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Buongiorno amici!

Come avete trascorso la Santa Pasqua? Io in famiglia, e adesso prima di affrontare il secondo round della Pasquetta ho pensato di scrivervi, dato che manco da una settimana su questi schermi 😛

Vi voglio mostrare un racconto che ho scritto per il concorso di Writewear e PFGstyle by Patrizia Finucci Gallo. Non ho vinto alla fine, ma sono arrivata alla semifinale e ho il piacere di conoscere il vostro parere in merito. La sfida era raccontare un’occasione o un’emozione che ci aveva fatti sentire unici. Eccolo qui! Per leggere il testo vincitore invece cliccate qui 🙂

P.s. Vi ricordo che oggi è l’ultimo giorno per acquistare il mio libro Vogueabolario con il 30% di sconto! Basta andare su Youcanprint.it, cercare il titolo e inserire il codice PASQUA30 al momento dell’acquisto. Buona lettura e non dimenticate di commentare 😉

“L’eleganza di essere dandy – racconta
un’emozione che ti ha reso speciale”

Leggendo un libro su di lei, mi
ha colpito il modo in cui Miuccia Prada si difendeva dalle critiche per la sua
riservatezza estrema, al punto da non voler apparire alla fine delle sfilate se
non per un istante, «per quello scontato senso d’inadeguatezza, […] che
coglierebbe qualsiasi donna normale su una passerella dove hanno appena sfilato
esili modelle diciottenni». Mi sono sentita così qualche giorno fa, alla mia
prima Fashion Week. Circondata da splendide ragazze altissime, bellissime,
magrissime, con piega perfetta e trucco studiato ad arte, con le gambe scoperte
e il tacco 12 in interminabili giornate su e giù per sfilate e press day. Ero
lì perché per me scrivere, e scrivere di moda soprattutto, è una missione. Mi
interessa osservare, più che essere osservata. Ero lì, e con me c’erano i miei
ricci scomposti, il mio fisico imperfetto, i miei piedi che non sanno reggersi
sui tacchi, la mia incapacità a truccarmi. A volte avrei voluto scappare da
quella gente che sembrava così diversa da me. Poi però, ho ricordato le parole di
quel libro. Sono lontana dall’ideale di perfezione (ma poi, esiste un ideale?)
ma sono autentica. Ho tutti i miei difetti sì, ma ho la passione, l’entusiasmo,
la professionalità che pochi ragazzi della mia età vantano. E allora cammino a
testa alta e mi sento unica.

Giovanna Errore