Spread the love

Se ne parla su tutti i giornali: Anna Wintour lascia Vogue. Ma è veramente possibile che la regina della moda USA voglia abdicare?

 

Anna Wintour lascia Vogue, sarà vero?

Come un fulmine a ciel sereno, il 2 aprile Page Six (che fa capo al New York Post) ha sganciato una bomba che potrebbe abbattersi sul mondo della moda: Anna Wintour lascia Vogue. Ma cosa c’è di vero? E perché la donna più potente del fashion system dovrebbe abbandonare il timone della sua nave? Proviamo a fare chiarezza. 

Direttore di Vogue Us dal 1988, Anna Wintour è una leggenda nel mondo della moda e del giornalismo. Si dice che un suo cenno basti a decretare il successo o il fallimento di una collezione, che le sue assistenti siano schiavizzate e nevrotiche, che la redazione di Vogue somigli pericolosamente alla sua versione parodiata ne Il Diavolo veste Prada. Nella pellicola del 2006, una splendida Meryl Streep faceva conoscere Anna Wintour al grande pubblico (gli appassionati di moda la veneravano già), svelando con un pizzico di ironia il mondo amaro, stressante e surreale di Vogue

Il successo senza freni

Appena 3 anni dopo, Anna Wintour apriva le porte di Vogue US alla troupe di The September Issue, il documentario che avrebbe dimostrato quanto la realtà fosse, in effetti, non troppo lontana dalla fantasia de Il Diavolo veste Prada. Nonostante la crisi editoriale che aveva colpito anche Condé Nast, la direttrice del magazine di culto aveva permesso alle telecamere di filmare eccessi e battute, il lavoro incessante e le ossessioni di chi lavora nel mondo della moda

Oggi Anna Wintour ha 68 anni, sta per festeggiare il trentennale come direttrice di Vogue America ed è una figura quasi mistica nell’ambiente del giornalismo di moda e non solo. Di fatto, è verosimile che Anna Wintour lasci Vogue e non ci sarebbe niente di strano, anche se Condé Nast al momento smentisce la notizia. Secondo le indiscrezioni, la regina dal caschetto perfetto porterebbe la rivista al September Issue e poi si ritirerebbe dietro le quinte, segnando la fine di un’epoca per il fashion system e non solo.