ha ormai imparato che per il bene dell’umanità le vite e i sentimenti individuali contano poco.

8. I draghi rimasti al mondo dei vivi (Drogon e Rhaegal), guidati rispettivamente da Daenerys e Jon, soffrono la vicinanza del Re della Notte. Come spiegato nell’analisi dell’episodio 1 stagione 8, potrebbe esserci qualcosa nella magia della Barriera e del Re della Notte a indebolirli.

9. Nel consegnare un’arma alla sorella Sansa, Arya ripete la prima “lezione” di combattimento ricevuta da Jon nella puntata 1×02: infilzali con la punta.

10. Gendry impugna in battaglia un’arma particolare: è un martello da guerra, arma preferita di suo padre Re Robert Baratheon.

11. Come avevo previsto tempo fa (se mi seguite su instagram lo sapete), Edd l’Addolorato è il primo personaggio che conosciamo dalla prima stagione a morire in questa. Non nella prima puntata, ma è comunque il primo.

12. La scena in cui Arya salva il Mastino da un non-morto scoccando una freccia con estrema precisione, ricorda il momento in cui il personaggio viene presentato nel pilot della serie tv. Anche nella prima puntata infatti, Arya Stark mostra un’incredibile abilità con la freccia umiliando Bran che si sta allenando con Robb e Jon. Ancora una volta, alla fine della puntata, si mostra come Bran sia troppo concentrato a pensare mentre Arya agisce.

13. Varys pronuncia una delle sue prime frasi in questa stagione: “Almeno siamo già in una cripta“, che lascia presagire sia la pericolosità del luogo in questa puntata sia la futura morte del personaggio.

14. Nella stessa scena, Tyrion sostiene che se fossero fuori “potrebbero vedere qualcosa che gli altri non vedono“, ennesimo riferimento al fatto che il personaggio nasconda qualcosa.

15. Ancora una volta voce della ragione in questa stagione, Sansa dice “Questa è la cosa più eroica che possiamo fare: guardare in faccia la verità“, mostrando come sia cresciuta rispetto alla bambina che sognava ad occhi aperti della prima stagione.

16. Quando Sansa fa notare a Tyrion che “essere fedeli a due donne potrebbe creargli dei problemi” si riferisce probabilmente all’ambiguità di Tyrion verso Daenerys e Cersei.

17. Quando Theon cerca di scusarsi con lui, Bran gli dice “Tutte le cose che hai fatto ti hanno portato qui, al posto a cui appartieni: a casa“. La frase funziona perfettamente anche per altri personaggi, compresa la vera protagonista di Game of Thrones 8×03, Arya.

18. Jaime viene inquadrato mentre tutto intorno a lui divampa il fuoco e diversi personaggi urlano “Hold the wall“, che suona molto simile a “Burn them all“, la frase che il Re Folle continuava a ripetere quando lo ha ucciso.

19. Jaime e Brienne sono sempre all’interno della stessa inquadratura o in due inquadrature successive. Ciò lega visivamente il percorso narrativo dei due personaggi. Inoltre, mentre combattono insieme o schiena contro schiena, o ancora si salvano a vicenda, la spada di Ned Stark è finalmente ricomposta: Jaime brandisce Lamento di Vedova e Brienne impugna Giuramento, le due spade forgiate da Tywin Lannister fondendo lo spadone ancestrale degli Stark, Ghiaccio.

20. La scena in cui Sandor Clegane si rifugia dietro le mura per sfuggire al fuoco rispecchia la Battaglia delle Acque Nere nella seconda stagione. A differenza di allora, stavolta il Mastino troverà un motivo per combattere.

21. La scena in cui Lyanna Mormont attacca e uccide il gigante non-morto ricorda l’introduzione del personaggio, che a Jon e Sansa disse “Ogni abitante dell’isola dell’Orso combatte valorosamente quanto 100 uomini del continente“. Lyanna, raccogliendo le sue ultime forze mentre viene letteralmente stritolata (ugh!) uccide il gigante, salvando così centinaia di vite.

