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Questo non è il solito libro che celebra il mito di Star Wars. Questo saggio di antropocinema lo spiega, ci racconta come è stato possibile che accadesse e cosa dice di noi come società.

 

Un saggio di antropocinema

Mettiamolo subito in chiaro: io sono una secchiona, lo sono sempre stata e sempre lo sarò. Nel senso più puro e positivo del termine, cioè io amo studiare. Forse lo sono anche nel senso negativo del termine (una sociopatica la cui incapacità relazionale è compensata da nozioni a volte futili e quasi sempre tirate fuori al momento meno opportuno)? Non lo so.

In ogni caso, quando qualcosa mi appassiona mi getto alla ricerca disperata di libri, articoli, saggi, documentari che ne indaghino il senso, a volte anche laddove il senso non c’è. Figuriamoci in una saga, come quella di Star Wars, che ha al momento 10 film, 2 serie tv animate, un numero imprecisato di fumetti, romanzi, videogiochi e giochi di ruolo, spalmati in più di quarant’anni. Da scandagliare fino a trovare il senso di ogni frase, di ogni scena, di ogni casuale oggetto che appare per una frazione di secondo sullo sfondo. 

Non potevo perdermi questo libro

Insomma, punto è che al Festival del Cinema di Venezia non potevo lasciarmi scappare la presentazione di un saggio su Star Wars. Si intitola “Star Wars: Il mito dai mille volti“, il saggio di antropocinema scritto da Andrea Guglielmino ed edito da Golem Libri. Esatto, antropocinema: come il libro precedente di questo autore che si autodefinisce uno scrivente, più che uno scrittore. Nonostante ciò ha al suo attivo saggi e fumetti, illustrazioni di libri per bambini e collaborazioni con prestigiose testate di settore. “Star Wars – Il mito dai mille volti“, presentato al Festival del Cinema di Venezia il 31 agosto, si configura come una sorta di spin-off di “Antropocinema – La saga dell’uomo attraverso i film di genere“. Anche questo edito da Golem Libri e vincitore del premio Domenico Meccoli Scriveredicinema 2015.

Come si parla di antropocinema?

Laureato in Filosofia con indirizzo antropologico e storico-religioso, Andrea Guglielmino ci guida alla scoperta di Star Wars come farebbe appunto un antropologo delle religioni. Analizzando il continuo trasformarsi del “mito” da Guerre Stellari alla nuova trilogia della Disney. Attraversando l’inscindibile rapporto tra il materiale cinematografico, quello letterario, televisivo, ludico e fumettistico (il cosiddetto Universo Espanso). E senza tralasciare il fandom che ha reso Star Wars una vera e propria religione.

Star Wars è un fenomeno sociologico, altro che

Controllate voi stessi: in 10 Paesi del mondo, durante i censimenti della popolazione, “Jedismo” è stata una delle risposte in merito a quale fosse la propria religione. Non importa se la religione sia ufficialmente riconosciuta o meno (visitare il sito JediChurch è un’esperienza surreale). L’importante, per l’antropologo del cinema Andrea Guglielmino, è analizzare come il mito si sia modificato e adattato ai tempi attuali. Influenzato dal suo pubblico che ha creato le proprie storie (incoraggiato fin dall’uscita del primo Guerre Stellari dalla Lucasfilm, con action figure e giochi di ruolo). L’opinione pubblica ha confuso la leggenda con la realtà di chi ha lavorato al prodotto cinematografico. Si è presa la responsabilità di chiudere buchi di trama e dato spiegazioni mistiche agli umani, normali, possibilissimi errori di George Lucas e di tutti coloro che hanno lavorato con lui.

Di cosa parla il saggio di antropocinema 

Star Wars – Il mito dai mille volti” analizza il fenomeno da un punto di vista nuovo. «La storia racconta, la storia sbaglia, i fan aggiustano, la storia aggiusta e si prosegue, è uno scambio continuo in cui spettatori e lettori sono parte attiva del costruirsi del mito stesso». Cosìsi legge nel libro che ho divorato in poche ore. Il fandom di Star Wars si è reso, soprattutto dopo l’uscita de Gli Ultimi Jedi, uno dei più insopportabili sul web. O forse, semplicemente, uno dei più appassionati. Perché Star Wars è stata la saga che più di tutte (o sicuramente prima di tutte) ha dato ai suoi stessi fan questo potere, quello di indirizzare e modificare la storia, partecipare attivamente alla realizzazione della stessa, con le sue proteste a gran voce e la realizzazione di fan fiction, fan film e prodotti personali non solo accettati, ma incoraggiati dal suo creatore George Lucas

Che il cinema sia il “mito” di oggi è una nozione inconfutabile: seppure evidentemente finto, costruito, inventato per il nostro intrattenimento, di fatto guida e plasma la scala di valori dell’individuo e della società, così come facevano i miti nelle popolazioni più antiche. Come questo concetto di antropocinema, di studio dell’uomo attraverso il prodotto di intrattenimento, sia applicabile a Star Wars, lo lascio scoprire a voi. 

Potete acquistare “Star Wars – Il mito dai mille volti” sul sito ufficiale della Golem Libri o su Amazon. 

 





Foto dalla pagina facebook di Andrea Guglielmino e di Next Cosplay, che ha animato la presentazione del libro al Festival del Cinema di Venezia, moderata dalle giornaliste Valentina Ariete (Radio Deejay, Movieplayer), Eva Carducci (Fox) e Gabriella Giliberti (Lega Nerd).