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Eccoci al quinto capitolo del mio diario dalla Milano Fashion Week! 

Partiamo oggi da un brand molto particolare, dedito alla trasformazione del denim in un tessuto raffinato: Care Label. Il brand, nato dall’idea di Lapo Elkann, Leopoldo Durante ed Enrico Gallo nel 2007, ha aperto il suo primo flagship store proprio in occasione di Milano Moda Donna. La sua particolarità? Una romanticissima idea del tempo come sublimazione dei ricordi, dei valori, e anche degli oggetti. Così la paperpatch (l’etichetta posteriore cucita all’esterno) mostra il nome del marchio solo dopo ripetuti lavaggi, mentre i bottoni ne rivelano il simbolo con il tempo, quando il rame inizia ad ossidarsi. Anche il negozio riflette questa filosofia, infatti è realizzato in gran parte con legno di betulla canadese che mostrerà i segni del tempo. Altro segno distintivo è la possibilità di totale personalizzazione dei modelli, scegliendo personalmente anche il tessuto denim con cui realizzare capi su misura. In occasione dell’inaugurazione, è stata presentata anche la capsule collection con Italia Independent

Passiamo ad un altro brand, che invece quest’anno ha festeggiato il 185esimo anniversario: Woolrich! In un elegante showroom ci è stata mostrata la collezione fw 2015-16 mentre ci veniva offerta una ricca e deliziosa colazione. I caldissimi cappotti mescolano modelli tradizionali (trench, eskimo, parka) alla nuova linea a uovo, e si arricchiscono di dettagli in pelliccia, mentre i capi di cashmere e lana merino sono comodi e super-chic. Immancabile la stampa buffalo check, quella a quadri rossi e neri ormai simbolo del marchio. 

Infine, siamo stati alla presentazione di Rubeus Milano nella meravigliosa location dell’Hotel Four Season. Il brand di accessori di lusso ha presentato la sua seconda collezione di borse intitolata Mydas dal nome latino di Re Mida, e la prima capsule collection di calzature. Una scenografia preziosa, materiali di lusso come coccodrillo, pelle di struzzo, nabuc, la leggerezza e la praticità che una donna contemporanea ricerca. Ecco gli ingredienti del marchio, il cui simbolo è un rubino rosso. I colori vanno dal blu di Prussia al bianco ottico, dal nero lucido all’amaranto, in una palette affascinante. Molto carina inoltre la presenza di un artigiano che mostrava dal vivo la realizzazione degli accessori. Anche il regalo che Rubeus ha fatto a giornalisti e blogger è stato prezioso: due volumetti di foto artistiche, illustrazioni e poesie sulla nuova collezione. 

Si ringrazia: Il fotografo Carlo Pantaleo

                     L’ufficio stampa Alessandra Ianzito

                     L’ufficio stampa ASAP Milano

                     L’ufficio stampa BM Communication