22. La morte del gigante ricorda anche la Battaglia dei Bastardi, in cui Wun Wun viene ucciso proprio ferendolo all’occhio.

23. Quando Sandor dice Non si può battere la morte“, Beric Dondarrion risponde “Dillo a lei” indicando Arya. Il dialogo assume ovviamente un significato più profondo alla fine dell’episodio.

24. La scena di Arya nella biblioteca ci ricorda gli insegnamenti di Syrio Forel nella prima stagione e in particolare la “danza dell’acqua” di Braavos. Non a caso, la silenziosità dei suoi movimenti è sottolineata dalle gocce di sangue che scivolano a terra facendo molto più rumore. Il sangue è più denso dell’acqua.

25. Quando Arya cerca di rimanere ad aiutare Beric, il Mastino la solleva di peso e le dice “Dobbiamo andare“, esattamente come nell’episodio delle Nozze Rosse.

26. Quando Beric muore facendo da scudo umano per permettere ad Arya di scappare, Melisandre dice che “il suo compito si è concluso“. Il compito era evidentemente quello di portare Arya allo scontro finale. Nei libri, invece, l’ultima vita di Beric Dondarrion viene sacrificata per resuscitare la mamma di Arya, Catelyn Stark, che diventa così Lady Stoneheart.

27. Melisandre ripete un dialogo avuto con Arya nella terza stagione: “brown eyes, blue eyes, green eyes, eyes you’ll shut forever“. Arya ha già ucciso qualcuno con gli occhi castani (praticamente tutti i Frey), in questa puntata uccide il Re della Notte con i suoi inquietanti occhi azzurri e probabilmente alla fine ucciderà Cersei, che ha gli occhi verdi.

28. La Dama Rossa riprende anche la frase di Syrio Forel “Cosa diciamo al dio della morte?” alla quale Arya risponde come allora “Non oggi“. Sarà proprio lei a fermare la morte in persona alla fine della Battaglia di Winterfell.

29. Come previsto dopo la prima puntata dell’ottava stagione, Theon usa arco e frecce per proteggere Bran, proprio come nella prima stagione quando lo salvò dai Bruti.

30. Le scene di combattimento tra Rhaegal, Drogon e Viseryon ricordano la Danza dei Draghi, la guerra civile tra due fratellastri Targaryen per il Trono di Spade raccontata nel prequel Fuoco e Sangue. Anche i tre draghi sono in qualche modo fratellastri visto che, seppur nati dalla stessa madre, Viseryon è “figlio” del Re della Notte che lo ha resuscitato.

31. In un tentativo disperato, Jon prova ad uccidere il Night King colpendolo alle spalle, ricordando contemporaneamente sia la teoria che Jon potesse essere il Principe-che-fu-Promesso sia quella, molto popolare tra i fan, che potesse essere Jaime ad uccidere il Re della Notte nello stesso modo in cui aveva ucciso il Re Folle.

32. La scena in cui il Re della Notte risveglia i caduti della Battaglia di Winterfell ricorda da vicino quella di Aspra Dimora nella puntata 5×08, ma ne è quasi un’inversione: lì Jon remava per scappare dal mortale nemico, qui gli corre incontro.

33. Nella puntata 4×09, prima dello scontro con i Bruti, Edd dice ai suoi compagni “L’ultimo che rimane in vita bruci gli altri, non voglio tornare una volta morto“. Il suo desiderio tristemente non si è esaudito, perché viene risvegliato dal Night King in questo episodio.

34. Come una popolare teoria dei fan suggeriva, i morti nelle cripte di Grande Inverno vengono effettivamente risvegliati dal Re della Notte. La prima ad accorgersene è Gilly, l’unica tra i personaggi che si trovano laggiù ad aver mai visto un non-morto.

35. Curiosamente, dopo essere caduta dalla groppa di Drogon, Daenerys viene salvata proprio dalla spada della famiglia che ha distrutto: i Tarly. Ser Jorah impugna infatti Veleno del Cuore, donatagli da Sam nella puntata precedente.

