Spread the love

Il terzo giorno di sfilate alla Milano Fashion Week è dedicato alla trasgressione, agli stilisti che amano l’avanguardia e l’inaspettato.

 



Sfilate Milano Fashion Week: Antonio Marras 2018

La moda e il teatro si incontrano, nella sfilata Antonio Marras 2018-19 dedicata alla collezione invernale. Il brand parte da una figura marginale della storia dell’800: John Marras, nato in Francia ed emigrato negli Stati Uniti all’inizio del secolo. Della vera storia di questo personaggio si sa poco, ma sulla passerella di Antonio Marras lo storytelling è sempre protagonista. Così su questa figura la moglie e direttrice creativa Patrizia ha raccontato una storia d’amore e di un viaggio in cerca di fortuna, immaginando quest’uomo come un antenato di Antonio Marras. A fare il resto è la collezione autunno inverno 2018-19, fatta di sovrapposizioni e patchwork, stampe e texture che si mescolano nel classico stile Marras. Le felpe e gli abiti di tulle ricamato; i completi maschili e gli abiti da sera; i cappotti sartoriali e i bomber creano un layering un po’ gipsy che racconta storie dal fascino romantico e avventuroso. 

 

 

 

 

Versace: la sfilata che coniuga heritage e innovazione

Donatella Versace ama attingere all’archivio di famiglia per collezioni sempre provocatorie e innovative, ma che non si discostano dallo stile originario della maison. Se le stampe a colori psichedelici sono un classico delle sfilate Versace, stavolta la stilista ha portato alla Milano Fashion Week la sua passione per gli anni ’80 e ’90. Protagonista della sfilata è il tartan in versione pop, dai colori accesi e brillanti. La novità di stagione, come già evidente in altre sfilate di Milano, è il capo coperto che strizza chiaramente l’occhio ai mercati orientali. Non mancano gli abiti da sera fascianti e sensuali; gli accessori audaci e il logo della medusa di Versace, sempre presente nelle sfilate della griffe. 

 

 

 

 

Roberto Cavalli alla Milano Fashion Week

Alla sua seconda prova in passerella per Roberto Cavalli, Paul Surridge ha scelto la via della diplomazia, portando alla Milano Fashion Week una collezione a tutti gli effetti un po’ debole. Anche per lui la sfilata autunno inverno 2018-19 è stata ispirata da uno studio attento degli archivi di Roberto Cavalli, ma la volontà di non osare troppo ha avuto risultati blandi. Proveniente da un background di moda uomo, il designer è forte nella sartoria e meno nello stile. Abiti da sera fascianti con cut-out sensuali, orli a pannelli asimmetrici e trench in pelle non hanno convinto gli addetti ai lavori della Milano Fashion Week

 

 

 

 

Foto da Vogue.com