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Ciao a tutti!

oggi vi racconto un progetto un po’ particolare. Ho conosciuto una ragazza fantastica, Roberta Servi, che ha messo in piedi un brand interessante ed originale, basato su un accessorio in ascesa: il papillon! Il progetto avrebbe dovuto coinvolgere direttamente Carlo nella fase di shooting fotografico, e a me sarebbe piaciuto molto assistere, ma dopo telefonate, appuntamenti e rinvii purtroppo non ci è stato possibile incontrarci. Ho deciso allora di fare una mini-intervista a questa bravissima creativa per conoscerla meglio e…farla conoscere a voi 🙂

Roberta, come hai iniziato ad appassionarti al mondo della moda?

La mia passione per la moda nasce fin da piccola, ritengo di essere sempre stata un’artista… Ma non pensavo assolutamente di renderla un mestiere! Devo ringraziare le mie nonne: una era sarta e forse senza saperlo mi ha trasmesso questa passione, l’altra all’età di 90 anni mi ha spronata donandomi uno spazio tutto mio dove iniziare a cucire.

Fantastico! E dopo aver capito che questa poteva essere la tua strada, hai compiuto studi o esperienze in quest’ambito?

Beh dopo il diploma all’Istituto d’Arte a Verona, mi sono iscritta all’Accademia del Lusso a Milano per un corso da modellista. Al termine del corso ho fatto delle esperienze di stage da Emjey Jeans, Calzedonia e infine Benetton dove sono stata assunta, e intanto facevo un corso come fashion designer. Purtroppo a maggio 2013 ho perso il posto, e dopo aver conseguito il diploma di fashion designer non ho trovato altri sbocchi lavorativi e mi sono buttata in un’esperienza nuova, all’estero. Ad Oxford mi mantenevo come ragazza alla pari e intanto studiavo la lingua. Sono tornata in Italia lo scorso marzo pensando di mettere da parte un po’ di soldi e poi ritornare in Inghilterra.

E lì hai iniziato a pensare al tuo progetto?

Diciamo che è nato un po’ dalla sfortuna perché un infortunio ed un’operazione alla schiena mi hanno costretta a letto e a rinunciare alla partenza… così nella difficoltà e nella noia della convalescenza ho iniziato a fantasticare, dipingere, creare. Già in Inghilterra avevo avuto l’ispirazione per i papillon, vedendo i gentlemen inglesi e a volte anche le ragazze che indossavano questo accessorio particolare e non molto diffuso in Italia. Mi sono informata sulla storia di questo capo e le nuove tecniche con cui viene realizzato…in porcellana, in legno e nuovi materiali. Ho deciso allora di creare un intero mondo intorno al papillon: Yume Bowtie, un marchio suddiviso in 4 stili: Rock, Vintage, Art e Base. Ognuno di essi è caratterizzato da materiali ed ispirazioni diverse: flanelle scozzesi, catene, colori scuri per la linea Rock ispirata a Londra; le tovaglie a quadretti, le vecchie polaroid, i pranzi in famiglia per la linea Vintage; arte astratta, gioielli, colori forti per la linea Art e infine il classico stile sartoriale italiano per la linea Base. Inoltre sperimento materiali diversi come carta, plastica, catene, borchie, seta, cotone, lana… L’idea che voglio trasmettere è quella di un accessorio originale, personalizzabile, unico come chi lo indossa.

Cosa ne pensi della moda, del suo rapporto con la società di oggi? La vedi più come un’arte, un settore di consumo, un’espressione personale…

La moda al giorno d’oggi è tante cose, dal modo di essere al modo di esprimere il proprio umore. ma è anche arte, Roberto Cavalli disse “Mi considero un artista, con l’unica differenza che le mie creazioni si indossano, non si appendono ad un muro“. Io vivo la moda tutti i giorni, non solo attraverso le mie creazioni, ma ogni giorno guardandomi allo specchio. Ogni cosa per me è moda, dallo scegliere se applicare o meno il mascara all’abbinare abiti ed accessori. Per me non si tratta della ricerca ossessiva di uno stile, magari copiato da altri, ma di trovare il giusto mix che esprima la mia personalità. Nella mia esperienza a Londra poi ho notato che la moda cambia da Paese a Paese, da città a città, perfino da un quartiere all’altro! In Inghilterra c’è più libertà, meno pregiudizi e quindi è più facile creare un proprio stile personale, ma io sono convinta che i maestri dello stile siamo noi italiani!

Roberta è una ragazza allegra, fantasiosa, determinata, che anche nelle difficoltà ha saputo trovare un’opportunità da sfruttare per esperienze personali ed artistiche che l’hanno arricchita. Perfino nella realizzazione delle foto che vedete qui (quelle appunto a cui Carlo avrebbe dovuto collaborare) si è buttata in un’avventura nuova, appassionandosi alla fotografia ed imparando i rudimenti della postproduzione e dello styling.

Vi invito a visitare i suoi numerosi canali social, lo shop onlineil blogla pagina facebook, e i profili twitter, pinterest e instagram Yume Bowtie. E ovviamente a raccontarmi le vostre opinioni su Roberta e il suo lavoro 🙂 Baci!!!