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A cura di Carlo Pantaleo.


Eccoci di
nuovo qui ragazzoni e ragazzone, oggi Carletto vostro sarà come un mago che
svela il trucco della donna segata in due: vi dirò come ottenere quelle
belle foto che vedete su internet o sui giornali con colori perfetti, luminose
e intense. 

Il trucco è questo: NON
POTETE!!

Tante volte
mi è stato chiesto come ottengo le mie foto e tante volte la gente mi chiede: “Carlo stavo provando a fotografare un piccione a Venezia ma la foto mi è venuta
mossa, scura, sgranata e i colori sono più morti del cinema comico italiano!!” Tutti credono, comprando una reflex da 2000€, di avere in mano una specie di
scatoletta dei miracoli. Invece ragazzi la verità vi lascerà a bocca aperta. 

Il
mio professore di fotografia esordì con questa frase: “Le foto si possono fare
solo in 3 modi: o più chiara , o più scura, o sparisci e riconsidera”. Cosa vuol
dire?! Semplicemente che io con una macchina fotografica in mano posso ottenere
solo 2 tipi di immagini attraverso le varie regolazioni di tempo e diaframma e
se alla fine l’immagine non mi soddisfa in nessun modo “sparisci e riconsidera” vuol dire che per fare quella foto tornerò un’altra volta quando la luce sarà
diversa.

Quando vedo
su internet o sulle riviste quelle foto con colori brillanti e del tutto
innaturali, perfette e senza la minima sbavatura le immagino come specchietti
per le allodole, modificate fino all’ultimo pixel solo ed esclusivamente per
stupire e per meravigliare. L’uso sconsiderato di Photoshop crea delle pseudo immagini dello
stesso valore di un fumetto di Spiderman: 
la foto diventa finzione, un’immagine inventata a computer che
di foto non ha più nulla perché ha perso la sua realtà. Photoshop è un
programma utilissimo che va usato solo ed
esclusivamente per tirar fuori dall’immagine la sua vera forma che la macchina
fotografica ha distorto tramite l’inevitabile errore dell’obiettivo.
Semplicemente le foto vanno corrette che è diverso dallo stravolgerle
completamente. Spesso non è nemmeno necessario, le foto migliori sono quelle
imperfette , perfette nella loro imperfezione così come sono tutte le opere
d’arte. Nel libro “L’errore fotografico” di Clèment Chèroux si parla proprio di
questo: le foto che hanno fatto la storia spesso sono nate proprio da errori e
da sbagli dovuti o al fotografo o all’apparecchio fotografico, ma hanno fatto
la storia perché rivalutandole si è capito quanto fossero reali nella loro
imperfezione. 

Il mio consiglio è: cercate la realtà in una foto. Quella
è vera arte!! 

Vi lascio con alcuni dei miei scatti, alla prossima settimana!