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Venezia e i ruggenti anni ’20 sono l’ispirazione da cui nasce la sfilata primavera estate 2018 di Alberto Zambelli. L’incontro tra la luce del sole e la superficie riflettente della laguna crea giochi di riflessi, volumi e linee ispirate ai primi del ‘900. 

Alle sfilate di Milano, Alberto Zambelli porta una collezione dalle colte suggestioni estetiche. C’è il richiamo alla moda degli anni ruggenti, nelle ricche applicazioni di frange e ricami, nei guanti di organza e perfino nel dettaglio del doppio calzino, trend della prossima primavera estate. Pizzi d’ispirazione decò, stampe check, ampi veli di organza e morbido chiffon, aristocratica lana mohair e più modesto popeline si modellano su volumi architettonici e linee fluide. Sulla passerella della Milano Fashion Week sfilano abiti mini e midi effetto scatola, tuniche dall’allure minimale e capispalla dal taglio geometrico. 

Si chiama Extravaganza Ordinaria, la collezione che Alberto Zambelli ha presentato durante il primo giorno di sfilate a Milano, e il nome racchiude la sua essenza. La Venezia degli anni ’20 rivive in chiave contemporanea, raccontata attraverso le morbide trasparenze degli abiti lunghi e le rigorose geometrie di minidress e completi sartoriali. I colori scelti per la primavera estate 2018 sono quelli del del sole che incontra la laguna di Venezia: tutte le sfumature del bianco e del nude che appaiono nell’alba lattiginosa, il blu scuro e l’ematite delle profondità lagunari, l’arancio carico del sole che illumina la città. 

Si ringraziano Alberto Zambelli e l’ufficio stampa Maximilian Linz