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Altaroma è una fucina di talenti, vetrina privilegiata per i designer emergenti e luogo in cui culture differenti si incontrano sulla passerella. Quest’anno la fashion week romana ha ospitato per la prima volta l’evento Portugal Fashion, al quale ho avuto il piacere di assistere. Una sfilata collettiva di tre stiliste portoghesi: Daniela Barros, Susana Bettencourt e Pé de Chumbo. L’evento, organizzato da Altaroma in collaborazione con ANJE – Associação Nacional de Jovens Empresários ha portato una ventata iberica sulle passerelle romane. Ma vediamo le collezioni che le tre stiliste hanno portato in passerella.



Daniela Barros


Designer del suo brand omonimo, Daniela Barros ha lavorato per diversi stilisti giapponesi e ha vinto, tra gli altri, il prestigioso premio Who’s Next Salon Paris come Best Female Collection nel 2013. Sulla passerella di Altaroma 2016 ha portato una collezione androgina, che gioca con le sovrapposizioni di capi e lembi di pelle scoperta. I colori dominanti sono il nero, il bianco, il blu e l’avion insieme a pezzi gessati. Ho apprezzato particolarmente il taglio mannish ma allo stesso tempo sensuale di alcuni look.



Susana Bettencourt


Susana Bettencourt ha mostrato in questa collezione la maestria e la qualità portoghese nella lavorazione della lana. Gli ingredienti della sua sfilata sono maglieria, colori, frange e fantasie astratte. Non vorreste anche voi un enorme cardigan super colorato? Prima di approdare ad Altaroma, la stilista ha presentato le sue creazioni a Londra, Vienna, Parigi, Copenaghen, Vancouver.


Pé de Chumbo


La stilista Alexandra Oliveira ha creato il suo marchio subito dopo l’università, scegliendo il nomignolo che aveva da teenager. La sua idea di moda si basa sulla ricerca dei materiali: i capi uniscono tessuti tradizionali a soluzioni alternative, per un risultato sofisticato. Le collezioni Pé de Chumbo sono state presentate a Parigi, Londra, New York, Madrid, Milano e Tokyo. Trovo molto interessanti gli abiti da sera effetto ragnatela che ha portato ad Altaroma 2016: hanno un’aria elegante ma molto moderna, non trovate?