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Settembre, ne parlavamo nel mio post sul rientro dalle ferie, è tanto stress e tanta ansia. Ma anche aspettative, propositi e sogni per l’anno che verrà. Sì perché l’anno inizia a settembre, non lo sapevate? L’anno scolastico, l’anno editoriale, l’anno della moda.

Eh sì, signore, ci siamo! Il fashion month sta per cominciare. Giusto una manciata di giorni e si ricomincia con l’allegra girandola delle settimane della moda. Apre le danze, come sempre, la New York Fashion Week, seguita da Londra, Milano, Parigi. 

Si parte giorno 10 settembre, ma si comincia a chiacchierare di passerelle, stilisti e mannequin un bel po’ di giorni prima! 

La notizia bomba della stagione è che Riccardo Tisci, direttore creativo di Givenchy, dopo aver annunciato il trasferimento della sua sfilata da Parigi a New York, ha aperto la stessa al pubblico. Una mossa epocale. 1200 biglietti verranno distribuiti tra persone comuni, abitanti di New York e studenti delle scuole di moda. Come? Bisognerebbe registrarsi al sito www.givenchynyfw15.com ma il problema è che la pagina, aperta dalle 10 di stamattina, è andata in crash e nessuno è ancora riuscito ad agguantare il biglietto d’oro. 

Tutto ciò però fa sorgere un dubbio: si è trattato solo di una mossa pubblicitaria, volta a far parlare di sé, oppure il buon Riccardo Tisci ci ha visto lungo e ha anticipato il futuro della moda democratica?

Durante il mio master in Comunicazione e Giornalismo di Moda, si è parlato spesso di questo argomento. La moda potrebbe perdere la sua allure di mistero ed esclusività e diventare alla portata di tutti? Chiunque può seguire le sfilate (o almeno la maggior parte) in streaming sui vari siti web di riviste e maison, ma entrare in quell’universo luccicante e da sogno è un’altra storia, no?

Io, nel mio piccolo, ne so qualcosa. A febbraio ho partecipato alle mie prime sfilate della Milano fashion week e l’emozione della prima sfilata non si dimentica facilmente. Stringi in mano il tuo prezioso invito, entri nella location, e vieni avvolta in un’atmosfera magica. Il vociare degli invitati, i flash dei fotografi che puntano sulle celebrities, i giornalisti che scaldano le penne per appuntare colori, tessuti, forme. Poi, all’improvviso, si abbassano le luci, parte la musica e inizia la magia. Possiamo rinunciare a tutto questo? 

Ditemi la vostra! 🙂

Ph. Carlo Pantaleo 

Sfilata di Daniela Gregis alla Milano Fashion Week

Sfilata di Sergei Grinko alla Milano Fashion Week

Sfilata di Sergei Grinko alla Milano Fashion Week

 Sfilata di Simonetta Ravizza alla Milano Fashion Week

Sfilata di Simonetta Ravizza alla Milano Fashion Week