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«Non voglio fare politica!» dichiara Miuccia Prada dietro le quinte della sua sfilata di moda a Milano. Poi però aggiunge, maliziosa «Non ufficialmente. Devo… introdurla di nascosto». Perché il cuore di una ragazza che sfilava ai cortei studenteschi in gonnellona non si può spegnere. Dietro l’apparenza della signora milanese perbene, Miuccia Prada nasconde uno spirito che lotta con la stessa energia degli anni ’70. Solo che non lo fa più ai cortei ma attraverso la sua sfilata durante la settimana della moda a Milano

La location è arredata come la stanza di una matricola: cuscini rosa di peluche, lenzuola a fiori, manifesti di dive e pin-up alle pareti. Il titolo della collezione autunno inverno 2017-18 è “La città delle donne”, tratto da un film di Federico Fellini. Le donne Prada sfilano in abiti che mescolano la moda anni ’50, ’60 e ’70: pantaloni di velluto a coste, capispalla di pelle con lavorazioni patchwork, abitini ricoperti di piume e cristalli per un mix di epoche. Con una costante: la seduzione femminile che è anche lotta all’emancipazione. Per questo su miniabiti e gonne a trapezio spuntano le stampe dRobert E. McGinnis, illustratore di romanzi degli anni ’60, tra cui molti volumi di James Bond, e di poster di film cult come Colazione da Tiffany e Barbarella. Le sue figure femminili sono maliziose, avvolte in leziosi babydoll e succinte sottovesti e spesso assassine. Come si inseriscono allora nel contesto attivista/femminista? «Sono così glamour… ma hanno le pistole» spiega la signora Prada, nel backstage della sfilata, quasi sussurrando. 

Seduzione e lotta vanno a braccetto nell’immaginario della donna protagonista della sfilata Prada. I tailleur di velluto anni ’70 si indossano a pelle su reggiseni tricot, i completi in maglia hanno fantasie geometriche, gli abiti e le gonne a matita si rivestono di frizzanti piume e cristalli. Il nuovo movimento inaugurato da Prada unisce femminismo e femminilità e, come sempre fa la signora Miuccia, arriva un passo avanti a tutti gli altri alla settimana della moda di Milano