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Noi siamo infinito è uno dei più bei libri per ragazzi da leggere assolutamente. Ecco le differenze con il film in cui compare Emma Watson.

 

Noi siamo infinito / The Perks of Being a Wallflower, storia di un romanzo generazionale (e non solo)

Era il 1999 quando Stephen Chbosky pubblicava per la prima volta The Perks of Being a Wallflower. Fu prodotto da MTV earrivò in Italia con il discutibile titolo Ragazzo da parete. Romanzo generazionale è stata la definizione più diffusa allora. Ma questo libro non racconta solo ansie e paure e cambiamenti di una generazione di adolescenti. Questo libro tratteggia con infinita sensibilità temi estremamente delicati. Dall’aborto all’uso di sostanze stupefacenti, fino al terribile segreto portato del protagonista, di cui lui stesso non è conscio. Ma partiamo dall’inizio. 

Trama di The Perks of Being a Wallflower

Charlie è una matricola del liceo, un ragazzino estremamente sensibile e introverso, un ragazzo che “fa da tappezzeria”, traduzione del detto americano “being a wallflower”. Il suo essere taciturno nasconde un interesse vivido e appassionato per la letteratura, la musica, e soprattutto per le persone. Dal suo angolino, Charlie osserva e analizza, interpreta e studia il comportamento dei suoi coetanei. Il tutto filtrandolo attraverso le parole, le idee e le convinzioni dei suoi autori preferiti. Finché non incontra la bella Sam e il suo fratellastro Patrick, due ragazzi più grandi che comprendono il suo essere, lo introducono nella loro cerchia di amici e gli fanno vivere una serie di “prime volte”. Tappe fondamentali dell’adolescenza, del passaggio all’età adulta. Anche qui interpretate da Charlie con la saggezza di un ragazzino di 13 anni che prende a prestito le parole di Fitzgerald e Kerouac, Shakespeare e Harper Lee. Il tema reale del romanzo è la depressione, dipinta a colori vividi da Chbosky grazie al mezzo narrativo del romanzo epistolare. Tutto The Perks of Being a Wallflower, infatti, è un insieme di lettere che Charlie scrive a un interlocutore sconosciuto, probabilmente a sé stesso, per superare i traumi della sua vita.

Charlie, il perfetto protagonista adolescente

Se il romanzo si apre con il suicidio del suo migliore amico, si chiuderà su una nuova ferita. Un trauma dell’infanzia di Charlie che è lì sepolto da anni e mai elaborato, mai compreso fino a quel momento. L’insieme è un racconto toccante e allo stesso tempo crudo, che non nasconde nulla dei picchi di depressione e di euforia, dell’abuso di alcool e droghe e della confusione carica di saggezza di un ragazzino così intensamente profondo. A fare da contorno, un corollario di personaggi secondari, ognuno con un ruolo ben preciso nella vita di Charlie. Eppure ognuno con una personalità a sé stante, che non sembra dipendere unicamente da desideri e bisogni del protagonista (come spesso accade nei romanzi adolescenziali). Non a caso, in America The Perks of Being a Wallflower è diventato un libro di culto. Chbosky ha fatto piangere ed emozionare migliaia di lettori giovani (e meno giovani) che attraverso il percorso di formazione e comprensione di sé di Charlie hanno potuto intraprendere il proprio. Così Stephen Chbosky ha deciso di trasferire il suo romanzo su pellicola, con l’omonimo titolo (che in italiano è diventato il più banale ma meno strambo Noi siamo infinito). 


Noi siamo infinito,
il film del 2012

La prima cosa che colpisce nel film del 2012, Noi siamo infinito (che è diventato anche il titolo italiano del libro, sostituendo il precedente Ragazzo da parete) è che l’autore del romanzo sia qui regista, sceneggiatore e produttore esecutivo. Il romanzo generazionale, libro adolescenziale, epistolario, definitelo come volete, e i suoi personaggi rimangono saldamente nelle mani del loro creatore, il che assicura una certa omogeneità tra i due mezzi narrativi del romanzo e del film. Chbosky sceglie accuratamente il suo cast, in particolare Charlie. Logan Lerman, forte del successo come protagonista della saga di Percy Jackson, diventa qui il fragile e intelligente ragazzino alla ricerca di sé. Emma Watson, notata da Chbosky in Harry Potter e il calice di fuoco, interpreta Sam, allontanandosi per la prima volta dal ruolo di Hermione per interpretare un altro personaggio iconico per i ragazzi degli anni ’90. Ezra Miller, che curiosamente entrerà a far parte dell’universo di Harry Potter qualche anno dopo, rende reale e magnetico il personaggio di Patrick. Attorno, attori conosciuti come Paul Rudd, Joan Cusack e Nina Dobrev. 

Differenze tra libro e film Noi siamo infinito

Come già detto, la guida sicura di Chbosky impedisce che ci siano grandissime differenze tra l’animo originale di The Perks of Being a Wallflower e la sua trasposizione cinematografica Noi siamo infinito

Le sostanziali differenze tra libro e film sono nelle sfumature, grazie soprattutto alla differenza del mezzo narrativo. Laddove il romanzo, scritto in forma epistolare, racconta ogni evento dalla prospettiva di Charlie, il film è più corale e riesce a porre l’accento su personaggi straordinari come, appunto, il Patrick di Ezra Miller. Se la musica, appena accennata nel libro, diventa protagonista del film al pari dei personaggi, con la letteratura avviene l’inverso. Il professore interpretato da Paul Rudd, appena marginale nel film, ha un ruolo chiave nel romanzo. I libri che suggerisce a Charlie (di una difficoltà e di una profondità ben diversa da quella a cui sono abituati i suoi coetanei) influenzano la percezione e l’interpretazione del mondo da parte del ragazzino. Sono titoli di un certo spessore, da Il Grande Gatsby a Il buio oltre la siepe, passando per Il giovane Holden e Sulla strada di Kerouac. 

Insomma, le differenze tra libro e film di Noi siamo infinito sono minime, giocano sulle sfumature e sull’atmosfera più che sugli eventi (appena qualche scena viene tagliata, come è normale nella in qualsiasi trasposizione cinematografica), per cui la vera esperienza emozionale è dedicare a entrambi la stessa attenzione. Non importa che non abbiate più 13 anni, la storia di Charlie vi farà piangere in qualsiasi forma.