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Eccoci giunti al mio racconto dell’ultima sfilata di moda a cui ho assistito durante Milano Fashion Week: la collezione autunno inverno 2016-17 di Chicca Lualdi. La stilista si lascia ispirare da un’unione ideale di moda, architettura, design, arte. 

Protagonisti assoluti: i pois. Stampati, ricamati, jaquard, creano patterns freschi e modeni, leggeri e grafici. Sulla lana e sulla seta i pois dominano la moda donna di Chicca Lualdi per il prossimo autunno inverno, in un gioco di blu notte, bianco e rosso. Grafismi elementari eppure contemporanei si delineano su abitini anni ’60 e capispalla sartoriali, gilet e completi – pigiama. Non mancano i riferimenti a grandi artisti: le architetture di Giò Ponti e le sculture di Brancusi, ma anche i volumi di Courrèges e Cardin ispirano Chicca Lualdi in una sfilata di moda interessante e giocosa. 

Sulla passerella anche una serie di non-modelle, che si sono messe in gioco per dimostrare come la moda di Chicca Lualdi poggi su basi pratiche. La moda donna si rivolge a mamme, nonne, ragazze, artiste, impiegate, figure istituzionali e pertanto deve essere versatile e stilosa, come serve nella vita di tutti i giorni. L’Assessore alla Moda e Design Cristina Tajani ha aperto una mini sfilata di donne vere: tra le altre c’erano l’artista Jo Fabbri e Maria Fratelli, Direttore delle Case Museo del Comune di Milano, giusto per citarne alcune. Donne di diversi ruoli sociali, diverse fisicità e personalità che hanno interpretato con gioia gli abiti di Chicca Lualdi. “Lo stile è un modo semplice per raccontare cose complicate” diceva Jean Cocteau, e questa è la filosofia che la stilista ha portato alla Milano Fashion Week