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Sapete che per capire se un libro ci piacerà o meno, basta aprirlo alla pagina 69? Lo disse il sociologo canadese Marshall McLuhan. Lo stile di un autore, secondo McLuhan, si esprime meglio di tutte in quella pagina, perché sia le prime che le ultime sono troppo costruite per catturare l’attenzione del lettore. Insomma, sembra che sia un metodo valido. 

Così, oggi ho pensato di farvi leggere la pagina 69 di Vogueabolario – Le Parole della Moda, il mio libro che come sapete racconta segreti e curiosità di abiti e accessori iconici. E per caso, senza volerlo, la pagina 69 è dedicata ad un capo meraviglioso: la giacca Chanel

Eccone un breve estratto 😉

“Capita
raramente che una stilista crei un oggetto di culto, capace di attraversare i
decenni con continue rivisitazioni ma rimanendo sempre fedele a sé stesso e
sempre simbolo della maison da cui proviene, indossato da donne di qualsiasi
età, mestiere ed estrazione sociale senza mai perdere il suo appeal. Capita
ancor meno spesso se la stilista in questione è di ritorno da un periodo buio,
ha 71 anni, accuse di filo-nazismo che le pendono sul collo. Capita, in
effetti, solo se la stilista in questione è Mademoiselle Coco Chanel.

È il
1954, nel pieno del decennio d’oro di Dior
e del suo new look fatto di
volumi, ruches, balze, decorazioni. Coco,
al secolo Gabrielle, ha chiuso il
suo atelier durante la Guerra, le voci e i pettegolezzi su di lei non le danno
tregua e l’età avanzata favorisce un allure
del tutto negativo intorno al suo ritorno sulle scene. Ma una donna come
lei, fautrice delle più grandi rivoluzioni nel mondo della moda, non può
lasciarsi abbattere e così inventa il capo-icona. L’ispirazione giunge
improvvisa durante un soggiorno a Salisburgo, osservando le divise dei
camerieri. Portano giacche semplici e dritte, senza revers e dalla linea essenziale. Un modo perfetto per coniugare
praticità ed eleganza. E ancora una volta, come è accaduto per il tweed ed il
jersey (i tessuti preferiti di mademoiselle)
dall’abbigliamento maschile arriva l’idea per una rivoluzione femminile: la petite veste, meglio conosciuta
appunto come giacca Chanel”.

Che ve ne pare? Conoscete il resto della storia? Scopritela, insieme a tante altre, su Vogueabolario – Le Parole della Moda

Potete trovarlo qui:

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