36. Nella scena in cui Jon cerca disperatamente di raggiungere il Re della Notte, per la prima volta è costretto a guardare i suoi amici soccombere (passa infatti davanti a Brienne, Jaime, Podrick, Gendry, Verme Grigio, e in particolare Sam, tutti circondati dai non-morti) senza poterli aiutare. Finora, in ogni battaglia Jon ha rischiato inutilmente la vita e la sconfitta per salvare qualcuno che amava. Ciò dimostra quanto sia maturato il personaggio.

37. Mentre lotta con Ser Jorah contro i non-morti, Daenerys impugna una spada per la prima volta in tutta la serie. Il momento è stato fortemente voluto dall’attrice che la interpreta, Emilia Clarke, che non voleva vedere la Madre dei Draghi con le mani in mano mentre il suo migliore amico moriva per lei.

38. Anche la scena in cui Sam piange è stata voluta e quasi improvvisata dall’attore che lo interpreta, John Bradley. Il regista e gli sceneggiatori hanno dichiarato di essere stati particolarmente cattivi con Sam in questa puntata, mettendolo in pericolo così tante volte che l’attore è stato sopraffatto. La scena era poi così bella che hanno deciso di lasciarla.

39. Dopo aver sterminato un piccolo esercito di non-morti da solo, Theon viene ringraziato da Bran. Il personaggio è arrivato a Grande Inverno 4 volte nel corso delle stagioni di Game of Thrones: prima da ostaggio; poi da voltagabbana e traditore; poi da uomo distrutto e traumatizzato da Ramsay; infine da uomo redento, consapevole dei suoi errori e pronto a morire in battaglia per la sua casa. In questo momento, infatti, il codardo Theon corre incontro al Re della Notte pur sapendo di morire.

40. Un colpo di vento che scompiglia i capelli di un Estraneo è l’indizio dell’arrivo di Arya, che sempre grazie agli insegnamenti di Syrio Forel e di Jaquen H’Ghar ha imparato a muoversi silenziosa e fulminea.

41. Arya uccide il Re della Notte con una mossa che le abbiamo già visto fare nell’allenamento con Brienne durante la stagione 7. Usa inoltre la daga di Ditocorto, inviata nella prima stagione a uccidere Bran e usata adesso per proteggerlo. L’arma che ha dato inizio alla Guerra dei Cinque Re pone così fine alla Grande Guerra.

42. La morte di Ser Jorah è un colpo particolarmente forte per Daenerys che, come ha detto nella puntata precedente a Sansa, ha davvero sacrificato tutto per Jon e la sua guerra con gli Estranei: un “figlio”, tutti i Dothraki, moltissimi Immacolati e il suo migliore amico e confidente.

43. Melisandre si avvia verso la sua morteprima che sorga l’alba” come aveva preannunciato a Ser Davos. Nei libri, il potere del Signore della Luce è una sorta di carica vitale che si spegne pian piano ogni volta che lo si usa. Ciò accade quando Thoros resuscita Beric e quando Beric resuscita Catelyn. La magia usata dalla Dama Rossa per appiccare il fuoco sulle trincee di tutta Grande Inverno ha esaurito la sua forza vitale. Anche il suo compito, comunque, è esaurito: trovare l’eroe che potesse sconfiggere l’Altro, il Nemico del Signore della Luce, il Re della Notte. Che, sorprendentemente, era Arya.

Tutto sommato, la Battaglia di Winterfell è stata decisamente epica e spettacolare, seppur meno luttuosa del previsto. Rimangono delle domande a cui rispondere: com’è possibile che Arya sia Azor Ahai? Chi era il Re della Notte e cosa voleva veramente? Dov’è stato Bran tutto quel tempo, mentre attorno a lui si svolgeva una carneficina?

Raccontatemi le vostre teorie su Game of Thrones 8×03!