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Succede spesso, da quando ho rivelato di soffrire di fibromialgia e una serie di altre patologie, che mi venga fatta una domanda: cosa dire a una persona malata? Questa è, in effetti, la query più ricercata di sempre sul mio sito. Ed è insieme una cosa orribile, perché significa che un sacco di persone soffrono intorno a noi, e una cosa bellissima, perché vuol dire che qualcuno vuole provare ad aiutarle. Ma la domanda più importante è cosa NON dire a chi soffre. 

 

Cosa dire e cosa non dire a chi soffre per malattia? 

Come posso aiutare o consolare chi soffre? Me lo chiede il mio fidanzato, me lo chiede la mia famiglia, me lo chiedono anche estranei che hanno a che fare con qualcuno che non sta bene fisicamente o mentalmente. Tantissime persone approdano ogni giorno sul mio blog chiedendo a Google “cosa dire a chi soffre per malattia?” e non trovano la risposta. Perché la domanda è sbagliata, o meglio, richiederebbe una risposta troppo complicata perché io o chiunque altro possa conoscerla e fornirvela come un bel libretto di istruzioni. Ogni persona, anche ogni persona che soffre per malattia, è diversa e ha bisogno di gesti, parole e aiuti di tipo diverso. Non posso dirvi quali parole faranno stare bene chi soffre di fibromialgia, non so dirvi neanche quali parole farebbero stare bene me. Posso dirvi, però, che un buon proposito per il nuovo anno dovrebbe essere NON dire certe cose a chi soffre per malattia. A chi soffre, in generale. A chiunque, se proprio vogliamo essere onesti. 

I buoni propositi per l’anno nuovo: poniti un obiettivo più semplice

Ad ogni giro di boa ci ripromettiamo buoni propositi per l’anno nuovo che, se tutto va bene, oggi sono già nel dimenticatoio. Perché ci poniamo obiettivi troppo difficili. Essere pazienti, gentili, aiutare gli altri, lavorare di più, fare volontariato, raggiungere un traguardo personale o professionale. Fare cose buone. 

Ma fare cose buone e giuste è difficile, per un milione di ragioni, la prima delle quali è che spesso non sappiamo quali siano le cose buone e giuste che ci porteranno al risultato sperato e, in particolare in questo caso, a fare star meglio qualcuno che soffre. Ora scriverò una cosa controversa: è molto, molto, molto più facile NON fare cose cattive. Come dicevo all’inizio di questo post, molti mi chiedono cosa dire a chi soffre per malattia e io non lo so. Non ne ho idea. Se lo sapessi, sarei in grado di aiutare molte persone ed essere una persona migliore. Ma non lo sono. 

Questo, però, lo so per certo: cosa NON dire a chi soffre

Cosa non dire a chi soffre per malattia

Se vi ricordate, anni fa scrissi 9 cose da non dire a chi soffre di fibromialgia e ancora oggi quel post è il più letto in assoluto su Sbirilla. Perché quando qualcuno che amiamo si trova ad affrontare l’ignoto, che sia una malattia fisica o mentale, un brutto momento nella vita personale o professionale, vorremmo tanto quel già citato libretto d’istruzioni per aggiustare ciò che si è rotto. Pronuncia questa frase, fai questo gesto, compra questa cosa e tutto magicamente si risolverà. Purtroppo, non è così facile. 

Più facile, invece, è trovare cosa non dire a chi soffre. Frasi ed espressioni che sempre, in qualunque situazione, sono offensive. Perché se non è dovere di nessuno risolvere i problemi degli altri, potremmo sfruttare i buoni propositi per l’anno nuovo per evitare di ferirli ulteriormente. 

Vivere con una malattia cronica non è divertente, non è una scusa, non è un piacere. Smettila di infierire

Forse vi stancherete di leggerlo, e mi dispiace, ma io non mi stancherò di scriverlo: vivere con una malattia cronica non ha nessun vantaggio. A nessuno, ve lo giuro, piace passare le proprie giornate a casa, da solo, in preda a dolori lancinanti o qualsiasi altro tipo di disturbo, incapace di contribuire concretamente allo sviluppo della propria famiglia, della propria carriera e della comunità. A nessuno. Se qualcuno si diverte a passare le proprie giornate con le mani in mano, state pur certi che quella persona non è malata e si sta solo prendendo una vacanza. Chi vive con una malattia cronica non ha nessun piacere di rinunciare alle cene, ai party, ai viaggi e alle feste natalizie, come già vi spiegavo qualche settimana fa. Non può, ne soffre, e al 99% si sente immensamente in colpa per non poter contribuire all’allegria del clima natalizio. Quindi, se pensate di fare una telefonata a una persona che soffre per malattia durante le vacanze o il weekend o qualsiasi occasione festiva, evitate di dire o sottintendere che stia rovinando la festa a tutta la famiglia o di farla sentire in colpa perché non si sta divertendo abbastanza. Questo ve lo posso assicurare, si sente già in colpa. Se non ve la sentite di offrire il vostro aiuto, il che va benissimo ed è a vostra assoluta discrezione, evitate almeno di infierire. Augurate buon anno nuovo e chiudete il telefono. Facile facile.