Spread the love

In passerella per Dolce e Gabbana la sfilata che mescola amor sacro e amor profano. Simboli della fede cristiana e stampe poco ortodosse, look esagerati e la classica ispirazione mediterranea del brand: c’è tutto.

 

Dolce e Gabbana sfilata fuori calendario

Ufficialmente fuori dal calendario della Milano Fashion Week, sono comunque protagonisti in ogni stagione di sfilate. Dolce e Gabbana scelgono la provocazione (a volte un po’ kitsch) per far parlare di sé anche in questa stagione autunno inverno 2018-19. A farla da padrone quest’anno è la dicotomia tra amor sacro e amor profano, con cui Dolce e Gabbana giocano da anni e che non smette mai di provocare reazioni deliziate o indignate.

Sulla passerella dell’autunno inverno 2018-19, fashion sinner impenitenti sfilano avvolte in vesti cardinalizie, broccati papali e soprabiti da curato di campagna. Ma non c’è nulla di spirituale nei crocifissi di cristalli, nei total look animalier e nei corsetti che mescolano amor sacro e amor profano. La religione cattolica, colpevole di tempi in cui il lusso e l’ostentazione entravano senza problemi in chiesa, è un po’ ammirata un po’ ridicolizzata dal duo di stilisti che con questa sfilata 2018 ricorda il momento del loro primo incontro. Un giovane talento alla ricerca della propria strada, un designer già affermato, una festa in maschera in discoteca. “Come potrò riconoscerti?” chiese Gabbana per telefono. La risposta di Dolce fu “Sarò quello vestito da prete” e il resto è storia della moda italiana. Che forse è un po’ stufa della provocazione ad ogni costo, se l’unica cosa di cui si è parlato in merito alla sfilata Dolce e Gabbana 2018 sono stati i droni muniti di borsetta in passerella. 

 

 

 

Foto da Vogue.com