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I personaggi femminili ne Il Trono di Spade sono la vera colonna portante della narrazione. Al pari degli uomini, o anche di più.

Le donne del Trono di Spade

Chi segue le mie Instagram Stories, sa bene che ho appena terminato un mese di full immersion nel Trono di Spade. Iniziata per gioco, quasi per dimostrare a me stessa che, cavoli, non ho più 15 anni e non posso farmi terrorizzare dal sangue finto che scorre sullo schermo, questa serie tv è diventata velocemente un’ossessione. Infatti ho comprato tutti i libri di George R. R. Martin e sono già a metà del secondo. 

Fin dalla prima stagione, c’è stato un motivo per cui ho adorato Game of Thrones: i personaggi femminili. La bravura di George R. R. Martin è stata quella di ribaltare completamente i canoni della scrittura fantasy. Nessuno, tra i personaggi del Trono di Spade, è stereotipato, in nessun senso. E questo vale per gli uomini e le donne, gli adulti e i bambini, i buoni e i cattivi. I personaggi del Trono di Spade, in effetti, sfuggono agli stereotipi come la peste. Ognuno di loro è estremamente sfaccettato. Ma quello che mi ha colpita di più è stato il trattamento riservato ai personaggi femminili. In una società fantastica che ricalca in parte quella feudale e medievale, in cui lo stupro è all’ordine del giorno così come la compravendita delle mogli per motivi politici, credo sia veramente molto difficile mettere le donne narrativamente sullo stesso piano degli uomini. Invece Martin c’è riuscito, almeno fino ad ora. Chiarisco il concetto: le donne di Game of Thrones sono maltrattate, violentate, vendute e comprate dagli uomini. Ma, nonostante ciò, sono narrativamente importanti tanto quanto gli uomini. Muovono la storia, decidono gli eventi delle proprie vite e di quelle altrui. E soprattutto, sono presenti. Non sono una fan sfegatata del fantasy, ma in quei pochi libri e film di questo genere che ho letto e visto, ho notato sempre una presenza strumentale delle figure femminili. Il mondo è fatto di uomini, e se c’è una donna è una guerriera, una combattente, una dura che fa parte della storia solo perché rifiuta di comportarsi “da donna”. Nel Trono di Spade, invece, le donne sono tante e tutte diverse: guerriere, principesse, soldati, marinai e prostitute, nobildonne e brute. Tutte con la stessa dignità, tutte importanti per qualche motivo all’interno della storia. 

10 personaggi femminili de Il Trono di Spade

Inutile dirlo, occhio agli spoiler!

1. Daenerys Targaryen

Semplicemente impossibile non amare la Madre dei Draghi. Da ragazzina, venduta e comprata come carne da macello, a khaleesi, regina e leader di eserciti.

2. Cersei Lannister

Uno di quei personaggi femminili del Trono di Spade che (ammettiamolo) amiamo odiare. Quel briciolo di umanità che aveva è scomparso alla morte dei suoi tre figli, rendendola una regina spietata e una macchina da guerra distruggi-nemici. 

3. Arya Stark

Ecco un’altra fan favourite, un personaggio molto amato ne Il Trono di Spade. Ci credo: è una bambina, all’inizio della serie ha solo 9 anni, eppure ha più coraggio e sangue freddo degli adulti. Tanto da comprendere che non vuole diventare Nessuno, ma vendicare la sua famiglia e riprendere il posto che le spetta a Grande Inverno. 

4. Sansa Stark

Decisamente bistrattata dai fan, per me anche questo personaggio di Game of Thrones è fondamentale. Se non altro per un motivo, quello che spiegavo sopra: essere una donna ed essere in un fantasy non vuol dire essere necessariamente una coraggiosa guerriera. Una ragazzina (11 anni all’inizio della serie) che sogna il Principe Azzurro e che rimane terrorizzata dalla mattanza della sua famiglia e dal fatto che ogni uomo di Westeros voglia sposarla e/o violentarla? Mi pare del tutto normale, e sarebbe assurdo se TUTTE le donne del Trono di Spade fossero forti e spietate, no?

5. Melisandre

Oddio, Melisandre. Un’astuta calcolatrice, allo stesso tempo carnefice e vittima del volere del Signore della Luce. I suoi turbamenti, dopo aver ucciso migliaia di innocenti in nome del Re sbagliato, l’hanno resa estremamente umana. 

6. Personaggi femminili del Trono di Spade…ma non troppo: Brienne di Tarth

Posso dirlo? Che figa! Lei sì che è un cavaliere, lo è molto più di tanti uomini che ne hanno ufficialmente il titolo. Ha preso le sue debolezze e le ha trasformate in forza e questo, udite udite, l’ha resa perfino attraente. Eh sì, perché Brienne “la bella” ha (almeno secondo i fan) diversi pretendenti. Ma sta benissimo anche da sola, eh?

7. Ygritte

Ok, è morta da tempo, ma capitemi: ho visto tutte le stagioni in un mese, quindi per me la ferita è ancora fresca. Combattiva e spietata, nasconde un cuoricino d’oro. Aver risparmiato Gilly e il piccolo Sam me l’ha fatta amare ancora di più, oltre ad aver dato finalmente uno spessore al personaggio di Jon Snow (che per me, al contrario dei libri, nella serie tv fino alla sua comparsa era un belloccio e basta).

8. Personaggi femminili ne Il Trono di Spade sottovalutati: Catelyn Tully

Lo so che a molti sta antipatica, e nei libri un pochino lo è, ma nella serie tv secondo me è un bellissimo personaggio. Ripeto: non ci sono solo le guerriere. Lei è una mamma, in tutto e per tutto. Per salvare la sua cucciolata di piccoli Stark farebbe di tutto, e spesso sbaglia per questo, ma io la amo lo stesso. 

9. Margaery Tyrell

Anche lei all’inizio della serie tv ha 14 anni, eh. Però non ha né l’ingenuità di Sansa né l’animo ribelle di Arya. Ha un’intelligenza e una furbizia pazzesche: capisce il gioco del Trono e gioca molto meglio di altri. Usando le sue armi, cioè la bellezza e una grande influenza sugli uomini. 

10. Olenna Tyrell

Lei è (era) uno dei miei personaggi del Trono di Spade preferiti. Dai, è fighissima! Ecco da chi ha preso la nipotina: manipolatrice e scaltra, ha giocato al gioco del Trono riuscendo a mantenere la sua famiglia in una posizione di potere, almeno finché ha potuto. E merita un punto bonus per aver ucciso l’odioso Joffrey. 

E voi che ne pensate? Chi è il vostro personaggio del Trono di Spade preferito?