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Cosa è successo all’haute couture? Sembra che l’alta moda parigina stia soffrendo in quest’ultima edizione della Paris Haute Couture Week, invasa da brand inglesi e americani che non possono certo competere con la sartorialità francese e italiana, scombussolata dalla presenza di collezioni resort e molto, molto confusa. Ma in questo secondo giorno della Paris Fashion Week dedicata all’alta moda, un faro illumina la ville lumière oscurando tutto il resto: è la maison Dior, che compie 70 anni e li celebra con una collezione raffinata, nostalgica ma contemporanea. 

È il 12 febbraio 1947 quando Christian Dior si presenta al mondo della moda. La sfilata che presenta la sua prima collezione verrà celebrata dalla redattrice di Harper’s Bazaar, Carmel Snow, con la celeberrima frase “Mio caro Christian, i suoi abiti hanno un tale new look”, inaugurando di fatto una nuova era per l’abbigliamento femminile*. Monsieur Dior ha trasformato la silhouette femminile, regalandole nuova grazia dopo i tempi austeri della Seconda Guerra Mondiale. Il punto vita strizzato, la gonna a ruota, la pencil skirt sono solo alcune delle rivoluzioni che il couturier apporta al guardaroba delle signore. 

Oggi, a 70 anni da quell’evento, la direttrice artistica Maria Grazia Chiuri celebra la grandezza dello stilista reinterpretando i suoi codici estetici attraverso la metafora del viaggio. L’ispirazione per questa collezione d’haute couture autunno inverno 2017-18 arriva a Maria Grazia  dalla scoperta di una mappa dei cinque continenti, opera dell’incisore Albert Decaris, dal titolo Christian Dior in the world. Uno dei colori più amati da Monsieur Dior, il grigio, è sfumato in mille tonalità su tweed, lana, seta, chiffon e velluto. Le donne che sfilano alla Paris Fashion Week dell’alta moda sono esploratrici dal gusto chic, delle moderne Amelia Earhart che indossano tailleur e cappotti, chemisier e jumpsuit di pelle. La famosa linea ad A, che sottolinea il punto vita e si apre sulle ampie gonne a ruota, rimane il centro dell’estetica griffata Dior. Non mancano, però, i lunghi abiti da sera in tulle e chiffon che hanno reso Maria Grazia Chiuri una degli stilisti più apprezzati di oggi, prima da Valentino e adesso alla guida della maison francese. Tra abiti da sera e soprabiti ricamati, gli accessori attirano lo sguardo: sono occhiali da aviatore e cappelli Borsalino, stringate maschili e boots da viaggiatrice chic. 

*Da Vogueabolario – Le Parole della Moda